Capitolo 6

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Destiny

<La finisci di stringerti a me come se fossi la tua ancora di salvezza?> un fastidioso mormorio arriva alle mie orecchie facendomi mugolare in segno di disapprovazione.

<Sei peggio di una cozza! Staccati immediatamente da me!> la stessa voce di prima interrompe nuovamente la mia tranquillità, urlando però questa volta e quando quel timbro di voce arriva dritto al mio cervello improvvisamente strabuzzo gli occhi quando capisco a chi appartiene quella voce, così presa dalla paura inizio a urlare come una pazza, spintonandolo in malo modo, fino a quando non rottola giù dal letto, cadendo per terra.

<Oddio> strillo preoccupata mentre mi avvicino al bordo del letto e timorosa guardo il corpo di Stephen che si trova spalmato sul pavimento in un modo decisamente buffo.

<Se ridi ti...> non fa in tempo a finire la frase che l'attimo dopo scoppio a ridere mentre continuo a guardarlo dato che si trova con la faccia attaccata ancora al pavimento.

<Mio dio, ma è possibile che appena mi trovo nelle tue vicinanze mi succede sempre qualcosa?> sbotta in modo duro mentre si alza dal pavimento, rivolgendomi in seguito un occhiataccia.

<Scusami> mormoro l'attimo dopo, cessando all'istante dal ridere quando i sensi di colpa mi assalgono nuovamente.

<Cosa ci fai qui?> domando curiosa mentre scendo dal letto.

<Per caso l'alcol ti fa dimenticare le cose?>

<Ricordo benissimo che ieri ti sei presentato qui da Owen ma io mi riferivo alla tua presenza nella stanza da letto> mormoro piano mentre infilo le mie scarpe.

<Non potevo tornare ubriaco a casa e dato che avevo sonno sono rimasto qui>

<Ubriaco?> domando confusa mentre alzo la testa per guardarlo ma strabuzzo gli occhi quando dopo qualche attimo nella mia mente si fanno spazio delle strane immagini. Pezzettini di ricordi assurdi che ho vissuto ieri sera in compagnia dei due ragazzi, Eleanor compresa.

<Tutto bene?> domanda mentre fa un passo in avanti, avvicinandosi a me senza interrompere il nostro contatto visivo. Ed è per via di questi stupidi occhi se ieri sera ho fatto quella cavolata.

<Si solo, devo andare> dico la prima cosa che mi viene in mente mentre distolgo lo sguardo da lui. Penso che non riuscirò mai più a guardarlo nuovamente negli occhi. Cosa diavolo mi ha detto la testa quando ho provato a baciarlo da ubriaca? Colpa dei suoi occhi e delle sue labbra che si muovevano...

<Sicura che va tutto bene?> domanda preoccupato, interrompendo la mia mente che stava navigando.

<Certo ma adesso devo davvero andare> dico velocemente mentre lo sorpasso e uscire dalla camera da letto, dirigendomi verso il soggiorno ma quando vedo Eleanor e Owen dormire per terra quasi nudi mi copro la faccia con le mani.

<Menomale che erano solo amici> mormoro piano mentre mi giro, andando verso la cucina da dove prendo la caraffa di acqua fredda dal frigorifero e dirigermi nuovamente in soggiorno, bagnando quel stupido amico.

<Che cazzo di problemi hai?> urla contro di me appena apre gli occhi e per via della sua voce acuta anche Eleanor si sveglia, sgranando gli occhi appena mi vede.

<Menomale che noi ci dicevamo tutto> mormoro piano per poi girarmi e afferrare la mia borsa.

<Perché hai urlato?> sento la voce di Stephen domandare mentre Owen chiama il mio nome ma io mi affretto a uscire da casa sua, dirigendomi verso la macchina e mettermi al volante.

Anima tormentataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora