Capitolo 2

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EMILY'S POV:

La festa era fantastica, gli invitati si stavano divertendo e tutto procedeva alla grande. Dopo circa un'ora in pista, la stanchezza iniziò a farsi sentire "Vado a prendere da bere, vi porto qualcosa?" domandai alle ragazze, fermandomi "Okay, ci vediamo su" rispose Lucy. Mi allontanai, facendomi strada tra tutti quei corpi sudati, fino ad arrivare al banco degli alcolici. Ordinai tre cocktail e mi feci dare dal barista un vassoio per portarli. Mi rifeci spazio tra tutte le persone che ballavano e quando uscii dalla pista, bastava solo salire le scale e i bicchieri sarebbero arrivati sani e salvi. Non feci in tempo a fare il primo gradino che qualcosa, o meglio qualcuno, attirò la mia attenzione "Cameriera, una birra" disse una ragazza, dall'aspetto indecente "Hai sbagliato persona" cercai di sorridere, scocciata "Non hai capito, il mio ragazzo vuole una birra; ora" ma chi si credeva di essere? Per evitare ulteriori problemi non le risposi, voltandomi"Puttana" rise. Questo era davvero troppo, mai mi sarei fatta mettere i piedi in testa da una sgualdrina simile "Spero che un cocktail vada bene lo stesso, tesoro" non le diedi il tempo di elaborare che le gettai il contenuto di un bicchiere addosso, colpendola dritta in faccia. Mi dispiace ragazze, ma una di voi non avrà il suo drink, pensai. Gettai veloce un'occhiata al ragazzo seduto accanto a lei, per vederlo ridacchiare della situazione. Mi sorrise, ma non persi altro tempo e me ne andai da lì. Raggiunsi finalmente le ragazze che, a quanto pare, avevano assistito a tutta la scena.

LUCY'S POV:

Ashley ed io ci dividemmo da Emily, che si era offerta di andare a prendere da bere. Mentre salivo le scale non potei non notare una figura in lontananza; il suo volto era fisso su di me, potevo sentire i suoi occhi bruciare sulla mia pelle. Era alto, i capelli scuri e ricci gli coprivano leggermente il viso, impedendomi così di riconoscerlo. Era circondato da alcune ragazze, che cercavano insistentemente di attirare la sua attenzione che, a quanto pare, era stata catturata da altro. Continuai a salire le scale, sentendomi avvampare, cercando di non fare una brutta figura visto che sentivo ancora il suo sguardo su di me. "La piccola Lucy ha fatto colpo" sorrise maliziosa la bionda "Non iniziare" alzai gli occhi al cielo "Ti stava letteralmente mangiando con gli occhi" rispose ridendo. La nostra conversazione fu interrotta da una specie di grida e, affacciandomi, assistetti ad una scena esilarante: la nostra Emily aveva appena gettato addosso ad una ragazza dell'alcol, facendola letteralmente impazzire "Ecco cos'era che urlava" disse Ashley, facendomi scoppiare a ridere "Em, cos'è successo?" chiesi, afferrando poi un cocktail "Mi ha chiamata puttana, non ci ho visto più" rispose, portandosi alla bocca il grosso bicchiere rosso "Fammi indovinare, niente alcol per me vero?" sbuffò Ashley. La mora alzò le spalle, muovendosi a ritmo di musica "C'è tutta la scuola in questa casa" dissi, notando alcuni ragazzi dell'ultimo anno "Louis deve aver diffuso la notizia" continuai "Non mi stupirei se incontrassimo anche i suoi amici" canticchiò la bionda. Certo, come sarebbero potuti mancare? Si trattava pur sempre di una festa, non avrebbero perso l'occasione. I miei pensieri furono interrotti dal vibrare del mio telefono, un messaggio "ultima stanza del secondo piano, è urgente. Lou " l'ansia iniziò a prendere il sopravvento, chissà cos'aveva combinato l'idiota "Venite, credo ci sia un problema" le ragazze mi seguirono senza fiatare e, dopo aver percorso un lungo corridoio, arrivammo davanti una porta. Ero indecisa se bussare o meno, ma il mio dubbio fu spazzato via quando Ashley l'aprì, senza crearsi alcun problema. All'interno la stanza era grande, le luci basse creavano un'atmosfera rilassante, un piano bar offriva diversi tipi di alcolici e lussuosi divani di pelle nera occupavano il lucido pavimento. Su di essi, un gruppo di ragazzi sedeva comodamente e, nel momento stesso in cui varcammo la soglia, la loro attenzione venne attirata da noi "Pensavamo vi foste perse" sghignazzò Louis. 'Sarebbe stato meglio' pensai, quando riconobbi il resto del gruppo: Liam Payne, Zayn Malik, Niall Horan e infine, Harry Styles. Lo fissai per qualche secondo, riconoscendolo subito dopo; era lui, il ragazzo che avevo notato fissarmi prima. All'idea che Harry Styles mi stesse guardando avvampai e, quando incontrai nuovamente il suo sguardo, cambiai direzione. Maledizione, che volevano? "Perché ci troviamo qui, Louis?" domandò Ashley. Amo la sua sfacciataggine, non tiene conto di niente e di nessuno "I miei amici volevano ringraziarvi personalmente per la festa, l'hanno trovata... interessante" rispose il ragazzo, lanciando un occhiolino alla mia amica. Maniaco. "E i tuoi amici hanno perso la lingua, per caso?" domandò scocciata Emily, trovando interesse nelle sue perfette unghie "Posso assicurarti che le nostre lingue funzionano a meraviglia, tesoro" intervenne sghignazzando Zayn "Solo che vorrei evitare di ritrovarmi i vestiti inzuppati di alcol" continuò ridendo, avvicinandosi alla ragazza "Oh, la scenetta del cocktail" rise Emily "La tua ragazza se l'è più che cercata" disse, accompagnando il tutto con una scrollata di spalle. "Non è la mia ragazza" rispose, scannerizzando attentamente la mora "Ti sarei grata se mi guardassi in faccia, quando ti parlo" lo interruppe, scandendo le parole "Pretendi molto, sai?". Okay, conveniva smetterla li, potevo sentire una certa tensione nell'aria. Troppo presa dalla conversazione dei due ragazzi, mi accorsi tardi dello sguardo del riccio puntato su di me "Penso sia opportuno fare gli auguri alla festeggiata, no?" l'intensità della sua voce mi destabilizzò per un momento, ma riuscii ad uscire subito dal mio breve stato di trans "Uhm.. grazie" balbettai, sentendo le guance accaldarsi. Ciò fece sorridere il ragazzo, ma non era uno di quei sorrisi che ti aspetti di ricevere da uno come lui, no, era qualcosa di adorabile, con tanto di fossette. Lo rendevano quasi carino, ma non penso che il termine 'carino' possa essere affiancato alla personalità di Harry Styles. "E se rendessimo la serata più interessante?" domandò ad un tratto Louis, con uno strano sorrisetto dipinto sul volto "Cosa hai in mente, Lou?" chiese Niall, che fino a quel momento non aveva aperto bocca "Gioco della bottiglia" rispose serio, fissando Ashley "E perderci l'intera festa?" lo schernì la bionda "Non se ne parla" l'appoggiò Emily "Paura?" rise Zayn, accompagnato dagli altri. Una botta di adrenalina mi colpì e, senza pensarci troppo, parlai "Giocheremo". Il silenzio calò nella stanza, tutti gli sguardi erano puntati su di me. Un sorriso trionfante si formò sulle labbra di Harry. Dio, cosa avevo fatto?

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