HARRY'S POV:
Mi svegliai piuttosto nervoso, e sapevo anche il perché. Oggi Lucy sarebbe uscita con quel Luke e la cosa non mi piaceva affatto. Il suo arrivo, ieri, mi ha fatto andare su tutte le furie; ero teso e avevo una gran voglia di prenderlo a calci nel culo, ma mi sono contenuto. Ho preso il tutto come una sfida. Poi il genio ha avuto la grande idea di sbandierare ai quattro venti il loro imminente appuntamento, e lì mi sono posto una domanda: perché non farmi trovare li? Farò sembrare il tutto una grandissima coincidenza e, per rendere la cosa più credibile, porterò Ariana. Dopo aver elaborato il mio piano mi alzai dal letto notando che erano già le undici così, molto velocemente mi preparai "Ti passo a prendere tra mezz'ora, ti porto a pranzo fuori" sentii uno squittio dall'altro capo del telefono "Aspettavo da tanto un nostro appuntamento!" rispose la ragazza, costringendomi ad allontanare il telefono dall'orecchio per evitare di traforarmi un timpano "Come vuoi" terminai la chiamata buttandomi sul divano. La mia mente venne occupata da immagini di Lucy. In lei c'è tutto quello che non ho mai trovato in nessun'altra ragazza e la cosa mi spaventa. Mi è sempre piaciuto esercitare un certo potere sul genere femminile, ma con lei mi sento dannatamente vulnerabile. Non mancava molto, così decisi di avviarmi prendendo la macchina. "Allora, dove andiamo?" domandò euforica Ariana, appena entrata in auto "China Boulevard" risposi senza distogliere lo sguardo dalla strada "Ma guarda un po', proprio dove va la smorfiosetta" marcò il tono acido "Non ti facevo così agguerrito, perlomeno non fuori dal letto" continuò con aria provocante "Va bene, ti aiuterò. Sarà talmente gelosa da esplodere" mi leccò sensualmente le labbra. Ghignai, in fin dei conti era un tipo apposto. Trovai subito il posto, anche se il traffico ci fece arrivare con quindici minuti di ritardo. Ariana mi si mise a braccetto ed entrammo. Il mio sguardo cominciò a girovagare il tutte le direzioni, finchè non la vidi. Era bellissima, in tutta la sua semplicità "Ho prenotato per due a nome di Styles" dissi al cameriere "Ha delle preferenze per dove mangiare, signore?" domandò gentilmente l'uomo dall'accento orientale "Lì andrà benissimo" indicai un tavolino poco distante da quello di Lucy "Sarà pronto tra pochi minuti" e si dileguò. Poco dopo prendemmo posto al nostro tavolo, innervosendomi per il fatto che la ragazza, troppo assorta nella conversazione con il suo "accompagnatore", non mi avesse ancora notato.
LUCY'S POV:
Luke era di ottima compagnia, oltre che ad essere estremamente carino. Era stato dolce a portarmi qui, prenotando uno dei tavoli che si affacciavano sul meraviglioso panorama di Londra. "Parlami un pò di te" disse distraendomi dai miei pensieri "Non sono poi così interessante, vivo una comune vita da adolescente" feci spallucce "Odio la gente che si sminuisce così, scommetto che dietro questo angelico visino si nasconde una ragazza dalle mille risorse" arrossii, apprezzando molto il complimento "E tu invece?" domandai spostando l'attenzione su di lui "Credo tu sappia già tutto di me" lo vidi impegnarsi nell'afferrare un raviolo al vapore con le bacchette, adorabile "Ho iniziato a lavorare appena finita la maturità, prima in uno strip club e in seguito, grazie ad alcuni agganci, sono arrivato a posare per diverse case di moda" questo ragazzo è molto più maturo di quanto potesse sembrare, non è roba da tutti giorni incontrarne uno che, finiti gli studi, si sia subito buttato nel mondo del lavoro "Non hai mai voluto frequentare un'università?" domandai, coprendomi con una mano la bocca per via del cibo che la riempiva "Gli studi non portano i soldi a casa, piccola" su questo punto di vista non ero d'accordo: assimilare cose nuove ti rende in grado di aumentare il tuo livello di formazione e, dal mio punto di vista, cosa c'è di meglio di una buona università che sarà successivamente capace di farti affrontare quella che è la vita di tutti i giorni? Stavo per esporre la mia teoria quando notai lo sguardo di Luke spostarsi alla sua destra, posandosi ad un tavolo poco distante da noi "Ci sono i tuoi amici". Ci misi qualche secondo a capire di chi si trattava: erano Harry e Ariana. Rimasi imbambolata a fissarli per qualche secondo, sentendo una grande gelosia nel vedere le loro mani sfiorarsi lentamente "Non li saluti?" domandò, costringendomi a distogliere lo sguardo dalla scena "Magari dopo" sorrisi leggermente. Luke ricominciò a raccontarmi della sua vita, ma la mia mente faceva fatica a prestare attenzione alle sue parole. Vedere Harry mi aveva fatto tornare in mente la conversazione avvenuta appena il giorno prima con Liam e, per un attimo, mi ritrovai a pensare che forse tutto questo faceva parte del suo piano per avermi tutta per se. Risi mentalmente; ma quale piano? Parliamoci chiaro, Harry Styles non provava nessun interesse nei miei confronti. La verità brucia, proprio come uno schiaffo in faccia, perciò meglio abituarcisi fin da subito. Vidi lo schermo del mio cellulare illuminarsi, così lo afferrai "Vi state divertendo tu e Lucas? -H" voltai la testa in direzione del riccio, il quale sorpresi sorridermi malignamente. Che faccia tosta! Digitai velocemente sui tasti, approfittandone del fatto che Luke era impegnato ad ordinare "Molto, grazie. Luke è perfetto. - L" Inviai, portando lo sguardo verso il destinatario del messaggio. Harry provò a nascondere un sorrisetto, mentre muoveva abilmente le dita sullo schermo "Il ragazzo è ben lontano dal tuo prototipo di perfezione, piccola. -H" un brivido mi percorse la schiena nell'immaginarmi la sua voce pronunciare quelle parole "Mi rende felice. -L" (bugia) "Solo io posso renderti felice. -H" ed era vero, in quel momento avrei pagato oro per trovarmi al posto di Ariana. "Scusami, vado un attimo in bagno" sorrisi al ragazzo di fronte a me, che annuì tranquillamente. Lanciai uno sguardo di intesa ad Harry, sperando capisse il bisogno che avevo di parlargli in quel momento. Raggiunsi il bagno, chiudendomi la porta alle spalle, per poi fermarmi davanti il grande specchio posto davanti l'entrata. Passò poco più di un minuto che l'alta figura di Harry mi si presentò agli occhi. "Non c'è bisogno di chiuderla" indicai la porta principale, ora chiusa a chiave. Non rispose, limitando a fissarmi con i suoi intensi occhi. Quando lo vidi avvicinarsi iniziai ad indietreggiare, fino a raggiungere il muro. Poggiò la mano destra sulla parete, appena sopra la mia testa, mentre l'altra la chiuse gentilmente intorno alla mia. Sentii le farfalle nello stomaco quando guidò le mie dita sulle sue rosee labbra, ora leggermente umide. "Lascia che ti renda felice" sussurrò, per poi lasciare un piccolo bacio sul dorso della mia mano che ben presto finì dietro il suo collo. Accarezzai lentamente la pelle scoperta, vedendolo rilassarsi al mio tocco. Si fece più vicino, finchè non mi schiacciò contro il suo petto. Sussultai per la sorpresa quando i suoi fianchi si scontrarono contro i miei, facendomi desiderare nuovamente quel contatto. I suoi occhi si spostavano continuamente dai miei alle mie labbra. Fece sfiorare i nostri nasi, forse per vedere se mi sarei scansata, ma non diedi segnali di cedimento, così poggiò delicatamente le sue morbide labbra sulle mie. Provai innumerevoli sensazioni e mi sentii sciogliere al suo tocco. Dopo qualche secondo percepii la sua lingua sfiorare il mio labbro inferiore, per chiedere l'accesso, ma decisi di farlo soffrire un pò. "Lucy" sospirò impaziente, facendomi sorridere contro le sue labbra. Lo sentii far scivolare la sua mano lungo la schiena, causandomi forti brividi e soffermandosi poi sul mio sedere, che strinse con decisione facendomi sussultare e di conseguenza dischiudere le labbra, permettendogli così di insinuare la lingua. Strinsi i suoi capelli in un pugno, tirandoli leggermente e ottenendo da parte sua un profondo gemito. Non ci staccammo neanche per un secondo, troppo vogliosi di sentire l'uno il corpo dell'altro, così, con entrambe le mani mi sollevò, prendendomi dalle cosce e facendomi poi avvolgere le gambe in torno al suo bacino. Gemetti per la meravigliosa sensazione di piacere quando la sua erezione entrò in contatto con la mia intimità. Quando ci staccammo, avevamo entrambi il respiro pesante. Poggiò la fronte sulla mia, senza smettere di guardarmi negli occhi, poi mi sorrise "Non ho cambiato idea" disse. Gli accarezzai delicatamente il collo, accorgendomi di avergli procurato dei graffi. Cominciò a lasciarmi una scia di baci dalla mascella fino petto, riaccendendo la fiamma, poi iniziò a succhiare. Avrei tanto voluto lasciarlo fare, ma se avesse lasciato il segno Luke avrebbe capito "N-no, Harry" riuscii a dire con non so quale forza di volontà. Si allontanò, guardandomi con aria interrogativa "Perchè?" domandò mordicchiandomi il lobo dell'orecchio, spingendo i fianchi contro i miei e facendomi andare in estasi "Si staranno chiedendo dove siamo finiti" risposi poggiando le mani sul suo petto. Mi diede un ultimo bacio a stampo, poi mi fece scendere. Ci girammo verso gli specchi e non sembravamo noi: io avevo tutti i capelli arruffati, mentre Harry aveva le labbra arrossate a causa dei troppi baci. Sorrisi quando lo sentii ridere "Andiamo" disse afferrandomi per una mano, ma lo fermai subito "Non insieme. Prima esco io e tu dopo qualche minuto" ribattei "E' eccitante, piccola" mi prese per i fianchi "Harry, basta" risi "Okay, vattene prima che cambi idea" rispose sbuffando, lasciandomi avvicinare alla porta. Prima di uscire, mi girai verso di lui. Mi morsi il labbro, curiosa della sua reazione. Lui spalancò gli occhi, coprendosi poi il viso "Meglio se sparisci" tuonò. Tornai al mio tavolo, trovando Luke al telefono "Scusami, ho dovuto fare una chiamata importante" mi inventai una scusa "Spero vada tutto bene" rispose. Si sporse verso di me "Hai le labbra arrossate" mi accarezzò il labbro con il pollice. In quel momento vidi Harry uscire dal bagno che, non appena vide la scena, si irrigidì. Lo supplicai con lo sguardo di calmarsi e la cosa sembrò funzionare "Ho ripassato il trucco" dissi, meravigliandomi per la calma con cui risposi. Il ragazzo rise "Che ne dici se ci facciamo un giro?" mi chiese alzandosi dalla sedia "Certo" risposi imitandolo, seguendolo poi alla cassa, dove pagò. Prima di uscire mi voltai a guardare Harry, il quale aveva lo sguardo fisso su di me. Mi fece un occhiolino, scatenando in me una tempesta interiore. In cosa diavolo mi stavo cacciando?
nel prossimo capitolo: "Ti faccio questo effetto, Malik?" mi chiese tra un sospiro el'altro "Mi fai impazzire, è diverso"risposi desiderandola sempre di più.
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sono tornata! in questi giorni ho avuto modo di ricontrollare molti capitoli, quindi se vi vedo attivi non ci metto nulla a postare il prossimo capitolo :)
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I need your love
Novela JuvenilUna festa, apparentemente innocente, si trasformerà nel loro incubo peggiore. O forse nel loro desiderio migliore? dal secondo capitolo: “E se rendessimo la serata più interessante?” domandò ad un tratto Louis, con uno strano sorrisetto dipinto sul...