Un mese.
Un fottuto mese.
Un fottuto mese di coma e nessun miglioramento.
È come se mi mancasse un pezzo di cuore. Non mi sento più viva.
Ho bisogno di lui.
"Sara andiamo a pranzo." Dice Rosa.
Mi alzo senza dire nulla e insieme entriamo in mensa, ci sediamo al tavolo con Totò che è diventato il mio migliore amico.
"Ciao bellezze!" Esclama vedendoci.
Gli lascio un bacio sulla guancia e mi siedo.
Non tocco cibo da quasi tre giorni.
"Sarè aggia mangiá." Mi dice Totò.
"Nun teng fame." Rispondo.
"Jà Sara, oggi lo vai a trovare!" Cerca di tirarmi su Rosa.
"Amó io lo voglio con me." Dico con voce tremante.
"Eddai Sara! La struz ch'agg conosciut a 'ro sta?" Dice Totò.
"Tieni ragione. Mo è il momento di riscattarsi. Fratm nun vorrebbe vedermi chiagnr." Dico alzandomi per poi andare in cortile.
"Comandá jamm!" Esclamo sedendomi dietro di lui sulla moto.
"Uè pccrè statt buon. Già ti dovrei portare in macchina." Dice.
"Vabbuò jamm." Partiamo.
Corro verso la stanza di mio fratello.
Sempre nella stessa posizione.
"Eduá è troppo difficile senz e'te. Agg bisogno e'fratm. Ti prego svegliati." Dico tenendogli la mano.
Me la stringe.
"Cazzo! Fai qualcosa!" Esclamo.
Apre lentamente gli occhi.
"Arrivo." Corro a chiamare un'infermiera che gli fa una visita e non so con l'aiuto di quale santo lo dimette.
"Mi raccomando non faccia troppi sforzi." Dice l'infermiera.
"N'si preoccupi." Risponde Edo col suo ghigno.
Torniamo all'Istituto e la prima cosa che vedo è mio fratello che si lancia contro Ciro per prenderlo a pugni.
"Fermi!" Urla in comandante correndo.
Vado lì anch'io e spingo via Ciro.
"Eduá ti sei appena svegliato dopo un mese! Ma si'scem?" Esclamo.
"È meglio se ti teniamo in isolamento Edoá." Dice il comandante.
"No comandá per favore! Giuro che sto buon!" Dice.
Il comandante si gira verso di me.
"Fate come dite comandá." Dico.
"No! Sara vafangul! Strunz!" Urla mio fratello mentre lo portano nelle celle dell'isolamento.
Rosa si avvicina e mi abbraccia.
"Mi odia." Dico con voce tremante.
"Lo hai fatto per il suo bene, capirà.""Sara ti posso parlá?" Chiede Ciro.
"No." Rispondo.
"Ti prego."
Questo fin quando non dico si non mi molla.
"Fai veloce perché agg cose molto cchiu importanti e'te." Dico.
Mi prende il polso e mi porta dietro io tendone della sala comune.
"Dici."
"Io... Non avevo scelta..." Dice.
"Non avevi scelta... Se la famiglia mij m'aviss ritt e'tradirti mi sarei fatt accrir piuttosto." Dico ridendo amaramente.
"Senti non è tutto accussì facile." Dice.
Sospira.
"Se fossi morto io avresti sofferto ed era l'ultima cosa che volevo..." Lo interrompo.
"No guarda hai capito male. Tu per me nun si nient. E se mio fratello fosse muort ij m'aggia accirere." Dico.
"Niente eh? Sara tu m'hai fottut o'cerviell." Dice.
Ok. È arrivato il momento in cui una ragazza asfalta Ciro Ricci una volta per tutte.
La ragazza sono io.
"Eri 'na scommessa. Se ti fossi 'namurato e'me avrei vinto dieci mila..." Mi avvicino al suo orecchio.
"...agg vint." Sussurro per poi andarmene.
Corro in cella e scoppio a piangere sul mio letto.
Ho rovinato tutto.
Ho distrutto la persona che amo.
Ma no, non mi dispiace di questo.
Si credeva davvero più importante di mio fratello? Sbaglia.
"Amore mij ch'è succiess." Dice Rosa entrando.
"Fratet." Le racconto tutto quello che è successo.
"Hai sganciato una bomba Sara." Dice sera Rosa.
"Perché?" Chiedo.
"Quando fratm è arrabbiato non lo ferma nisciuno." Porca troia fa scoppiare la terza guerra mondiale mo.Andiamo a mensa e ci sediamo al solito tavolo con Totò.
"Ascoltami Sarè, andrà tutto bene." Dice cercando di tirarmi su.
"Non va tutto bene. Fratm mi odia, agg ritt a' person ca' amo ca' tutto chello ca' c'è stato è na' cazzat e io aggia sopravviver ca' rint altri sei mesi."
"Amó Edoardo non ti odia." Dice Rosa.
"Invece si."
"Fratet sa perché lo hai fatto e poi tra due giorni lo riportano cca." Dice Totò.
"Sara Conte, com sta fratet?" Chiede Ciro.
Lo ignoro perché non ho voglia di litigare.
"Ciro vattin" dice Rosa.
"Sorellí, che fai tradisci a fratet?" Rosa si alza e si avvicina a Ciro.
"Com si sta senza nisciuno con cui fare o'gruoss?" Chiede.
Se ne va vicino ad un tavolo infondo alla stanza e si accende una sigaretta.
Si lascia cadere sullo schienale e butta fuori il fumo.
Mi rendo conto che il mio amore per lui non finirà mai, ma lo devo dimenticare.
È uno stronzo che preferisce il Sistema all'amore.
Eppure io lo amo così com'è.Nota autrice:
È un po' noioso questo capitolo, I know ma è solo di passaggio.
Il prossimo sarà un salto temporale all'ultimo mese di carcere per Sara e gli altri.
-🩵
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L'amore è come a'musica
FanfictionSara Conte, 15 anni, sorella di Edoardo Conte. Si ritroverà al carcere minorile di Nisida nel quale dovrà affrontare l'amore, l'odio, l'amicizia, la famiglia... Se vulit leggit🩵