Wants to know about you 12.

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Pov Rafe Cameron.

Ennesimo giorno del cazzo di una vita altrettanto del cazzo.

Posso essere definito l'antagonista di una storia. Non posso e non potrò mai essere considerato l'eroe e, non perché non sia un ragazzo che merita ed ha le capacità di esserlo, semplicemente perché nessuno ammira la mia persona o i miei comportamenti.

Ma si va avanti lo stesso.

Mia sorella Sarah, principessina viziata del cazzo, questa mattina ha fatto incazzare mio padre per chissà quale motivo che, detto in tutta onestà, non m'importa minimamente. Fatto sta che adesso, l'egregio signor Ward Cameron, come da sua abitudine riverserà la sua ira proprio nei miei confronti.

Sarah è sempre stata la cocca di nostro padre, sempre tenuta su un piatto d'argento insieme all'altra mia sorella minore,
per precisare sorellastra,
Wheezie. Inutile dire che però, tra le due, sicuramente la prima è quella adorata da tutti.

«Mi hai chiamato papà?» Domando bussando alla porta del suo ufficio per poi entrare ed avvertire brividi in tutto il corpo solo alla visione della sua figura appoggiata sul tavolo.

Si gira di scatto verso di me, accennando un sorriso, facendomi segno con la mano di accomodarmi bisbigliando un "chiudi la porta".

Deglutisco a vuoto prendendo posto di fronte a lui, che mi guarda dall'alto al basso con sguardo strano.

«La festa dell'altra sera è stata perfetta»
Inizia alzandosi per andare a sedersi sulla sedia, portando i gomiti sul tavolo, senza staccare lo sguardo dal mio viso neanche per un misero secondo.

Una cosa che mi ha sempre recato timore nei confronti di mio padre?
Il suo essere fottutamente imprevedibile.
Potrebbe tirare fuori una pistola dalla giacca perfetta e puntarmela sulla tempia come, allo stesso tempo, potrebbe regalarmi un cioccolatino con tanto di bacetto sulla fronte.

«Bella la tua ragazza» Sbianco letteralmente e le mani iniziano a tremare, mentre sento l'attacco di panico arrivare, cosa che mi fa stare ancora peggio.

Stai tranquillo va tutto bene.
Stai tranquillo va tutto bene.
Stai tranquillo va tutto bene.
Stai tranquillo va tutto bene.

Lo ripeto come se fosse un mantra, aspettandomi che questo basti a calmare le sensazioni che provo ormai da anni.

«Non è la mia ragazza...e-era semplicemente la mia accompagnatrice per il b-ballo» Spiego allargando il colletto della polo, sentendo sempre più caldo, tanto da iniziare a sudare.

Il cuore mi pompa sul petto, sempre più veloce, sempre più forte, così tanto che mi meraviglio non lo senta anche lui.

«Peccato, è davvero una bella ragazza» Mi guarda portandosi un paio di occhiali sul naso, osservando qualsiasi tipo di reazione da parte mia.

Vorrei poter dire di avere tutto sotto controllo ma sappiamo tutti che non è così.

Annuisco velocemente e ripetutamente, non sapendo cosa dire, cosa fare, sperando solo con tutto il cuore che mio padre non si avvicini a quella ragazza: la sua vita è già rotta, non c'è di certo bisogno che arrivi lui a peggiorarla ancora di più, non dopo tutto ciò che ha passato.

All so unexpected //JJ Maybank//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora