Parte 12 - Non lo posso fare

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La morte di Viola ha fatto cadere sull'intero Ipm come un'ombra oscura.

Siamo rimasti in cella senza possibilità di uscire per due giorni consecutivi. Ho sentito Silvia e Kubra piangere dai loro letti, non saprei dire se per la morte di Viola in sé o per quello che lei rappresentava qui dentro...

Qualcosa di incrollabile. Qualcosa di non scalfibile.

E alla fine la morte si è portata via anche lei. Per un solo istante di follia, una vita intera è stata spezzata.

Ogni volta che chiudo gli occhi, rivedo le immagini di quanto è successo su quel tetto. Risento il pianto di Futura nelle orecchie.

Però so che sta bene, me l'hanno confermato sia la direttrice che Maddalena. Non ha avuto nessuna conseguenza e per fortuna non ricorderà nulla da grande di quanto è accaduto.

Povera piccola...

Non ha nemmeno un anno e ha già dovuto subire molti più traumi di tutti noi messi insieme in una vita...

Ho sentito Maddalena dire a Beppe che l'hanno lasciata dormire in cella insieme a Carmine e il pensiero di loro due insieme mi ha dato la forza per affrontare questi giorni di reclusione.

Prendo forza dai sentimenti degli altri, perché con i miei non so proprio come comportarmi.

Ho riflettuto parecchio sul mio gesto avventato. Continuo a ripetermi che chiunque avrebbe provato a salvare quella bambina. Tutti continuano a dire quanto sia stata coraggiosa a saltare sul quel cornicione, ad aver rischiato la mia vita per salvare quella di Futura.

Eppure, per me non si è trattato di una forma di coraggio. Come avrei potuto non fare altrimenti?

Ma poi mi risuonano nella mente le parole dello strano sogno che avevo fatto mentre ero incosciente...

Salvala.

Solo ora mi rendo conto che era la voce di Nina.

E non parlava di me.

Non pregava per la mia vita.

Ma per quella di sua figlia.

E io l'ho salvata.

Non solo perché è una bambina innocente. Ma perché è Futura. Salvando lei è come se avessi salvato una parte dell'anima di Nina.

E mi rendo conto, terrorizzata, che la mia intera esistenza, in questo momento, è offuscata dai sentimenti che provo.

Per Nina.

Per Futura.

E dai sentimenti che provo per Carmine.

Con una fitta all'altezza del cuore, rivedo gli occhi sgranati pieni di paura di Carmine, sotto quel tetto, mentre la sua vita era appesa ad un filo insieme a quella della figlia. So che non potrei mai sopportare di vedere un'altra volta quello sguardo, non potrei mai sopportare di vedere Carmine soffrire così...

Perché mi sono innamorata di lui.

Ormai è inutile anche negarlo con me stessa.

Ci metto due giorni a capire quello che dovrò fare, da adesso in poi: nascondere i miei sentimenti. Tenerli per me. Non farne parola con nessuno. Fingere che non esistano.

È l'unico modo che ho per sopravvivere.

Perché il mio è un sentimento sbagliato. Posso amare Carmine Di Salvo, perché in ogni caso il mio cuore lo farebbe lo stesso... Ma non posso desiderare nulla in cambio. 

La realtà non lo permetterebbe. Nella vita vera non c'è spazio per l'amore tra due membri di famiglie rivali. Non siamo Romeo e Giulietta. E mai lo saremo.

I mostri che ci portiamo dentro - Carmine e Rosa - Mare FuoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora