Destiny
Le giornate ormai passano in fretta, e sempre in fretta si avvicina la vigilia di natale, per questo ho deciso di fare una sorpresa a Stephen. Una sorpresa a cui penso già da un bel po' solo che non sapevo come mettere in atto quello che avevo in mente, ma poi, pensando e ripensando ho trovato un idea a parere mio fantastica, solo che era difficile da mettere in atto dato che Stephen ultimamente sembra non saper stare senza di me ma questa mattina mi sono svegliata, decisa più che mai, aspettando, anzi, assicurandomi che lui non si fosse svegliato, così, dopo essermi vestita nel silenzio più totale sono uscita di casa per poi salire in macchina e venire a New Haven, a casa sua. In quella casa che ci siamo amati per la prima volta.
Quel giorno lui mi propose di andare a vivere insieme ovunque io desidera e non ci ho dovuto pensare tanto per sapere dove io voglio vivere insieme a lui. Nonostante Stephen non me lo ha detto a parole quel giorno io lessi nel suo sguardo il suo reale desiderio, lo stesso che è nato anche dentro di me, ossia vivere proprio qui, dove abbiamo creato anche se per poco il nostro nido d'amore, e so per certo che qui insieme a lui creeremo il nostro futuro, dando inizio a qualcosa di bello, a qualcosa che ad entrambi ci è mancato negli ultimi anni, una famiglia.
La mia idea era quella di cucinare qualcosa per lui, lasciando che l'odore del mangiare imbratti tutta la casa, per poi apparecchiare la tavola nella sala da pranzo, dove in seguito addobberemo insieme l'albero di natale, proprio come facevamo quando ero piccola. Almeno, era questa la mia idea, ma di Stephen ancora non c'è neanche l'ombra, eppure gli avevo lasciato un biglietto.
Stepehn
Negli ultimi giorni ho notato come Desy si stanca sempre di più, dovendosi fermare persino quando saliamo le scale per arrivare a casa e nonostante lei cerca di tranquillizzarmi, dicendomi che sta bene, io mi preoccupo.
Da quando Sayid e sua figlia sono stati arrestati il mondo intorno a me sembra diverso, o forse lo sono anche io. Quella donna, la stessa che amo incondizionatamente mi ha scagionato da un grande peso, liberandomi finalmente da quel dolore ma anche dalla colpevolezza che io stesso mi incutevo per non aver fatto abbastanza per Roxane, per sua sorella, ma adesso ormai tutto è finito e con l'arresto di quei criminali tutti siamo diventati più sereni, tutti tranne lei.
Io avevo già perso la mia famiglia e nonostante il dolore di quella perdita ci sarà per sempre, con il tempo ho imparato a conviverci ma lei, lei ha sempre avuto i suoi genitori, eppure hanno deciso di mentirla, allontanandola da loro. Capisco che a volte l'unica cosa che si vuole fare è proteggere i propri figli ma penso che allontanare, o disprezzare un figlio, come Hunter ha fatto con Destiny, per paura di metterla nuovamente in pericolo mi sembra davvero una pazzia. È questo, questo amore mancato, il disprezzo, seppur non vero da parte del padre, ad oggi la rende triste perché non sa più come allacciare i rapporti n'è con lui, ma neanche con la madre che non vedeva da anni. Destiny in pratica è crescita da sola è l'unica a darle un po' d'amore è stata proprio Clarita, ma anche lei l'ha spaventata quando le ha urlato contro per poi ferirla, anche se non intenzionalmente.
Ho notato come tutti questi dispiaceri ultimamente la rendono triste, vedendola sempre pensierosa, per questo avevo pensato di farle una sorpresa, magari portarla da qualche parte, per passare alcuni giorni in qualche posto che possa regalarle serenità ma i miei piano sono stati mandati in frantumi quando questa mattina mi sono svegliato senza trovare accanto a me l'unica donna che mi fa battere il cuore.
"Vestiti con calma ma in modo pesante dato che fuori fa freddo. Ti lascerò un indizio che ti porterà ad un altro, e un altro ancora, fino a quando non arriverai a destinazione. Fino a quando non arriverai da me"
Sono state queste le sue parole. Quelle parole che mi ha laicato scritto su un piccolo biglietto che ho trovato sul piccolo comodino che sta proprio accanto a letto. Inizialmente, preso ancora dal sonno, non riuscivo a capire cosa avrei dovuto fare esattamente ma poi ho trovato un altro biglietto, e tanti altri ancora, proprio come aveva detto lei, buttandomi in una caccia al tesoro, dove il tesoro è proprio lei.
Questa splendida ragazza che dorme beatamente sul divano della mia vecchia casa mi ha fatto fare il giro di New York, facendomi passare davanti al molo, ricordandomi di quando la portai sotto la Statua della libertà, al lunapark, per poi creare un percorso, facendomi arrivare alla stazione dove ho dovuto prendere un treno che mi ha portato fino a New Haven e per non farmi stancare o magari annoiare durante il tragitto accanto a me, sul sedile vicino al mio ho trovato un piccolo dispositivo, un registratore con sopra un bigliettino che mi indicava di ascoltare quello che c'era al suo interno. Ed è bastato ascoltare i primi secondi di quel messaggio vocale, che le lacrime inondarono le mie guance ma di felicità. Ho sempre pensato che Destiny fosse speciale ma adesso, vivendola in modo diverso posso solo dire di essere fortunato di avere il privilegio di starle accanto.
<Amore> la chiamo a bassa voce mentre mi abbasso alla sua altezza e accarezzare la sua guancia.
<Sono a casa amore mio> sussurro a bassa voce. Vorrei così tanto svegliarla e stringerla fra le mie braccia ma sarei un grande egoista se lo facessi. Il suo viso nonostante è sereno e anche stanco, e questo si può percepire anche dalle occhiaie che rigano il suo pallido viso.
<Ti amo così tanto piccoletta> confesso piano mentre appoggi l'altra mano sulla sua, ed è allora che lei apre gli occhi lentamente, proprio come se mi avesse sentito.
<Sei qui> dice con la voce impastata dal sonno per poi sorridere debolmente.
<Ti senti male?> domando preoccupato ma lei si affretta a negare con la testa.
<Stiamo bene>
<Stiamo? Chi?> domando confuso mentre la guardo stranito.
<Dovevo dirtelo in un altro modo ma tu sei arrivato troppo tardi e l'albero non l'abbiamo addobbato>
<Dirmi cosa?>
<Che sono incinta>
<E cosa c'entra, cosa?> domando perplesso.
<Che qua dentro sta crescendo da qualche giorno un piccolo fagottino> dice con il sorriso sulle labbra mentre afferra la mia mano, portandola in seguito sulla sua pancia.
<Sei, tu sei, davvero?> domando balbettando mentre continuo a guardarla senza neanche sbattere ciglia.
<Non sei felice?> domanda a bassa voce mentre un velo di tristezza si forma sul suo viso, facendomi riprendere all'istante.
<Sposami> dico d'un fiato mentre tiro fuori dalla tasta del giubbotto un piccolo anello che custodisco da sempre.
<Cosa?> domanda sorpresa mentre strabuzza gli occhi.
<Sposami Destiny. Penso che il tempo sia stato per troppo tempo nostro nemico. Non ha senso aspettare ancora. Ci amiamo piccoletta e non voglio più stare ancora un minuto lontano da te. Diventa mia moglie perché la madre di mio figlio lo sei già> dico con la voce incrinata mentre le lacrime bagnano il mio viso ma questa volta di felicità.
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Anima tormentata
RomantizmSi pensa che il destino sia una forza o una volontà soprannaturale che decida fatalmente e irrevocabilmente tutto ciò che accade nella vita umana per questo ognuno di noi ha il proprio destino scritto è nessuno può cambiare il filo della vita. Quel...