Capitolo 3

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"Cavalcherai la vita fino alla risata perfetta"
C. Bukowski

"Se ora stai male così per quello stronzo giuro che scendo da questa macchina e "
Stavamo tornando a casa da questa serata di merda forse è vero a questa festa non sarei mai dovuta andarci, ora per quanto ho bevuto mi scoppia anche la testa ma prima che Neil potesse finire di parlare lo fermo.

"È colpa mia"
"Perché devi darti sempre la colpa?"
"Perché lui voleva solo aiutarmi e io come tutte le persone che vogliono farlo lo allontano da me"
"Vi ho visto ballare sai? Io credo che quel 'nessuno' sia proprio lui"
"Ti sbagli"
"Ti sei presa una bella cotta per quello non te n'è mai fregato un cazzo di come trattavi male gente che conoscevi a stento"
Questa è la vera e dura verità e io mi limito a non rispondere.

Appena arrivati a casa non riesco a non andare in bagno e non vomitare tutta la merda che ho bevuto.

"Cazzo io sapevo di non dover farti venire"
Mi dice Neil entrando in camera sentendo che stavo vomitando
"Sto bene"
Dico mentre continuo a vomitare mentre lui mi tiene i capelli.

Appena finisco di vomitare metto il pigiama e Neil era ancora sul mio letto.

"Tu piccolina non ti devi ridurre così per un uomo"
Dice mentre io mi stendevo vicino a lui, conoscevo Neil stanotte avrebbe dormito con me sapevo quanto fosse protettivo e odiava quando mi vedeva in quello stato da poter definire pietoso.

"Non mi sono ridotta così per un uomo"
"Avanti Vivienne pensi che io sia imbecille?"
"Senti tra me e Samuele non potrebbe mai e dico mai funzionare per il mio carattere di merda, per il fatto che ha la tua età e l'anno prossimo non lo vedrò più e cosa più importante perché è il fratello di Helena"
"Ma sai che a Helena non frega proprio un cazzo da quello che ho capito e da quel poco che mi interessava credo che lei voglia solo il meglio per suo fratello, a lei non darebbe fastidio"

Rimango un po' a pensare alla risposta da dare a mio fratello
"L'hai detto stesso tu, lei vuole il meglio non una ragazza che lo tratti male in continuazione, lei vuole una ragazza che gli dia amore e io non so neanche come si fa a darlo"
Lui senza dire nulla mi abbraccia, cosa farei senza di lui?

"Stanotte dormo con te"
Gli sorrido e ci addormentiamo

[..]
Mentre entravo a scuola sentivo gli occhi di Samuele bruciarmi addosso.

Avevo deciso.
Avevo deciso di stargli lontano, non potevo dargli niente di positivo ed ero anche incazzata con lui, perché riusciva a farmi provare tutte quelle sensazioni? Le scariche di energia, i brividi per tutto il corpo quando solo mi sfiorava...

Dopo quella infernale giornata di scuola mi avvio al parcheggio dove Helena continua a cercare di parlarmi ma io non volevo parlarle, suo fratello gli avrà detto tutto? Magari anche lei era incazzata con me.

"Mi dici che ti prende?"
Mi chiede lei
"Nulla,non mi prende nulla"
Dico sbuffando, proprio nulla, ho la testa più incasinata di non so cosa
"so cos'è successo ieri sera con mio fratello,e non ne sono arrabbiata"
Perché lasciar andare un'amica come lei? Se con suo fratello avevo deciso, o meglio mi ero imposta di non dover provare alcun tipo di sentimento, lei non avrei voluto lasciarla andare.

"Hel...a me dispiace tanto,non so cosa mi sia preso."
Le rispondo io dopo un paio di minuti
"Stai tranquilla"

Dopo che ci chiarimmo e mio fratello smise di fare il cretino con lei la invito a casa mia, volevo conoscerla meglio, sapevo riconoscere le persone 'come me' con un vissuto alle spalle, e lei ne aveva eccome se ne aveva, stessa cosa suo fratello che non riuscivo a smettere di pensare, forse anche per questo? Se lui ha vissuto qualcosa di spiacevole che gli ha portato ad avere qualche trauma forse può capirmi meglio degli altri.

Oh quanto cazzo posso essere bipolare e quanto sono contorti questi discorsi.

[..]

Appena bussano alla porta, scendo subito per andarla ad aprire, sapevo che era Helena e finalmente mio fratello non c'avrebbe provato con lei visto che era con Luke uno dei suoi più grandi amici.

"Ma ciao bella"
Dico abbracciandola
"Ciao Vivi"
Dice ricambiando l'abbraccio.

"Oh hai una nuova amica?"
Dice mia madre venendo a vedere chi fosse alla porta, io mi limito a guardarla con uno sguardo disprezzante.

"Andiamo sù"
Dico a Helena

"Allora, sai che io non sono mai andata in Italia, com'è la Sicilia?"
Dico appena entriamo in camera e ci sediamo entrambe sul letto
"Dovresti andarci, la Sicilia è bellissima, anche se i miei ricordi per quella regione non sono bellissimi"
"Oh scusa, non pensavo di aprire un brutto discorso"
"Stai tranquilla"

"Vivi mi dici dov'è il bagno?"
"Ti accompagno"
Mentre accompagno Hell al bagno che è di fronte alla camera di Neil vedo la porta aprirsi e la cosa che mi lascia a bocca aperta è quando vedo Luke dare una bustina trasparente con della polvere bianca a mio fratello.

Mio fratello si drogava? Stava diventando esattamente uguale a William?

"A domani bro"
Sento dire da Luke a Neil prima di uscire da casa nostra.

"Neil David Miller"
Dico appena salgo sù con ormai qualche lacrima sul viso
"Vivienne che hai visto?"
"Che cazzo è questa"
Dico sfilando la bustina dalla tasca della sua felpa
"Vi devo darla a Xavier"

"Neil chi cazzo mi dice che non la usi per te, sei un coglione, vuoi diventare esattamente come lui?!"
Alzai la voce, forse troppo, per fortuna William non era a casa ma mia madre e Helena si, cosa avrebbe pensato, che eravamo una famiglia di pazzi?, forse era vero.

Intanto esce dal bagno, non mi importava che stava ascoltando tutta la conversazione, doveva capire che persona era mio fratello.

"Ti sembra il caso? L'ho mai fatto? Mi hai deluso Vivienne, pensavo lo sapessi non ti farei mai del male facendo questo, so quanto cazzo abbiamo sofferto"
Mi dice mio fratello in modo calmo ma con la voce che riservava solo ai miei genitori, no, no io non potevo perdere Neil.
"Neil"
Non mi lascia parlare che scende per le scale e sbatte la porta.

Io con Helena che mi segue entro in camera e piango, piango così tanto, non mi andava nulla bene.

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