𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘦̀ 𝘣𝘢𝘴𝘢𝘵𝘢 𝘴𝘶 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘪 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢𝘤𝘤𝘢𝘥𝘶𝘵𝘪.
Francia 1550
Juliette Oriel, principessa e futura regina
a 18 anni viene promessa in sposa al Re Enrico
ma spinta da un senso di ribellione decide...
Varcai la prima soglia poi la seconda, non c'era nessuno in giro o almeno così speravo..
«Dove sta andando?» mi voltai e vidi che era una guardia reale.
«Sto solo facendo un giro per il castello per assicurarmi che voi facciate il vostro lavoro» ripresi il mio cammino quando lui mi fermò di nuovo «La regina ci ha ordinato di tenervi d'occhio principessa quindi le chiedo cortesemente di tornare nelle sue stanze» perché mai ha ordinato di tenermi d'occhio? sospirai «Posso sapere il motivo?» scosse la testa, così decisi che era meglio tornare e aspettare di avere la giusta opportunità per mettere in atto ciò che volevo fare. una volta tornata nella mia stanza mi ricambiai e mi sdraiai sul letto cercando di prendere sonno.
Il giorno seguente il Re Enrico già iniziava a fare domande sulla preparazione del matrimonio «Io preferirei aspettare che arrivi l'estate..un matrimonio con questo freddo non mi sembra la scelta migliore Sire» gli dissi sperando di allontanare il più possibile la data del matrimonio, ma al quanto pare lui non aveva molta voglia di aspettare.
«Non vorrei prolungare troppo i tempi, per la prossima settimana sarebbe perfetto» feci per ribattere ma lui mi liquidò con un gesto «Domani inizieremo con i preparativi» concluse mio padre «Juliette, cara vieni con me»
Andai con mia madre nella sua stanza e lei si mise a rovistare tra alcuni vestiti prendendone uno in particolare. Era bianco e semi trasparente, decorato con tantissime pietre di acqua marina e fuori in oro e argento.
«Indossavo questo il giorno del mio matrimonio e appena tuo padre mi vide mi disse “tu optime meus lapis pretiosus” ai tempi non capivo molto bene il latino eppure, fu la cosa più carina che lui mi abbia detto quel giorno» Mi guardò con gli occhi lucidi «Penso che se avessi avuto scelta all'epoca mi sarei sposata lo stesso, perché tu e i tuoi fratelli siete stati il regalo più bello che io potessi ricevere» le sorrisi «Il vestito è bellissimo madre, sarò felice di usarlo per il mio matrimonio» dissi mentendo ovviamente.
So che lei ci tiene a questo matrimonio, non vorrei deluderla ma non voglio nemmeno vivere una vita di rimpianti.
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