Miracolo

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Sono le cinque del mattino e tra mezz'ora mi devo alzare per preparare la colazione a quelli che dovrebbero essere mia madre e mio padre. Mi chiamo Allison, ho 16 anni, i miei capelli sono neri come la pece e i miei occhi sono verdi inespressivi ma quando sono incazzata cambiano colore e diventano neri. La mia vita era bella fino quando non ho compiuto 6 anni quando è arrivato LUI, John, il mio patrigno. Da lì sono cominciati gli abusi, le botte, le violenze e non sono più smesse. Mi alzo dolorante dal letto e mi dirigo in bagno, lì mi spoglio e mi guardo allo specchio. Faccio fatica a respirare, lo stomaco è pieno di ustioni, le costole sono gialle verdi viola nere e blu, ho una spalla lussata e tante frustate sulla schiena. Ieri sono anche stata violentata quindi ho dolorante anche il basso ventre e faccio fatica a camminare. Faccio una doccia fredda perché per loro io non sono all'altezza di acqua calda e mi vesto con felpe giganti. Dopo avere preparato la colazione esco di casa correndo per arrivare in orario a scuola. Faccio il terzo anno di liceo anche se ho una laurea in medicina e in veterinaria, i miei compagni mi prendono costantemente in giro e, anche se sono il capo mafioso più potente lascio correre perché nessuno sa la mia seconda identità.
3 Ore dopo

La signorina Allison Night è richiesta in presidenza.
Questo è quello che dice l'autoparlante. Io raggiungo la presidenza dove trovo il preside con uno sguardo pieno di pietà che mi quarda dolcemente. 《 mi dispiace tanto cara, ma i tuoi genitori hanno avuto un'incidente d' auto e sono morti sul colpo》 io rimango con la la mia faccia inespressiva anche se dentro di me sto saltando dalla gioia e vorrei solo urlare dalla felicità 《 ah... ed ora dove andrò?》domando sapendo di non avere altri parenti in vita oltre a quei due.《 abbiamo scoperto che John non era tuo padre biologico e quindi abbiamo contattato il tuo vero padre che ha deciso di ospitarti. Cussy falli entrare!》 Nella stanza entrano 2 uomini vestiti eleganti, uno sulla cinquantina, capelli neri come i miei, occhi neri con uno sguardo dolce ed un sorriso sulle labbra. L'altro uomo avrà circa 25 anni ed è la mia fotocopia, ha pure il mio stesso sguardo inespressivo solo che gli occhi sono neri come quelli del più vecchio. 《 loro sono tuo padre e tuo fratello maggiore. Hanno accettato di ospitarti a casa loro e quando li abbiamo chiamati erano molto sorpresi, non sapevano della tua esistenza》quello che dovrebbe essere mio padre si avvicina e mi abbraccia forte recandomi un male bestiale alle costole e alla spalla ma mi mordo il labbro per non urlare e tento di ricambiare l'abbraccio non fidandomi del tutto di quelle due figure. 《 ciao principessa. Io sono Ace Romano e sono tuo padre. Ho sempre desiderato una figlia femmina dopo 7 figli maschi! Ed ora c'è l' ho!》 Ace Romano ex capo mafioso italiano, uomo spietato e senza cuore se non per la sua famiglia. Allora l'altro deve essere l'attuale capo, Alexander. 《 ciao sorellina, io sono Alexander, sono felice di averti incontrata.》 Mi dice porgendomi la mano. 《 guarda che non sono mica uno con cui stai sigillando un'accordo, sono tua sorella!》 Gli dico abbracciandolo e stupendo perfino me stessa. Lui rimane rigido ma si rilassa a poco a poco. Quando mi stacco vedo che sta cercando di nascondere un sorriso ma invano. Ad interrompere il momento è il preside che mi dice《 andrai a vivere con loro, ti porteranno a casa a prendere le tue cose così che tu posso partire con loro.》 Annuisco e li seguo verso un SUV nero con i vetri oscurati e ci salgo solo dopo avere notato circa cinque guardie nascoste dappertutto. Salgo in macchina dove mi addormento con la testa appoggiata al finestrino.

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