Pov Allison
Mi sento scuotere e salto in piedi, mettendomi sull'attenti, spaventata che possa essere il mio patrigno. Mi guardo intorno con un accenno di panico nello sguardo e , quando gli avvenimenti delle ore precedenti mi tornano alla mente, tiro un piccolo sospiro di sollievo, rilassandomi leggermente. "Buongiorno ... credo di essermi addormentata", dico loro educatamente per poi scendere dall'auto. Mi guardo intorno e noto un jet privato che presumo sia il loro. Devo dire che è carino, ma quelli che possiedo io lo battono sicuramente. Saliamo in silenzio seguendo una hostess che si prova spudoratamente con mio fratello e lo "scopa" con gli occhi. Dio che coglioni! Se te lo vuoi "scoprire", almeno non farlo davanti a me che potrei essere anche la sua fidanzata. Scuoto la testa e mi dirigo verso un gruppo di sedili, sedendomi comodamente e tirando fuori il mio computer. Se il viaggio dura un paio d'ore, sarà meglio che legga e risponda ad alcune e-mail, così mi porto avanti. Mio fratello si siede sulla poltrona davanti a me e mi osserva mentre lo ignoro e mi allaccio la cintura mentre il comandante annuncia il decollo. Mio padre, invece, si sposta in un altro complesso di posti dove c'è un divanetto su cui si sdraia, addormentandosi di sasso.
2 Ore dopo
Mi arriva una chiamata dal mio braccio destro e l'accetto nonostante la presenza di mio fratello che mi guarda incuriosito.
~ Pronto Dilan? ~ Vedo che mio fratello sposta lo sguardo velocemente verso il mio cellulare con uno sguardo fulminante, come se potesse ammazzare il mio braccio destro attraverso il telefono.
~ Buongiorno boss, volevo farle sapere che il carico di cocaina è in ritardo di un giorno. ~ Stringo la mascella e faccio un respiro profondo, cercando di calmare la mia rabbia. Anni e anni di pratica nel tenere a bada il mio IED. Cerco di mantenere un tono di voce tranquillo e neutro perché so che Dilan non centra nulla, e per non insospettire mio fratello che continua a guardare torvo il cellulare.
~ Grazie , non ti preoccupare, lo chiamo io e risolvo tutto, ciao. ~ Riattacco immediatamente, sapendo che Dilan non se la prenderà perché sa come sono fatta.
Cerco il numero del mio trafficante di droga e lo chiamo infuriata . Voglio una spiegazione e la voglio subito.
~ Pr... ~ Non lo lascio nemmeno finire di parlare, lo interrompo con voce tagliente.
~ Perché non è ancora arrivato il carico? ~ Lo sento ispirare bruscamente mentre mi risponde con voce quasi esitante.
~ Scusami boss, ma ci sono molte pattuglie ed ho dovuto prendere la strada più lunga. Mi dispiace, sarò lì entro domani. ~ Sento una nota supplichevole nella sua voce, come se sperasse che io non decidessi di ammazzarlo.
~ Ok, sarà meglio per te. ~ Oggi decido di essere clemente perché sono anche abbastanza felice del fatto che non dovrò subire di nuovo quelle torture.
Attacco il telefono senza nemmeno salutarlo e sono sicura che lui stia tirando un sospiro di sollievo; sento gli occhi di mio fratello bruciarmi addosso. So che vorrebbe farmi molte domande, ma, per fortuna, vengo salvata dall'autoparlante che dice di allacciarsi le cinture perché mancano 5 minuti all'atterraggio. Riesco subito a elaborare delle scuse nel caso dovesse fare delle domande ed è proprio quello che decide di fare.
《 Chi era? 》mi chiede sospettoso, guardandomi con un sopracciglio alzato e con tono accusatorio. Lo guardo e gli rispondo svogliatamente 《 Che te ne importa a te? E comunque non era nessuno, solo un mio amico... 》
《 E tu minacci così un tuo amico? 》Mi guarda come se non mi credesse ed io rispondo subito in modo aggressivo. Non mi piace che qualcuno metta in dubbio le mie parole, anche se sto mentendo。《 Sì, problemi? 》Lo guardo in cagnesco. 《 Che succede? 》dice la voce di mio padre, impastata dal sonno. Dobbiamo averlo svegliato quando i nostri toni di voce si sono alzati senza che ce ne accorgessimo. Mio fratello mi guarda storto mentre parla con nostro padre.
《 Tua figlia ci sta nascondendo qualcosa! 》Nostro padre lo guarda fulminandolo mentre dice con voce fredda 《 Tua figlia? È anche tua sorella! 》Io mi intrometto con voce calma perché so già che se finissero per litigare mi verrebbe il mal di testa.
《 Io non nascondo nulla... 》
《 Cosa è successo? 》chiede mio padre con voce esasperata.
《 Stava parlando al telefono con qualcuno e lo stava minacciando. Gli ho chiesto chi fosse colui con cui stava parlando e non ha risposto. 》Mi sto cominciando a innervosire e a dimenarmi sul sedile. Mi devo calmare anche perché le costole mi fanno un male bestiale e così gli ringhio contro . 《 Io te l'ho detto, stavo parlando con un mio amico! 》L'espressione di mio padre si distende e gira lo sguardo verso mio fratello dicendo 《 Hai visto, stava solo parlando con un suo amico. 》A CASA
Sono in ansia... cosa penseranno i miei fratelli di me? Gli piacerò ? Cavolo, sono una mafiosa e mi intimidiscono queste cose , non va affatto bene questo. Mi arrabbio con me stessa per essere già diventata così debole con delle persone che non conosco nemmeno. Il flusso dei miei pensieri viene interrotto dai rumori che si sentono provenire dal salotto; stanno tutti ridendo e scherzando. "Principessa , oggi ho chiesto a tutti i tuoi fratelli di tenersi liberi, così avrebbero potuto fare la tua conoscenza..." Inizia cautamente mio padre. "Oh, ok ." Sento una forte fitta alle costole, segno imminente che l'effetto degli antidolorifici si stia esaurendo; stringo forte i denti e raggiungo mio padre, che nel frattempo ha già varcato la porta del salotto. E che accidenti, proprio ora? Sono la regina della mafia, ma anche della sfortuna . Entro e la stanza cala in un silenzio tombale che mi mette leggermente a disagio. Decido di romperlo: "Ciao -" non riesco nemmeno a finire di parlare che mi trovo stretta in un abbraccio che, però, non tocca i punti doloranti a causa del pestaggio. Grazie a Dio, altrimenti avrei urlato sia per la sorpresa che per il dolore. Vengo salvata da mio padre: "Lasciatela respirare e presentatevi dal più grande al più piccolo." Il tipo misterioso mi lascia e torna al suo posto, e Xander comincia a presentarsi: "Io sono Alexander, ho 32 anni e ci siamo già conosciuti." Annuisco e comincio a guardare quello che secondo me è il secondogenito, alto e biondo, con occhi marroni. Sorride a 32 denti e mi chiedo se abbia una paralisi facciale. Lui però inizia a parlare: "Io mi chiamo Riegel, ho 30 anni, sono laureato in medicina e sono felice di fare la tua conoscenza." Annuisco leggermente mentre sposto lo sguardo nella stanza e vedo quello che deve essere il più grande tra quelli che non si sono ancora presentati. È alto, con occhi verdi e capelli biondo cenere, ha un leggero sorriso di quelli che fanno capire quanto la persona sia pensierosa: "Io sono Mason, ho 26 anni e mi piacciono i motori."

STAI LEGGENDO
ritrovata
ChickLitAce Romano è il padre di 7 figli, ex capo della mafia italiana che è stato sostituito dal figlio. Alexander Romano, figlio di Ace e nuovo capo mafioso. Allison, una ragazzina di 16 anni è stata maltrattata dalla madre e dal patrigno. Con il tempo è...