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Mi svegliai con un mal di testa non differente, quella notte non avevo chiuso occhio essendo che il mio cervello non smetteva di pensare.

Dopo essermi fatto una doccia andai nella sala grande intento a fare colazione con gli altri
mia sorella teneva lo sguardo basso e non proferiva parola, nostro padre invece continuava a parlare da solo ignaro di ciò che fosse successo il giorno prima.

Mi sedetti accanto a Juliette, sembrava assorta nei suoi pensieri mentre sorseggiava il caffè
le posai una mano sulla coscia e lei ebbe come un sussulto «Buongiorno anche a te» le dissi ridacchiando, mi scacciò via la mano, voltandosi da mio padre come se lo stesse ascoltando per davvero «È fu così che sono diventato il Re più potente del mondo» concluse quest'ultimo gonfiando il petto «Wow è fantastico» disse lei con finta ammirazione «Sarebbe ancora più fantastico se tu diventassi mia moglie» per poco non mi strozzai con la mia stessa saliva 
«Cosa?» dal suo volto sembrava quasi sconvolta..o forse schifata «Hai sentito bene mia cara! se uniamo i due regni io diventerei solo più forte, tra l'altro potrai tornare a casa»
Juliette si voltò da me con aria supplichevole, che cosa dovrei dirgli?
«Padre non mi sembra una buona idea, la stiamo tenendo in ostaggio, sposarla sarebbe sbagliato»
Da quando nostra madre è morta, lui non faceva altro che delirare e sicuramente sposare una ragazza con l'età di Iris  non è la scelta migliore.

«Sciocchezze, questa è la scelta migliore, voi non avete voce in capitolo» rispose guardandomi in malo modo,ma a quel punto lei saltò su come una molla «Io non voglio sposarmi tantomeno con..voi!» lo indicò con un dito «Juliette» provai a richiamarla ma lei non mi ascoltava
«Non avete il diritto di impormi qualcosa contro la mia volontà solo perché siete un Re» lui la guardava sbigottito «Sono stata fin troppo gentile a restare qui ad ascoltare le vostre storielle! tutte inventate, siete così...»  mi affrettai a trascinarla via prima che dicesse qualcos'altro «Lasciami!»
La misi con le spalle contro al muro «Calmati, ma sei impazzita?» iniziò a torturarsi il labbro con aria nervosa «Ma l'hai sentito?! diventerei la  vostra matrigna»  a quell'affermazione però scoppiammo entrambi a ridere
«Non vi sposerete Juliette, puoi starne certa»  le dissi tornando serio, si lasciò andare completamente contro il muro come a cercare un appoggio «No» scosse il capo «Non succederà» si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e piantò i suoi occhi nei miei «Prima ho visto Iris a tavola, mi è dispiaciuto non vederla con il suo solito sorriso e l'aria allegra, quindi stavo pensando che magari potremmo organizzare qualcosa per tirarle su il morale» annuì poco convinto «Potrebbe essere una buona idea, ma non penso vorrà uscire dalla sua stanza per andare con noi» in quel momento Iris uscì dalla sala con gli puntati a terra, Juliette la chiamò e lei si avvicinò a noi «Che succede?» chiese con aria svogliata «Pensavamo di uscire oggi, ci facciamo un giro nei dintorni, vieni con noi vero?» mia sorella scosse la testa «Non me la sento di uscire»
ma la mora fece finta di non sentirla «Perfetto, va a prepararti vengo a prenderti da camera tua entro due minuti» le sorrise con aria innocente «Juliette..»
«Per favore Iris» roteò gli occhi al cielo ma  infine si decise ad accettare.

Dreams||seguendo il destino (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora