~Capitolo 15~

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"Stai attenta!" Esclamo dalla panchina del parco.
"Si mamma!" Risponde mia figlia.
Sono già passati 3 anni...
La mia piccola Marie... Avrei voluto che mia nonna la conoscesse.
Io e Ciro tra pochi giorni ci sposiamo mentre Rosa e Carmine l'hanno fatto l'anno scorso.
Loro figlio Marco è molto legato a Marie e Ciro e sono molto contenta.
"Zia Sara venite a mangiare da noi oggi?" Mi chiede Ciro, il figlio di Edo.
"Amore mij certo!" Dico baciandogli le guance.
"Mariiii oggi venite a mangiare da noi!" Esclama Ciro correndo verso mia figlia.
"Amò t'aggia di 'na cosa." Dice Ciro.
"Dimmi." Rispondo.
"Grazie di avermi perdonato e di essere sempre al mio fianco, ti amo ogni giorno di più e per questo voglio chiederti..." Le lacrime iniziano a farsi strada sul mio viso.
Si inginocchia davanti a me e tira fuori una scatolina blu.
"Vuoi concedermi l'onore di diventare mia moglie?" Apre la scatolina e si rivela esserci un anello semplice ma bellissimo, sottile con una piccola pietra in cima.
Mi alzo dalla panchina e lo tiro dal braccio per farlo alzare.
"Ti direi di sì altre cento volte." Dico a poca distanza dalla sua bocca per poi unirla alla mia.
"EVVIVA GLI SPOSI!!!" Esclama mio fratello provocando un applauso generale.
Rosa fa scoppiare un tubo di coriandoli.
"Ma voi sapevate tutto?" Chiedo.
"E certo, ti pare che mi faccio cogliere impreparata?" Dice Rosa facendo ridere tutti.
"Vieni qui amore mij." Dice Ciro prendendo in braccio Marie.
"Papà perché hai fatto piangere la mamma?" Chiede.
"Amore sono felice, non sono triste!" Dico.
"Però voi stavate già insieme." Continua.
"Si amore ma adesso ci sposiamo, sai saremo eleganti e tu avrai un vestito bellissimo." Dice Ciro.
"Che belloo!" Dice ridendo. Il suo sorriso è la mia vita. È uguale a Ciro, non potevo desiderare di meglio.
Marie torna a giocare con i cuginetti e io mi dirigo saltellando verso Edoardo.
"Sarai il mio testimone lo sai vero?" Dico.
"E ci mancherebbe altro." Dice ridendo.
"Sono così felice." Dico.
Edo mi abbraccia.
"Devo andare a chiedere all'altro testimone se mi vuole fare questa cortesia..." Dico guardando Ciro.
"Andiamo. Marie vieni ti facciamo conoscere una persona. Eduá c'virimm arrop." Dice Ciro.
Saliamo in macchina.
"Dove andiamo?" Chiede Marie.
"Nel posto dove ci siamo innamorati io e la mamma." Risponde.
Devo ammetterlo, non è stato il posto perfetto e neanche quello giusto però nonostante tutto io ne sono uscita migliore e devo solo ringraziare le persone che mi hanno aiutato e questo mi sembra il modo migliore.
Suono il campanello.
"Genná!" Esclamo appena ci apre.
"Bella mij! Che ci fai qua?" Chiede abbracciandomi.
"Prima cosa ti presento mia figlia Marie e il mio futuro marito." Dico.
"No vabbè. Cirú viè qua." Abbraccia anche lui.
"Ciao bellissima somigli proprio a tuo padre." Marie si nasconde dietro la gamba di Ciro.
"Entrate pure! Come sono contento di rivedervi in altre circostanze." Ci lascia entrare e gli occhi di tutti i ragazzi si fissano su di noi.
"Uè Ciro Ri' comm sta chell gran fess e'sort?" Chiede un ragazzo che non ho mai visto.
Ciro si avvicina a lui.
"Amó nun stall a sentì nun devi fa strunzat." Dico.
"Stai tranguil." Mi porge in braccio Marie e va.
"Mamma cosa fa papà? Chi sono questi?" Chiede.
"Nessuno amore tranquilla."
"Ti conviene stare zitto perché potrei farti pentire di essere nato." Lo sento dire per poi tornare sorridente verso di noi.
"Nun fare strunzat Ci ti prego." Dico.
In risposta mi bacia le labbra e ci dirigiamo verso gli uffici.
"È permesso?" Chiedo entrando in quello di Beppe.
"Sara pccrè vieni cca!" Mi fiondo tra le sue braccia.
"Papà ma lui chi è? La mamma è tua." Dice Marie provocando a tutti una risata.
"Amore lui è un nostro amico. Beppe ti presento Marie." Dico.
"Sei bellissima proprio come tuo padre!" Dice Beppe.
Marie lo abbraccia.
"Sei simpatico!" Dice. Non ha mai fatto così con nessuno. Sono contenta che le piaccia Beppe.
"Volevo chiederti..." Inizio.
"Dimmi tutto." Dice sorridente.
"Tu mi faresti come testimone di nozze?" Chiedo.
Si fa subito serio. Guarda Ciro.
"Trattala bene la mia bambina." Poi viene verso di me e mi prende in braccio.
"Ma certo!" Esclama.
Ciro e Marie escono per lasciarci soli.
"Beppe avevi ragione." Dico.
"Su cosa?" Chiede.
"È arrivato il mio momento di essere felice." Rispondo.
"Ti ricordi come cantava Cardio?" Chiede.
"L'amore è come a'musica te vatt ma nun te fa mal." Diciamo insieme.

L'amore è come a'musicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora