~Capitolo 10~🌶️

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🌶️: Ci sarà una parte 🔞 NON NE SCRIVO SPESSO quindi fatemi sapere se è imbarazzante o se dovessi migliorare qualcosa...

"Rosa starò via solo una notte!" Dico ridendo.
"Già m'manc..." Dice.
"Jà dai... Magari incontro qualche bel manzo." Dico.
"Poi m'aggia raccuntá!" Esclama mentre esco dall'Ipm.
Manca poco.
Ce la sto facendo.
Torno a casa e passo il tempo a giocare con mio nipote.
La sera è il mio momento preferito, dove mostro davvero Sara Conte.
La ragazza insicura, si trasforma completamente.
Vestitini attillati e scarpe col tacco sono obbligatori.
Accendo una sigaretta e mi incammino verso la discoteca non lontana da casa mia.
"Un vodka lemon." Dico al barista.
"Signorina lei non è maggiorenne." Dice.
"Lei è con me. Due vodka lemon." Dice una voce alle mie spalle.
"Ecco." Ci serve la bevanda e senza girarmi provo ad andarmene ma mi blocca il braccio.
"Non m'ric manco grazie?" Mi ero scordata che anche Ciro fosse in permesso oggi.
"Grazie." Dico.
"Jà principè ballam 'nu poco." Mi dice prendendomi i fianchi e portandomi in pista.
Inizia muoversi dietro di me e io spinta dall'alcool continuo.
Mi trascina verso le camere.
"Pccrè ti eri scuordat che ci stavo pur'io in permesso?" Chiede.
"Si." Rispondo.
"Pienz ca nun ci sta nisciuno e futtitin." Dice.
"Ci' che vuoi fare?" Non faccio in tempo a dirlo che si fionda sulle mie labbra.
Come mi erano mancate.
Si stacca e mi guarda.
"Nun ti tiri mica indietro?" Chiedo maliziosa.
"T'piaciss Sarè." Mi prende la mano e mi porta in una delle stanze.
Mi avvicino e lo bacio.
Mi prende in braccio e io avvolgo le mie gambe al suo bacino.
Mi fa sdraiare sul letto.
"Pccrè si sicura?" Mi chiede.
"Sinceramente preferirei essere con chiunque altro ma teng troppa voglia." Dico.
Non è vero che vorresti essere con qualcun'altro.
Ecco la vocina nella mia testa nei momenti meno opportuni.
Ciro mi toglie il vestito facendomi rimanere in intimo.
"Comm si bell" mi dice.
"O'sac." Rispondo.
Gli sbottono la camicia e lui si toglie i pantaloni.
Dopo avermi tolto anche le mutande mette due dita dentro di me e mi fa subito ansimare dal piacere.
"Ah Ciro..."
"Pccrè tieniti per dopo." Dice alzando la testa.
Tiro leggermente i suoi capelli neri che puzzano di alcool e fumo.
Gli tolgo i boxer e infila un preservativo.
Con una spinta entra in me facendo gemere entrambi.
Ribalto la situazione mettendomi sopra di lui e muovendo il bacino a ritmi regolari, cosa che però dura poco perché Ciro ritorna al comando.
"Ricm ca si mij." Dice con voce affannata.
"So'tuoj" dico ansimante.
Urlando il suo nome vengo e dopo poche spinte viene anche lui.
"È stato un errore." Dico.
"Sbagliamo più spesso... Sara ti prego perdonami. Lo sai che non lo avrei mai fatto, c'erano in ballo molte vite..." Lo interrompo.
"Nessuna sarebbe stata abbastanza per riscattare quella di mio fratello." Dico rivestendomi.
"Sara ti prego io..." Si blocca.
"Tu che cosa? Ti sei pentito? Non ti credo più Ciro mi dispiace. Tra di noi c'era troppo teatro." Dico.
"Io ti amo." Sputa fuori.
"Pessima decisione, davvero." Rispondo.
Lui mi ama. Io lo amo.
È però impossibile tra di noi.
Lui ha collaborato per non fare sapere dell'attentato ad Edoardo.
"Ti giuro che non sapevo tutto come pensi!" Esclama.
Mi giro e gli faccio cenno di parlare.
"Mio padre mi ha solo detto che Pietro avrebbe ucciso qualcuno dentro l'ipm ma non avevo idea di chi. Ho realizzato quando ho sentito gli spari." Dice abbassando lo sguardo.
"Ci penserò. Sappi che prima ti devi riconquistare la mia amicizia." Esco dalla stanza e me ne torno a casa mia.
Infilo il pigiama e intanto penso alla cazzata che ho fatto.
Ho fatto sesso con Ciro Ricci.
È stato bellissimo ma sbagliato. Non doveva assolutamente accadere.
"Io ti amo." Continua a rimbombare nella mia testa.
Come ho fatto a far crollare la corazza di Ciro Ricci?
Merito un premio.
Ma io lo amo? Si, lo amo.
Ma non posso essere innamorata di lui, sarebbe un tradimento nei confronti di mio fratello.
"Vai dove ti porta il cuore pccrè, nun t'o scurda mai." Nonna mi disse questa frase.
Io le promisi che non me lo sarei mai dimenticata. Ho mantenuto la promessa.

Alle 11 devo tornare all'Istituto, sono le 7 c'è molto tempo.
Mi preparo velocemente e scendo in un negozio vicino casa dove vendono un po' di tutto.
Compro un palloncino, un nastro, un pennarello indelebile e una piccola bomboletta di elio.
Vado nel parco dove giocavo sempre con Rosa da bambine.
Gonfio il palloncino e inizio a scrivere.

Cara nonna,
È successo tanto da quando te ne sei andata.
La mia vita è difficile senza di te.
Ho fatto tante cazzate e sono finita in carcere con Edo.
Pensavo di essere persa davvero lì dentro, invece ho conosciuto l'amore, l'amicizia, l'odio, la famiglia.
Ho conosciuto Totò, un vero cretino che però mi è sempre accanto, ti starebbe molto simpatico.
Te lo ricordi Ciro, vero?
Quel bambino con cui litigavo da piccola...
Mi sono innamorata di lui, follemente.
Avresti dovuto conoscerlo meglio, non sono sicura che ti sarebbe piaciuto, però è tanto fragile dentro un po' come me.
Sono sicura che mi senti quando suono per te e sappi che lo farò sempre.
Mi manchi tanto,
La tua Fogliolina.

Lego il palloncino al nastro e con le lacrime che scorrono sul mio viso lo libero nel cielo.

Nota autrice:
Ei
Come state?
Ci tengo molto a questo capitolo spero che apprezziate.
-🩵

L'amore è come a'musicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora