ASHLEY'S POV:
Tre giorni. Erano tre giorni che stavo barricata dentro casa. Il motivo? CICLO. Io non capisco, noi donne abbiamo le mestruazioni, la ceretta, la prima volta, il parto... e continuano a chiamarci 'sesso debole'... comunque, durante questo periodo sono particolarmente emotiva e forse è per questo che passo le giornate chiusa dentro casa a guardare film deprimenti mangiando solo ed esclusivamente vaschette di gelato alla fragola. Misi in pausa il film che stavo vedendo e risposi al telefono, senza neanche guardare il nome di chi mi cercava "Non ci sono per nessuno" riattaccai, facendo ripartire il film. Dopo neanche un minuto il telefono squillò di nuovo. Questa volta guardai lo schermo, dove però apparve un numero sconosciuto "Chi cazzo è?!" chiesi infastidita "Dolcezza calmati" rise Louis "Non chiamarmi dolcezza. In questo momento sono tutto tranne che dolce, Louis" risposi "Me ne sono accorto, che succede?" mi chiese "Cose che non ti riguardano, perchè mi hai chiamata?" volevo solo che chiudesse la chiamata per permettermi di finire il film "La tua macchina si trova ancora sotto casa mia e se non ti muovi la porteranno via" disse "Merda, me ne ero completamente dimenticata" sbuffai. Di certo non sarei andata a prenderla ,non ora . Mi massaggia il collo, poi mi venne in mente un'idea "Lou, saresti così buono da portarmela qui a casa?" domandai con voce dolce "I tuoi sbalzi d'umore mi terrorizzano" rise "Potresti rimanere un po' qui, sai mi sento molto sola" continuai, con tono malizioso "Arrivo tra cinque minuti" detto questo attaccò. Cominciai a ridere, facendo ripartire il film. Dopo circa cinque minuti suonarono alla porta. Mi alzai, rimettendo in pausa il film per la decima volta e mi avvicinai alla porta. Guardai allo spioncino e poi aprii "Sei stato veloc..." non feci in tempo a finire che Louis mi si fiondò addosso, attaccandosi alle mie labbra. Con un piede richiuse la porta, facendomi sobbalzare, spingendomi poi verso il divano. Guardai la scena con gli occhi spalancati, completamente presa alla sprovvista. Le mie ginocchia cedettero quando arrivai a toccare il divano, cadendo all'indietro con Louis sopra di me. Lanciai un gridolino divertito nel vederlo così preso ma, poco dopo, il bacio divenne passionale e desideroso. Con una mano alzò leggermente il leggero tessuto del pigiama, cominciando poi a disegnare linee invisibili con le dita proprio sotto il seno, facendomi rabbrividire. Divaricai le gambe, permettendogli così di infilarsi tra esse e quando cominciò a muovere i fianchi, facendo scontrare le nostre intimità, sospirai per il piacere. Il suo respiro si fece più pesante, ed usciva a sbuffi dalle labbra. "Louis, aspetta" dissi sentendo un fitta nel basso ventre, chiudendo di scatto gli occhi "Che c'è?" mi chiese alzando la testa "Non ti senti bene?" disse notando che mi tenevo la pancia tra le mani "Ho il ciclo" mi raggomitolai su me stessa, facendolo alzare "Mi dispiace" continuai "Non devi scusarti" ribattè lui, accarezzandomi una guancia "Ti va di rimanere?" domandai leggermente imbarazzata. Mi sorrise, stendendosi dietro di me e facendo aderire la mia schiena al suo petto. "Ti fa ancora male?" mi chiese dolcemente, ricevendo un si con la testa da parte mia "Va un pò meglio, se faccio così?" detto questo infilò una mano sotto la maglietta, poggiandola sopra il mio ventre per riscaldarlo. Annuii di nuovo, grata del sollievo che riuscì a procurarmi "Che film stavi vedendo?" mi chiese continuando ad accarezzarmi la pancia "PS I Love You" risposi raggomitolandomi contro di lui, sentendomi a mio agio accanto al suo corpo. Prese il telecomando e fece ripartire il film, senza smettere un attimo di coccolarmi. Mi sentivo così bene con lui; forse non era come tutti lo descrivevano.
LOUIS'S POV:
Era strano come mi sentivo con lei, la sua presenza mandava il mio cervello a farsi benedire e mi sentivo impacciato nel compiere qualunque movimento. Non ho mai avuto problemi nello stare con una ragazza, tanto si trattava giusto del tempo di toglierci i vestiti e poi le cose venivano da se. Ora invece mi ritrovo in questa casa, a stringere tra le braccia questa ragazza che mi incanta anche mentre si limita a guardare un film. Che stupido che sono stato, a fiondarmi a casa sua e a saltarle letteralmente addosso; ma quando mi ha fatto intendere di volere la mia compagnia sono impazzito: nel tragitto in macchina non ho fatto altro che pensare a cosa avrei voluto farle.... Non so per quale motivo ho fatto partire il film, visto che l'unica cosa che sto guardando è lei. Mi piace osservarla mentre guarda la tv, notando nascere ogni tanto qualche sorriso sulle sue labbra o gli occhi farsi lucidi a seconda delle scene. È da circa mezz'ora che le sto tenendo caldo lo stomaco e penso che non la smetterò finchè non sarà lei a chiedermelo. La vidi spostarsi e poggiare la mano sopra la mia. Decisi così di far intrecciare le nostre dita, per farle capire che era al sicuro con me e che non le avrei fatto del male. Mi addormentai così, su due piedi, continuando a stringere la ragazza a me. "Louis..." mi sentii chiamare "Sveglia" continuò, solleticandomi il viso con i capelli. Feci uscire dalle labbra un mugolio in segno di protesta e, quando aprii gli occhi, rimasi incantato dalla sua figura. Era bellissima, nonostante fosse struccata e stesse poco bene. Si era girata verso di me e stava a pochissimi centimetri lontana dai miei occhi. La strinsi con le braccia, facendola avvicinare di più fino a far scontrare i nostri petti. La sentii ridere quando mi avvinghiai a lei "Sei così carino" disse scompigliandomi i capelli "Non sono carino, io sono sexy" ribattei facendola ridere "E tu lo sai" continuai sorridendo compiaciuto "Sappi che io adoro i ragazzi carini" alzai entrambe le sopracciglia "Bèh, in questo caso sono carino, adorabile, grazioso...qualsiasi cosa tu voglia" dissi avvicinandomi al suo viso. Mi sorrise, mostrando le sue fossette. Decisi di annullare la distanza che era rimasta baciandola. Ogni volta che lo facevo il mio cervello andava in tilt. Cominciavo a non pensare più a nulla, solo alle sue morbide labbra e al suo dolce tocco. Questa volta fu lei a chiedere il permesso leccando il mio labbro inferiore, che non tardò ad arrivare. Con un braccio la strinsi maggiormente a me mentre lei con una mano mi accarezzò delicatamente il viso. Mi sentivo così vulnerabile sotto il suo tocco. Quando ci staccammo, eravamo entrambi soddisfatti di quel bacio. "Louis" il mio nome uscì fuori in un sussurro "Uhm?" ero incantato dalla sua voce "Mi porti un altro po' gelato?" domandò, rovinando quel momento che sembrava così intimo. Scoppiò a ridere notando la mia espressione decisamente delusa "Certo" sbuffai per poi alzarmi. Trovai la cucina grazie alle sue indicazione e aprii il frizer, trovando quantità industriali di gelati alla fragola. Presi una vaschetta e la poggia sul tavolo, prendendo poi due tazze enormi con due cucchiai. Quando tornai in salone la trovai imbambolata a guardare il televisore, con gli occhi lucidi "Ecco a lei, principessa" dissi offrendole il recipiente, il quale afferrò con foga "Calma, non abbuffarti" continuai mettendomi seduto accanto a lei "Prova a capirmi, sono tre giorni che sto chiusa dentro casa a sfamarmi di gelato, con le cascate del Niagara nelle mutande a soffrire il caldo" mi rispose guardandomi con uno sguardo di fuoco. Per il mio bene non risposi, facendo calare il silenzio nella stanza. "Posso farti una domanda che mi sono sempre posto?" chiesi guardandola e posando la tazza di gelato sul mobile accanto al divano "Dimmi" rispose seria, pensando forse che sarebbe stata una domanda sensata, cosa che però non era "Ma è vero che quando avete il ciclo avete tanta voglia di fare sesso?" domandai, scoppiando poi a ridere notando la sua faccia sconvolta. Alzai un sopracciglio quando il suo sguardo si incupì, con un pizzico di malizia. Spalancai la bocca quando si leccò le labbra. "Non lo so, Louis" sibilò avvicinandosi pericolosamente, mettendosi a cavalcioni sulle mie gambe e cingendomi il collo con le braccia "Dimmelo tu" continuò, lasciandomi una scia di baci infiniti sul petto, scoperto dalla maglietta a V che indossavo. Deglutii rumorosamente quando cominciò a mordicchiarmi il lobo dell'orecchio, cosa che mi fece impazzire. Riaprii gli occhi quando realizzai che si era fermata "Secondo te una donna, quando ha il ciclo può pensare al sesso?!?!" urlò facendomi sobbalzare e alzandosi dalle mie gambe, rimettendosi seduta al posto di prima "Bastarda" dissi sottovoce, provocando la sua risata. Continuammo a vedere il film, finchè non finì. Sbadigliai guardando l'ora: era mezzanotte passata. "Piccola, devo andare" mi alzai, stiracchiando il corpo "Di già?" mi chiese con faccia triste "Non posso fare tardi, mia madre sa essere molto dura" risposi cingendole la vita e guardandola negli occhi "Oh, capisco" sorrise, avvicinandosi alla porta "Grazie per la compagnia" continuò, una volta aperta "Per te questo e altro" accarezzai la sua guancia morbida, per poi lasciarle un delicato bacio sulle labbra "Buona notte" sussurrai su di esse, allontanandomi con riluttanza. Per l'intero tragitto che mi feci a piedi la mia mente era invasa da enormi occhi blu e soffici labbra rosee
ringrazio le 8 splendide creature che hanno votato la storia, questo aggiornamento è per voi! sarei strafelice se lasciaste anche qualche commento
dal prossimo capitolo ci sarà una new entry... chi sarà?
prossimo aggiornamento:
+9 voti
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nel prossimo capitolo: "Non lasciare che i ricordi ti facciano soffrire. L'hai superata, sei andata avanti e ti dico un segreto: non c'è cosa più bella di innamorarsi dinuovo"
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I need your love
Teen FictionUna festa, apparentemente innocente, si trasformerà nel loro incubo peggiore. O forse nel loro desiderio migliore? dal secondo capitolo: “E se rendessimo la serata più interessante?” domandò ad un tratto Louis, con uno strano sorrisetto dipinto sul...