Capiolo 10

155 9 0
                                    

                  

SPENCER'S POV:

"Pronto Lucy? Sono Spencer!" sperai che la mia voce non uscisse tanto stridula quanto sembrava, ma il fatto era che mi sentivo leggermente agitata "Che bello sentirti, come stai?!" rispose allegramente la ragazza, spazzando via ogni mia paranoia "Come va il trasloco? Ti trovi bene a Londra?" continuò "Va avanti, manca poco e la casa sarà pronta. Londra è fantastica , è la mia città ideale e penso non avrò problemi ad ambientarmi qui" le risposi pensando alla magnifica città "Stavo pensando, visto che tra qualche giorno ricomincerà la scuola volevo chiedere a te e alle ragazze se vi andrebbe di accompagnarmi a comprare il necessario" chiesi finendo di mangiare uno yoghurt "Per me va benissimo, ma Emily è fuori città mentre Ashley sta dalla madre" concluse "Non c'è problema, andremo noi due! Dove ci vediamo?" dissi buttando il barattolino nel cesto della spazzatura "Da Starbucks va bene?" domandò "Certo, ci vediamo tra un ora!" dissi "A dopo!" terminò la chiamata. Salii velocemente le scale, raggiungendo la mia stanza ed aprendo l'armadio, da dove presi una semplice canotta grigia con dei pantaloncini in tuta blu. Mi feci una doccia veloce, un filo di mascara et voilà, ero pronta. Presi al volo la borsa, con le chiavi di casa e il telefono e mi incamminai. Mi feci compagnia ascoltando la musica e rispondendo ai vari messaggi di Liam che, come sempre, mi dava il buongiorno. Quando arrivai, trovai Lucy già davanti al luogo dell'appuntamento "Scusa il ritardo!" l'abbracciai "Figurati, sapessi quanto mi fanno aspettare Emily ed Ashley quando usciamo insieme. Tu in confronto a loro sei arrivata in anticipo" rise, per poi farmi strada in una libreria "Che corsi hai scelto a scuola?" chiese guardando i libri scolastici "Quelli di violino. Lo pratico da quando avevo sei anni, quindi non ho avuto molta scelta" dissi sfogliandone alcuni "Quindi probabilmente capiterai in classe con Ashley! Lei fa pianoforte, ma la maggior parte delle volte tutti gli strumenti studiano insieme" disse sorridente "Sarebbe fantastico! E tu invece, che corsi hai preso?" domandai curiosa "Frequento arte dal primo anno, amo disegnare" rispose con occhi sognanti "Emily invece?" le chiesi "Nuoto a livello agonistico. La sua squadra l'anno scorso è arrivata seconda ai campionati, e quest'anno si alleneranno duramente per battere la World Accademy" disse controllando alcuni pennelli "Ne ho sentito parlare, è una buona scuola" constatai " Potessi dire lo stesso sugli studenti" sospirò, avvicinandosi allo scaffale con i libri per gli strumenti "Questo è il libro giusto" ne indicò uno "Lo prendo io" dissi raggiungendolo senza alcuno sforzo "Non sai cosa darei per essere un pò più alta" sbuffò la ragazza, facendomi ridere. Pagai e in un attimo ci trovammo fuori dal negozio "Ti va di venire a casa mia? Mangiamo un boccone insieme e poi ci guardiamo un film" propose "Mi salveresti da una noiosa giornata, accetto" e subito dopo chiamai mia madre, avvertendola che non sarei tornata per pranzo. Arrivammo in 10 minuti circa. "Bella casa" dissi entrando, guardandomi intorno. Era arredata molto bene, con le pareti bianche e il soffitto, le scale e tutti i mobili in legno. "Grazie. Ordiniamo una pizza?" afferrò il telefono per poi sedersi su una sedia in cucina "Certo" la raggiunsi. Fatta l'ordinazione salimmo in camera sua e iniziai a canticchiare sulle note di We Can't Stop quando la ragazza accese lo stereo. Ci sdraiammo sul letto da due piazze, cominciando a parlare del più e del meno "Raccontami di Liam, da quanto state insieme?" mi chiese "Da Gennaio, ci siamo conosciuti in Francia. Lui stava in viaggio con la famiglia, mentre io ancora vivevo la. Ci piacevamo entrambi ma avevamo paura che non sarebbe durata vivendo così lontani. Io ci stavo malissimo, ma poi è arrivata la notizia. Mia madre aveva ottenuto un lavoro come dottore qui a Londra, così sono corsa da lui, che appena lo ha saputo è scoppiato a piangere per la gioia e ci siamo messi insieme. Mi ricordo ancora che ci baciammo proprio sotto la Torre Eiffel, dove ci incontrammo per la prima volta" dissi ricordando ogni dettaglio di quella giornata. Un sorriso comparve sulle mie labbra. Scoppiai a ridere quando vidi lo sguardo di Lucy "E' la storia più dolce che abbia mai sentito" sospirò "E tu invece?" le chiesi curiosa. Capii che c'era dietro qualcosa quando la vidi arrossire "Io...niente" cercò di fare la vaga "Andiamo, non sono nata ieri! C'è qualcosa tra te ed Harry o sbaglio?" le feci l'occhiolino "Ho visto come vi guardavate l'altro giorno in spiaggia" continuai facendole sgranare gli occhi "C'è qualcosa tra me ed Harry, il punto è che non so cosa sia! Lo abbiamo quasi fatto dentro una doccia, ti rendi conto? E il bello è che mi ero promessa di lasciarlo stare, ma non ci riesco, penso continuamente a lui, ai suoi baci, alle sue mani, ai suoi occhi..." disse lasciandomi a bocca aperta "Avete fatto del sesso senza penetrazione?!" ridacchiai, facendola diventare, se possibile, ancora più rossa in viso "Nessuno, prima di tre giorni fa, mi aveva mai toccata come ha fatto Harry" disse guardandomi negli occhi "Ogni cosa ha il suo corso, il fatto che Harry non ci abbia provato subito è una buona cosa" la vidi annuire, assorta nei suoi pensieri . "Tu e Liam, invece?" mi chiese tornando seria, ma con un piccolo sorriso in volto "E' successo due mesi fa, ed è stata la notte più bella della mia vita" dissi sospirando "Sei fortunata ad aver trovato un ragazzo come lui" sorrise dolcemente "Sai, mi parlava spesso di te" continuò "Anche lui mi ha parlato di te, dicendomi quanto riuscisse a sentirsi bene in tua presenza. Ammetto di essere stata gelosa per un attimo, ma mi ha subito tranquillizzata" le risposi "E' un ragazzo d'oro, gli voglio molto bene ma nulla di più!" rise. Le nostre chiacchiere vennero interrotte dal suono del campanello "Pizza!" urlammo, scendendo le scale di corsa. Ridendo aprimmo la porta, ritrovandoci davanti Liam ed Harry "Penso che ordinerei più spesso la pizza se tutti i fattorini fossero così" dissi "Che ci fate qui?" chiesi a Liam, salutandolo con un bacio "Sapevo che oggi ti saresti vista con Lucy, così abbiamo deciso di farvi una visita. Poi qui fuori abbiamo visto il fattorino e gli abbiamo detto di lasciare a noi le pizze" rispose entrando in casa, seguito da Harry, che non faceva altro che guardare Lucy. Decisi di lasciarli soli, così presi Liam ed insieme andammo in cucina.

HARRY'S POV:

Per tutta la notte e per tutto il giorno non feci altro che pensare a lei. Alle sue piccole labbra, ai suoi bellissimi occhi e a quello che era successo qualche giorno prima. Mi sembra ancora di sentire i suoi dolci sospiri e i suoi gemiti, e mi sento andare a fuoco se ripenso al suo tocco. Non so se prima di me abbia mai avuto rapporti così intimi con un altro ragazzo, so solo che l'idea che qualcuno possa averla toccata, mi fa impazzire. Sono stranamente troppo geloso nei suoi confronti. Quando Liam mi ha detto che sarebbe andato da Spencer, che stava da Lucy, non ho perso tempo; ed ora mi trovo qui, davanti la porta di casa sua con un cartone di pizza in mano. Suonammo al campanello un paio di volte per poi sentirre qualcuno correre giù per le scale "Sai, penso che ordinerei più spesso la pizza se tutti i fattorini fossero così" disse Spencer dopo aver aperto la porta "Che ci fate qui?" chiese la ragazza, ricevendo poi un bacio a stampo da Liam "Sapevo che oggi ti saresti vista con Lucy, così abbiamo deciso di farvi una visita. Poi qui fuori abbiamo visto il fattorino e gli abbiamo detto di lasciare a noi le pizze" rispose il ragazzo, entrando in casa e salutando con un bacio sulla guancia Lucy. Lo vidi allontanarsi con Spencer, lasciandoci soli "Ehy" era imbarazzata "Ciao" risposi sorridendole "Posso entrare?" le chiesi cordialmente "Certo, vieni pure" mi rispose spostandosi, per lasciarmi passare. Sentii alle mie spalle la porta chiudersi. "Ehm, come va?" mi chiese, prendendo posto sul divano "Non c'è male, tu?" la seguii "Bene, grazie" rispose incantandomi con il suo sorriso "Sei pronto all'ultimo anno?" dovetti impormi di prestare attenzione, non riuscivo a staccare gli occhi dalle sue labbra "Non so come farò, ma ne uscirò vivo" risposi sospirando "Quest'anno devi prenderlo sul serio, Harry" mi accigliai "Cosa intendi?" domandai "Non sei mai stato uno che eccelle a scuola" rispose con una punta di ironia "Te ne sei sempre fregato, passavi più tempo in presidenza insieme agli altri che in classe, o chiuso in qualche bagno in compagnia delle tue amiche" disse mimando le virgolette quando pronunciò "amiche". Risi di gusto a quella sua scenetta, la parte della mammina le se addiceva molto "Sei forse gelosa delle mie "amiche"?" la imitai con i gesti "Sei bravo a rigirare la frittata, ma questa volta non ci casco" sorrise come una bambina "Ammettilo piccola Lucy, ti piaccio" le feci un occhiolino, facendola arrossire leggermente "Non riusciresti a resistermi, giusto?" dissi in un sussurro, avvicinandomi a dove era seduta. Volevo dimostrarle che avevo ragione, che al desiderio non si comanda. Pochi centimetri distanziavano le nostre labbra, ormai l'uno respirava l'aria dell'altro "Ti sbagli" sospirò, mantenendo un certo controllo "Sei tu che non riesci a resistermi" continuò, tracciando il contorno del mio viso con un dito. Ghignai, chiudendo gli occhi; aveva ragione.

I need your loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora