Destiny
"Dobbiamo parlare" queste parole mi ronzano in mente praticamente da qualche giorno, per l'esattezza da quando Harper mi ha messo fra le mani quel pazzo di carta. Inizialmente non riuscivo a capire come quel bigliettino fosse finito fra le mie mani ma poi pensando e ripensando sono arrivata alla conclusione che è stata Harper stessa a darmelo quando mi ha spintonata e per quanto ho pensato al motivo di tutto ciò non ho trovato alcuna spiegazione.
<Che cosa avrebbe mai da dirmi quella?> domando tra me e me mentre appoggio sopra il tavolino il restante dei fascicoli ma sbadata come sono gli appoggio male dato che l'attimo dopo cadono tutti a terra.
<E che cavolo> dico infastidita dato che la maggior parte dei fascicoli si sono aperti mentre qualche carta si è sparso qua e là.
<Per me potete restare la> borbotto a bassa voce mentre mi alzo dal divano, intenta a lasciare veramente quei fogli sparsi sul pavimento ma qualcosa attira la mia attenzione così tanto che mi abbasso all'istante, recuperando uno dei tanti fogli bianchi che coprano il pavimento del mio soggiorno.
<Ma cosa...> dico solamente ma mi soffermo quando i miei occhi si spalancano nel leggere il nome riportato su quel pezzo di carta.
<O dio santo> impreco impaurita quando il campanello di casa inizia a suonare, spaventandomi.
<Des, non sto trovando le chiavi, apri!> la voce acuta della mia migliore amica risuona in tutta la casa nonostante lei si trova sul pianerottolo e non dentro casa.
<Arrivo!> urlo a mia volta mentre mi affretto a recuperare quei fogli dal pavimento e sistemarli nuovamente sopra il tavolino per poi dirigermi verso la porta e aprire a quella ragazza che un giorno mi farà venire un infarto.
<Cosa vuoi?> domando disperata appena apro la porta di casa ma resto sorpresa nel vedere non solo Trixy ma anche Owen ed infine Stephen che appena incrocia il mio sguardo mi sorride dolcemente.
<Siamo venuti a fare colazione> mi informa la ragazza mentre avanza dentro casa come se fossi a casa sua.
<Casa mia non è un bar> dico in modo serio mentre guardo i due ragazzi che seguono i passi di Trixy, entrando a loro volta dentro casa.
<Perché io non sapevo adesso è tua questa casa?> domanda Owen mentre si avvicina a me, cercando forse di salutarmi come da sempre ma l'attimo dopo viene spintonato da Stephen che lo guarda gelosamente.
<Prima di te c'ero io idiota> dice Owen con fare di rimprovero mentre mi afferra per un braccio, stringendomi in seguito fra le sue braccia.
<Cosa c'è che non va?> domanda a bassa voce mentre mi libera dal suo abbraccio.
<Niente, perché?> domando, cercando di sembrare davvero credibile mentre sposto lo sguardo. Odio quando Owen riesce a capirmi a volo.
<Des> mi chiama con fare di rimprovero ma io mi fingo interessata di più a quello che fa Trixy.
<Hai finito di svaligiare la mia dispensa?> domando mentre guardo la mia amica che continua a prendere tutto quello che sta trovando dentro gli sportelli. Prima in questa casa non trovava quasi mai niente da mangiare dato che non compravo niente ma quando ho deciso di restare in questa casa sono stata costretta a fare la spesa e questo non perché io sia una fan del mangiare ma perché la mia amica mi abbia costretta dato che lei deve venire a stressarmi anche qui. Da quando qualche giorno fa papà insieme a Clarita mi abbiano raccontato tutta la verità ho deciso di restare un po' da sola per metabolizzare la cosa ma anche per cercare di trovare un modo per scoprire cosa è successo realmente con mia sorella e per fare ciò sono arrivata alla conclusione che dovrò parlare realmente con quella ragazza, sperando che lei abbia realmente qualcosa da dirmi. Insomma, se così non fosse per quale motivo mi ha lasciato quel bigliettino?
STAI LEGGENDO
Anima tormentata
RomanceSi pensa che il destino sia una forza o una volontà soprannaturale che decida fatalmente e irrevocabilmente tutto ciò che accade nella vita umana per questo ognuno di noi ha il proprio destino scritto è nessuno può cambiare il filo della vita. Quel...