Capitolo 4

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"Le confesso che non guardo mai i suoi occhi da vicino perché poi ci casco dentro e non mi accorgo che respiro"
Ultimo

Samuele's pov

Quella sera mia sorella rimase a dormire a casa di Vivienne.

Mi sembrava strano, lei non amava dormire in case altrui e se lo faceva c'era davvero un motivo valido, le sarà successo qualcosa? Sarà successo qualcosa a Vivienne?

Non lo so, ma sapevo solo che quel nome non riusciva ad uscire dalla mia testa, da quella sera ancora peggio, la pensavo costantemente.

E non parlavo solo di attrazione fisica, beh era una bellissima ragazza, quei gli occhi color nocciola mi rapivano ogni volta, sempre di più ma io parlavo proprio di una vera e propria intesa mentale, volevo conoscerla, conoscerla davvero.

Solitamente se una ragazza mi avrebbe mandato a fanculo come ha fatto lei non ci avrei pensato due volte a farlo anch'io e non pensarla più, ma con lei era diverso.

Mentre ero in pensiero per mia sorella e non solo per lei mi addormento per fortuna domani è sabato, odio la scuola ma dovevo prendere almeno il diploma prima di concentrarmi solo sulla danza.

Face Time in arrivo da Matteo
"Compa"
Ero felice di parlarci, lui era il mio migliore amico purtroppo però vive in Italia
"Fra come stai?"
"Fra diciamo bene"
"Perché diciamo?"
"Hell è da un'amica"
"E quindi?"
"Eh"
"No fra, hai fatto qualcosa con l'amica"
"Non c'è stato neanche un bacio, abbiamo solo ballato insieme, Hell non è gelosa anzi ma la ragazza in questione è un po' complicata"
"La classica bella e dannata?"
"Proprio così, compa però ha una luce dentro"

Vivienne's pov

"Buongiorno dormigliona!"
Dico a Hell già sveglia
"Buongiorno Vivi"
Mi dice lei.

"Neil è tornato a casa?"
"Ehm, si credo sia tornato"
"Non voglio vederlo, sono troppo orgogliosa per chiedergli scusa"
"Vuoi venire da me?"

Samuele, Samuele, Samuele
ecco cosa urlava la mia testa in quel momento.

"Ehm va bene"
Lei mi sorride

[..]

Quando uscimmo di casa lei mi chiede se mi andasse di raccontare la mia storia ma a dir la verità non me la sentivo, no che non mi fidassi di lei però, erano troppi brutti ricordi che in questi giorni mi stavano assalendo.

Eravamo appena arrivate a casa Segreto, quindi significa che Samuele era qui, oddio basta devo smetterla.

"Samu se sei in mutande vestiti, abbiamo ospiti!"
Disse Helena e il mio viso si tinse immediatamente di rosso, che cazzo mi stava succedendo?!
"Uh chi c'è?"
Dice uscendo dalla sua camera entusiasta ma appena mi vide il suo sguardo cambiò
"Ciao"
Mi disse in modo freddo.

"Spremuta d'arancia Vi?"
Mi chiede Hell
"Mi sento a disagio Hell"
"No Vi... Samu ha bisogno solo di tempo"
"Si ma mi sento di troppo"
Non finisco la frase che vediamo il protagonista dei nostri discorsi che si dirige verso la porta.

Ora si mettono a parlare anche in italiano questi due e io non ci capisco nulla, perfetto meglio di così non può andare.

Finale di tutto il discorso dove non ci ho capito nulla, Samuele rimane qui e guarda caso Hell è stata chiamata dalla nostra scuola, mi lascia solo qui con lui.

Oh merda, oh merda, oh merda.

Helena Segreto forse avevo proprio bisogno di rimanere con tuo fratello ma ti odio prima o poi cederò a questo ragazzo dagli occhi verdi.

Bene, appena la bionda lasciò la casa c'era un silenzio imbarazzante tra noi.

"Bene, mi mandi di nuovo a fanculo ora?"
Dice lui con disprezzo
"Samuele non ti ci mettere anche tu che è un periodo di merda"
Sbuffa
"Senti io me ne vado"
Dico alzandomi ma lui mi ferma per un polso.

"Rimani, parliamo, non voglio litigare, non va neanche a me"
Samuele Segreto ci hai preso gusto a farmi provare milioni di brividi per il corpo?
E comunque, avrei mai potuto dirgli di no?
"Ok"
Mi limito a dire io.

"Perchè quella sera hai reagito così?"
Mi chiede lui
"Perché ti interessa così tanto?"
"La vera domanda da farmi sarebbe 'perché ti interesso così tanto?' e io ti risponderei che non lo so, ma non sei come le altre per me Vi"
Un sorriso si fa spazio nel mio volto.

"Io non ho un carattere facile Samu credo si sia capito, non voglio fare la solita quindicenne stronza, non ho avuto un'infanzia bella, proprio per niente"
Una lacrima si fa spazio nel mio volto ma lui si avvicina a me e con il pollice la toglie.

"Te la senti di raccontarmi?"
"Mio padre è un drogato del cazzo ha sempre picchiato mio fratello e mi diceva che se lo picchiava la colpa era la mia"
Inizio a piangere e lui mi stringe forte a sé, e io mi calmo.

"Vivi, sai che tutto ciò che potrei dirti sarebbe inutile, io sono qui con te, fidati di me"
"Mi fido Samu, non ti avrei detto tutto questo sennò"
Dico stendendomi sulle sue gambe mentre lui mi accarezzava
In quegli occhi mi ci perdo.

"Che guardi?"
Mi dice lui sorridendo
"I tuoi occhi"
Non fa in tempo a rispondermi che la porta si apre.

Oh cazzo.

"Oh ma ciao, scusatemi, ehm ok sono di troppo"
Dice Helena correndo in camera sua
"Dove corri scema"
Dico io ridendo e ride anche lui accanto a me.

Il pomeriggio si conclude ridendo e scherzando con Samu e Helena, stavo così bene con loro, però ora anch'io volevo conoscere il loro passato.

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