~Capitolo 6~

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Sono passati 3 giorni dalla nascita di mio nipote, ancora non l'ho mai visto e inoltre sono due notti che non dormo e le passo a piangere.
Mio fratello è la persona più importante e nel momento più bello della sua vita non ero con lui.
So che mi voleva accanto.
E io dovevo essere lì.

"Sara, ti prometto che starò sempre accanto a te." Mi dice Edoardo porgendomi una margherita.
"Anche io fratellone. Pure quando diventi papà!" Esclamo abbracciandolo.

È solo colpa mia.
"Conte... Il tuo amichetto bacia proprio bene sai?" Dice Viola entrando nella mia cella.
"Che cazz stai a di?" Chiediamo io e Rosa insieme.
"Oh c'è anche Ricci junior, perfetto." Si avvicina alla mia faccia fino a fare toccare i nostri nasi.
"Ha anche una scopata fantastica."
La spingo contro il muro e la prendo a pugni.
"Sara! Statt buon! Fermati!" Dice Rosa mentre mi prende per le braccia.
"Si sul 'na troia! Figl 'e bucchin!" Urlo.
"Che sta succedendo?" Chiede Liz.
"Niente Liz, non ti preoccupare. Quisquilie." Dice Viola guardandomi male per poi tornare nella sua cella.
Scoppio a piangere tra le braccia di Rosa.
"Perché?" Chiedo.
"Amó..."
"Cos'ha lei che io non ho?" Continuo.
Mi asciugo le lacrime e mi alzo.
Si, più lunatica di me non c'è nessuno.
Esco dalla cella e vado in cortile.
"Sara!" Eccolo, guarda un po' viene lui nella bocca del coccodrillo.
"T'aggia parlá." Diciamo insieme.
Mi prende il braccio e mi porta in sala comune che ora è deserta visto il gran caldo.
Appena chiudo la porta gli tiro uno schiaffo.
"Sei 'na mmerda." Dico.
Mi guarda con la mano appoggiata dove l'ho colpito.
"C'agg fatt?" Gli do un altro schiaffo.
"L'amico tuoj ha 'na bella chiavat." Dico.
"Chi cazz t'ha tuccat eh!?" Urla.
"Totò? Milos? Chi cazz è!?" Continua.
"Questa frase me l'ha detta Viola dieci minuti fa."
Sbianca.
"Sara io ti posso spiegare..."
Lo sapevo.
"Nun m'aggia spiegá niente. Agg capit.
Anzi me la levi 'na curiosità? Il curagg di fare il geloso dove l'hai cumprat?" Chiedo per poi andarmene.
"Ti prego aspetta!" Mi prende il polso ma non mi giro.
"È successo l'anno scorso. Ti giuro che non toccherei nessuna che non sia tu, specialmente quella troia." Stavolta è serio. Non parla mai solo in italiano.
"Non mi devi spiegazioni. Noi due non stiamo insieme e non ci siamo mai stati." Dico girandomi verso di lui.
Mi prende la faccia e mi bacia, posa le mani sui miei fianchi e io avvolgo le braccia al suo collo.
"Ora si pccrè." Dice sorridendomi.
Lo abbraccio e usciamo mano nella mano in cortile.
"Io aggia fá 'na cosa, mi aiuti?" Chiedo.
"Certo." Risponde.
"Amma fa'una scenetta dove io t'aggia chiamá e tu vieni da me e mi baci. Tutto ciò davanti a Viola." Dico.
"Tu si nu fenomeno Sarè!" Dice ridendo.
Vado a posizionarmi a qualche metro da Viola.
"Cirú viè qua!" Lo chiamo.
Lui arriva e sfoggia le sue migliori doti di attore.
Mi prende in braccio, mi fa girare e mi bacia.
"Io te l'ho detto Sara, tu fai come vuoi." Dice Viola.
Si avvicinano mio fratello e Rosa.
"Fratm tu si in astinenza fin quando nun vi mollat" dice Edo facendo ridere tutti.
"Ragazzi io agg na notizia." Dice Rosa.
"Davvero?" Chiedo sorridente.
"Si!" Noi due ci capiamo solo guardandoci.
La abbraccio.
"Si ma nuj vulim sapè." Dice Ciro.
"Io e Carmine stiamo assieme." Dice Rosa.
I ragazzi fanno una faccia strana e la guardano male per poi fare un sorrisino.
"Che bello!" Dicono insieme.
"Sara ed Edoardo a colloquio!" Dice il comandante avvicinandosi.
Lo guardiamo interrogativi.
"Carmela." Inizio a correre verso la sala dei colloqui.
"Sara aspetta!" Sento il comandante ma non mi fermo.
Entro nella sala e la vedo.
"Carmela!" La abbraccio forte.
"Sara, piccolí comm staje?" Chiede.
"Ora bene." Dico.
"Ti aspettava." Mi porge il piccolo Ciro.
Non riesco a contare le lacrime di gioia.
"Ammor mij, com si bell a zia." Dico.
Mi sorride.
"Sei la forza mij e di papà." Continuo.
Arriva anche Edo e bacia subito Carmela.
"Piccolo mij." Sarà un bravo papà nonostante tutto.
"Nun potevate farmi regalo cchiu bell." Dico.
Passiamo un po' di tempo con loro e poi dobbiamo tornare.

"Allora? Com'è?" Chiede Rosa mentre ci mettiamo il pigiama.
"È tutto Edoardo ma nun lo dí a Carmela." Dico ridendo.
"Che bello siamo zieee!" Esclama.
Finalmente sono felice.

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