~Capitolo 8~

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Inizio a correre verso il cancello.
"Comandá! Aiuto!" Sento le urla che non vorrei mai sentire.
Arrivo al cancello e vedo la scena peggiore che mi potesse capitare.
"Eduá!" Urlo.
Il comandante stava andando via in moto e per fortuna era fuori.
Si precipita da mio fratello e gli mette la testa sulle sua gambe.
"Eduá rapri l'ucchie!" Urla il comandante.
"Resisti!" Continua.
Scoppio a piangere.
"Genná fammi ascí!" Urlo.
"Non posso Sara, cerca di calmarti sta arrivando l'ambulanza." Dice.
"Fratm sta murenn! Famm'ascí!" Urlo a pieni polmoni.
"Piezz e'merd! È sullo colpa d'a famiglia tuoj!" Urla Rosa a Carmine.
"Sara, stai calma andrà tutto bene." Dice Totò abbracciandomi.
La direttrice arriva correndo e apre il cancello. Con uno scatto riesco ad uscire.
"Eduá nun mi lasciá sola! Lotta! Rapri l'ucchie!" Urlo disperata.
L'ambulanza arriva e lo caricano su una barella.
"Fatemi entrare." Dico in lacrime.
"Mi dispiace signorina." Dice un tizio.
"Fatela entrare, è sua sorella." Dice la direttrice e insieme entriamo nell'ambulanza.
Mi abbraccia.
"Fatti forza Sara. Andrà tutto bene." Dice la direttrice.
"Eduá ti voglio bene." Dico accarezzando la fronte a mio fratello.
Scoppio di nuovo a piangere.
"Direttrí io nun so sta senz e'iss." Dico.

Stiamo aspettando in sala d'attesa da tipo 3 ore che ho passato a piangere accanto a Carmela.
Finalmente esce un dottore.
Scatto in piedi.
"Comm sta fratm?" Chiedo.
"Abbiamo fatto l'operazione ma non si è ancora svegliato." Dice il medico togliendosi i guanti.
"Che cazz fai ancora cca eh? Muvt fai qualcosa!" Urlo contro al dottore.
"Signorina dovremmo aspettare qualche giorno non è possibile fare nulla ora..." Cerca di dire.
"A me nun me ne fotte nu'cazz di cosa dovete fare! Basta che me lo portate indietro!" Urlo.
"Sara, t'aggia calmá. Accussì nun risolvi niente." Dice il comandante.
Mi siedo e continuo a piangere da ormai tutta la notte.

Mi hanno riportato all'ipm senza avere notizie di miglioramenti.
"Ciú ciú." Mi chiama Ciro.
Mi siedo vicino a lui su un divanetto e mi accarezza la coscia in segno di vicinanza.
Non dico una parola da quando sono tornata dall'ospedale.
"Sara." Mi chiama Carmine ma non mi giro.
"Sparisci piecuro." Dice Ciro.
Gli tocco il braccio per dirgli di lasciare perdere e di farlo parlare.
"Mi dispiace assai. Seriamente. Ti giuro che la famiglia mij nun c'entra niente." Dice.
Non so perché ma gli credo.
"Ti credo Carmine." Riesco a mettere insieme questa frase.
"Appena so qualcosa ti faccio sapere." Dice per poi andare via.
Metto la testa sulle gambe di Ciro.
"Andrà tutto bene amò." dice distaccato.
"Ci' stai buon?" Chiedo.
"Si perché?"
"Sei freddo più del solito." Dico.
"Fratm sta luttand tra la vita e la morte, pozz stá buon?" Sbotta.
"Ok. Scusa." Dico.
"Sara, a colloquio." Mi chiama Liz.
Vado nella sala dei colloqui e trovo Carmela
"Buongiorno." La saluto.
"Buongiorno Sarè." Mi saluta.
"Che mi devi dire?" Chiedo.
"Hanno arrestato a Pietro Ricci." Sputa fuori.
"Che cazz stai ricenn?" Chiedo.
"Tentato omicidio di Edoardo Conte." Dice.
Scoppiamo a piangere.
"Nun ci pozz credr!" Esclamo.
"Lo so Sara, cerca di calmarti riusciremo a risolvere." Dice Carmela.
"Era nu patr pe'me!" Continuo.
"Sara, Edoardo è vivo." Dice.
"Ciro e Rosa ci hanno tradito! Loro sapevano tutto." Dico.
Liz mi riporta in sala comune.
"Piezz e'merd! Con che coraggio m'agg ritt tutte queste cose!" Urlo contro a Ciro.
"Amó che cazz sta succedendo?" Chiede Rosa.
Le tiro uno schiaffo.
"Troia e'merd! Tu sapiv tutt e nun hai fatto niente!"
"Che cazzo stai ricenn!" Esclama Rosa.
"Lei non sapeva niente." Dice Ciro.
"Papà ha commissionato a Pietro di uccidere Edoardo perché era la trattativa per la pace con i Di Salvo." Dice freddo.
Mi siedo e ricomincio a piangere.
"Rosa scusami." Dico.
Si abbassa a me piangendo.
"Nun te preoccupá."
Mi alzo in piedi e mi metto difronte a Ciro.
"Ti odio. Sei la persona peggiore che potessi mai conoscere." Dico acida.
Rimane impassibile.
"Vedrai cosa vuol dire tradire un fratello." Dice Rosa prendendomi per mano e trascinandomi in cella.
"Rosa io lo amo. Quel maledetto piezz e'merd m'ha fottut." Dico.
"Sarè scuordatill. Manco io lo voglio più verè." Dice.
Manca poco meno di un anno ed uscirò da qua dentro, mi rifarò una vita e manderò a fanculo Ciro Ricci.
Stavolta per sempre.
Accendo una sigaretta e passo la mia nottata a piangere, fumare e pensare che il mio (ex) ragazzo ha tradito mio fratello, il suo migliore amico che ora sta lottando tra la vita e la morte.

Nota autrice:
Sono in ritardo lo so.
Scusate se pubblico solo ora ma sono tornata ieri da Roma con l'oratorio.
Voi avete fatto le invalsi? Io le avevo stamattina alle prime due ore (mi sono fatta fare la giustifica per uscire alla fine delle prove perché sono davvero stanca).
Va bene vi sarete rotti i coglioni di leggere cosa mi succede ahahah.
-🩵

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