Capitolo 15

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AHLEY'S POV:

Io e le ragazze andammo a casa di Spencer,per prepararci per la festa.  Era uno dei tanti party a tema organizzati dalla nostra scuola, e l'organizzazione era ottima.  Tutti gli anni i professori creavano dei gruppi con a capo dei volontari per l'idealizzazione e il numero degli iscritti quest'anno aveva superato di gran lunga quello degli altri anni, e ciò stava a significare solo una cosa: sarebbe venuta fuori una festa degna di essere chiamata tale.  Arrivammo a casa della ragazza alle cinque, in modo di avere tutto il tempo necessario per prepararci.  Una ad una iniziammo a vestirci, più elettrizzate che mai.  Il mio costume avrebbe dovuto ricordare catwoman, quindi misi un pantacollant lucido accompagnato da un un corpetto a cuore, entrambi neri e dei tacchi alti.  Mi feci un trucco pesante, sempre tendente al nero, che mise in risalto il chiaro colore dei miei occhi e per finire disegnai un paio di baffetti sulle guance.  Lasciai i capelli sciolti e ondulati e terminai il tutto con delle orecchie da gatto sulla testa.  Lucy invece era l'opposto di me.  Dovendosi vestire da infermiera si mise tutti capi chiari.  Era riuscita a procurarsi tramite la madre un vero camice, che però modificò leggermente: lo fece più corto, lungo fino alla coscia, più attillato e sotto si mise un paio di calse a rete bianche. Decorò il tutto con una stoffa rossa che usò come cintura e ai piedi si mise dei vertiginosi tacchi rossi. Il trucco leggero era spezzato dall'acceso rossetto rosso.  Emily, invece, per interpretare il suo personaggio da poliziotta sexy indossò un paio di jeggins molto attillati e una camicia blu scura del padre.  Legò i bordi della camicia, lasciando intravedere l'ombelico e poi mise un paio di stivaletti neri.  Si fece la piastra e in testa mise un cappello da poliziotto.  Anche Spencer si vestì ed il risultato finale era perfetto.  Ci guardammo tutte e quattro allo specchio un'ultima volta, poi uscimmo.  Riuscimmo a sentire il rumore della musica anche da ben due isolati di distanza e, quando arrivammo, si potevano vedere dozzine di studenti entrare.  Scendemmo dall'auto e nel tragitto per arrivare nell'edificio mi coprii bene, sentendo il vento pizzicarmi il volto.  Il calore riscaldò i nostri corpi non appena varcammo la porta.  Non c'era studente che non era travestito e la cosa mi rincuorava, temendo di essere una delle poche ad esserlo. Guardai le ragazze, che si erano già tolte le giacche così le imitai.  Percorremmo il corridoio che portava alla palestra, incontrando pochissime persone che sgranarono gli occhi non appena ci videro. Aprimmo la grande porta della palestra ed entrammo.  La situazione non era poi così grave: molti ragazzi si stavano divertendo sulla pista da ballo, mentre altri si limitavano a chiacchierare e a bere.  Cercai con lo sguardo i ragazzi ma non trovai nessuno "Tu li vedi?" chiesi a Spencer "No, ma Liam mi ha scritto di essere arrivato" mi rispose la ragazza "Andiamo?" ci invitò Lucy, scendendo le scale che avrebbero portato alla pista da ballo.  Non ci facemmo pregare così la seguimmo, perdendoci nella mischia.

ZAYN'S POV:

Io e i ragazzi arrivammo con qualche minuto di anticipo al party . La scuola cominciò a riempirsi verso le nove e gli studenti varcavano la soglia vestiti nei modi più stravaganti. Cosa che sicuramente sembravamo anche noi, vestiti da marinai. Pian piano gli studenti cominciarono a tuffarsi sulla pista, lasciandosi trasportare dal ritmo travolgente.  La musica intasò le nostre orecchie, così con i ragazzi decisi di spostarmi in una zona più appartata. Stavo discutendo su non so cosa, dando le spalle alla pista, quando notai i loro sguardi assentarsi "Oh, ci siete?" domandai schioccando le dita "Porca puttana" sospirò Louis, con gli occhi che brillavano "Cazzo" disse Liam, sbattendo ripetutamente gli occhi, mentre Niall ed Harry si limitarono a fissare un punto dietro di me a bocca aperta. Cosa stavano guardando? Rimasi sbalordito quando le vidi scendere le scale della palestra, andando a mischiarsi alla folla. "State guardando la stessa cosa che sto guardando io?" chiese Louis "Penso proprio di si, amico. Come si fa a non notarle?" rise Niall "Mi dispiace, ma sono tutte prenotate" continuò Harry leccandosi le labbra, battendo una mano sulla spalla del ragazzo. Guardai i ragazzi, che sembravano impazienti come me. Ci incamminammo facendoci strada tra le persone che ballavano e poi ci dividemmo. Man mano che mi avvicinavo sentivo il battito del cuore accelerare. Quando la vidi mi fermai, lasciando ai miei occhi bramosi la possibilità di guardarla per bene. Era così bella mentre ballava. Mi avvicinai di più, facendomi notare. Mi sorrise, continuando a ballare e poi la vidi dire qualcosa all'orecchio di Lucy, che si allontanò con le ragazze. Ad un tratto le luci si spensero, interrompendo il contatto visivo che avevo creato con lei. Mi guardai intorno cercando un punto luce che mi potesse fare da riferimento, ma l'unica cosa che vedevo erano gli schermi illuminati dei telefonini dei numerosi ragazzi che non sapevano cosa fare. Qualcuno mi toccò la spalla, facendomi girare. Riuscii a sentire la sua risata, che mi fece sorridere. Provai a raggiungerla, tastando l'aria con le mani "Andiamo Zayn" disse ridendo. Sbuffai quando fallii nuovamente, sapendo che da qualche parte intorno a me c'era una ragazza a dir poco seducente. Le luci si riaccesero all'improvviso, infastidendo i miei occhi. Li feci riabituare massaggiandoli con le dita, poi li posai sulla ragazza che mi ritrovai davanti, lontana un paio di metri da me. Sorrisi, sapendo che ormai non ci sarebbe più stato nulla a dividermi da lei. Spostai lo sguardo dal suo viso al suo magnifico corpo. La camicia da uomo che indossava lasciava intravedere la pancia piatta e abbronzata, mentre le gambe erano tenute al caldo da un semplice pantalone attillato. Mi avvicinai, pensando a tutto quello che avrei voluto farle, poi però mi tornarono in mente le parole di Liam. No, io non avrei mai fatto come Vince, non l'avrei fatta soffrire. Sarei stato delicato con lei, buono. Mi sorrise e mi i fece segno con l'indice di seguirla, poi la vidi indietreggiare. Voleva giocare al gatto e il topo. Cominciai ad avanzare, seguendola. Si fece spazio fra i numerosi corpi che ballavano, girandosi ogni tanto per assicurarsi che la stessi seguendo. I suoi passi si fecero più veloci e disperati quando si accorse che le stavo alle calcagna e continuò a correre finchè non si ritrovò in un vicolo cieco. Si girò verso di me, piantando i suoi occhi nei miei. Indietreggiò fino a toccare il muro della palestra. Potei sentire il suo respiro farsi più pesante man mano che mi avvicinavo. Poggia la mano sinistra poco sopra la sua testa, mentre l'altra la posai delicatamente sul suo fianco. La sua pelle, così morbida e calda mi era mancata. Accorciai la distanza, facendo scontrare le nostre guance. Inspirai profondamente, lasciando che il suo dolce profumo mi inebriasse i sensi. Le accarezzai dolcemente uno zigomo con il naso, facendola sorridere. Inarcò la schiena quando cominciai a lasciarle dei casti baci sul collo, permettendomi di stringerla forte a me. Piegò la testa facilitandomi il piacevole lavoro. La guardai confuso quando mi allontanò dal suo caldo corpo, spingendomi dal petto. I suoi occhi brillavano di una strana luce e il suo delizioso sorriso mi fece intendere quanto si stesse divertendo nel farmi impazzire. Decisi di stare al suo gioco, provando a mantenere un certo distacco sia fisico che emotivo. Mi avvicinai, facendo sfiorare i nostri corpi senza farli toccare definitivamente. Con le labbra intrapresi un sensuale percorso lungo il suo collo, sospirando profondamente al suo orecchio. Gettò la testa all'indietro, serrando gli occhi "So che impazzisci dalla voglia di baciarmi, piccola" sussurrai, sentendo il desiderio crescere in me "Dillo, e ti lascerò senza fiato" continuai, iniziando a strusciarmi contro la sua gamba. Gemette, afferrando poi i bordi della mia giacca e tirandomi a se "Baciami" sospirò, facendo sfiorare le nostre labbra. Non me lo feci ripetere una seconda volta. La baciai nel modo più sensuale e passionale possibile; la baciai come non ho mai baciato nessuna; la baciai come si bacia una persona importante. Pressai il mio corpo contro il suo, sentendo il mio membro crescere all'interno dei miei pantaloni. "Sei venuto con la macchina?" mi chiese girandosi verso di me "Si perchè?" risposi curioso, ed è li che lo fece. Mi sorrise con un pizzico di malizia, poi si avvicinò. Sgranai gli occhi quando con una mano mi accarezzò il petto,fin sotto l'ombelico. Capii subito cosa voleva fare, e non mi feci di certo supplicare. Le afferrai la mano e velocemente mi diressi verso l'uscita della scuola. Le diedi giusto il tempo di afferrare la giacca, poi la catapultai fuori. Frettolosamente infilai una mano nella tasca dei pantaloni, afferrando le chiavi. Non appena aprii la portiera dell'auto, la ragazza mi spinse all'interno, facendomi sdraiare sui sedili posteriori. Mi rialzai, mettendomi seduto e facendola mettere a cavalcioni su di me. Cercai subito le sue labbra, che mi baciarono dolcemente. Amavo il modo in cui lo faceva. Mi sdraiai con lei sopra e cominciai a sbottonarle la camicia, ritenendola solo un indumento che ormai non faceva altro che dividere il suo corpo dal mio. Mi aiutò, sbottonando gli ultimi bottoni e velocemente se la sfilò, rivelando ai miei occhi il suo bellissimo corpo. Le lascia una miriade di baci sul petto facendola sospirare, poi con il suo aiuto, mi spogliai anche io. La mia pelle fu percossa dai brividi quando toccò la sua, calda e morbida. Ribaltai le posizioni mettendomi sopra. Volevo sentirla per bene, bearmi del suo sapore. L'aiutai a sfilarsi le scarpe poi, solo dopo aver ottenuto il suo consenso, le sfilai lentamente i pantaloni, gettandoli in un angolo sperduto della macchina insieme agli altri indumenti. Mi rimisi sopra di lei, posando tutto il mio peso sui gomiti per non opprimerla. Cominciò ad accarezzarmi con le dita la pelle sopra le costole, facendomi sciogliere sotto il suo tocco. Come per incitarmi mi sfiorò la guancia con il naso, sorridendo. Con una mano cominciai ad abbassarle le mutandine di pizzo nero che indossava, fino alle caviglie che poi sfilò definitivamente. Cominciai ad accarezzarle le gambe, che sotto il mio tocco diventarono più calde. Toccai ogni centimetro della sua pelle, riempiendola di attenzioni. Rimase per tutto il tempo con gli occhi chiusi, mentre io mi beavo della visione che avevo davanti. "Guardami" dissi in un sussurro, avvicinandomi al suo orecchio, continuando ad accarezzarla. Aprì gli occhi, tenendo lo sguardo fisso su di me. Con una mano cominciai ad accarezzarle delicatamente l'interno coscia, facendola sospirare, finchè non sfiorai la sua intimità. A quel contatto la vidi dischiudere la bocca, non sapendo che mi stava facendo impazzire. Qualsiasi cosa facesse la trovavo dannatamente eccitante. Iniziai a lasciarle dei piccoli baci sul collo, succhiando ogni tanto mentre con la mano continuavo ad accarezzarla. Inarcò la schiena quando sfiorai il clitoride con il pollice, facendola sospirare. Posò entrambe le mani dietro il mio collo, per farmi avvicinare alla sua bocca che baciai con piacere. Gemette contro le mie labbra quando le stuzzicai l'entrata con l'indice, cercando di chiudere le gambe a quel contatto così intimo. Sfilai la mano e gliele riaprii delicatamente, posizionandomi meglio tra di esse per impedirle di ripetere l'azione. Le sorrisi dolcemente per farla sentire a suo agio. Ritentai nell'impresa sempre molto delicatamente, finchè non riuscii ad infilare tutto il dito all'interno di lei. Serrò gli occhi e si morse le labbra "Fa male?" chiesi preoccupato. Scosse la testa, guardandomi con i suoi occhioni marroni "Ora provo con un altro" dissi baciandole il naso. Molto lentamente infilai un secondo dito, facendola gemere. La vidi agitarsi, così le feci mettere le mani tra i miei capelli, per tranquillizzarla. Li tirò leggermente quando cominciai a muovere le dita con movimenti circolari, mentre con il pollice continuavo a stuzzicarle il clitoride. Si aggrappò a me facendo fuori uscire dalle labbra dolci gemiti. Percepii l'eccitazione crescere in lei, così cambiai movimento, facendo scivolare le dita fuori e dentro dal suo corpo. Provò a trattenere i gemiti serrando la bocca e mordendosi le labbra, ma a quel gesto la baciai, temendo per l'incolumità di esse. Era così bella e dannatamente attraente e l'idea che stesse per raggiungere l'apice del piacere per mano mia mi fece impazzire. Feci attaccare le nostre labbra, dando vita ad un bacio passionale. Aumentai la velocità, costringendola a porre fine al bacio per prendere un pò d'aria. Sentii il suo corpo irrigidirsi e i muscoli contrarsi e il suo volto si trasformò in un'espressione di piacere. Mi tirò i capelli, facendomi alzare la testa e sollevò i fianchi alla ricerca di maggior contatto. Ormai il suo respiro era diventato irregolare e le sue gambe erano tutto un tremore. Fece uscire un ultimo, lungo sospiro dalla bocca, poi si lasciò andare sui morbidi sedili della mia auto. Tolsi le dita dal suo corpo, portandole alla mia bocca "Così dolce".


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avevo fatto confusione con alcuni capitoli, perdonatemi <3

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 02, 2016 ⏰

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