Il gelido vento le sferzava fastidiosamente il viso, facendole vorticare i biondi capelli nell'aria intrecciandoli in spire dorate, mentre Oscar in ginocchio sulla nuda terra , poggiava una rosa bianca sulla tomba del suo giovane amico perduto.
Ogni giorno, con ogni tipo di tempo, si recava qui con la vana speranza di non trovare nulla, di aver solo sognato quell'indicibile e insopportabile disgrazia.
L' odioso epitaffio sulla pietra tombale ogni volta la ridestava dalle sue infantili fantasie , allora lacrime cocenti le rigavano il viso mentre con la mano carezzava l'incisione del suo adorato nome nella bianca pietra fredda." André Grandier"
Quel nome tanto caro ,che per un' intera vita ella aveva scandito, quel nome prezioso appartenuto al suo più grande amico e che il destino crudele le aveva impedito di rivelargli quello che aveva scoperto in fondo alla sua anima.
Solo poco tempo prima il suo cuore aveva capito di amarlo come una donna ama un uomo, ma presa dalla paura non aveva
parlato, non aveva aperto il suo cuore in tempo e questo era il suo più grande rimpianto.Credeva di aver finito tutte le sue lacrime ma ogni volta si rendeva conto che non c'era fine allo strazio, non vi era pace per lei senza di lui.
Non era più una vita...
Non più.
Tornava spesso col pensiero a quel giorno infausto, cercando una ragione a tutto questo senza mai trovarla.Nel rogo della magione dei Marchesi de Fresson, erano capitati per un caso fortuito propio mentre tornavano insieme verso casa da Parigi.
Videro il fumo e le fiamme alte e si precipitarono senza pensarci due volte
all'interno della villa, cercando in tutti i modi di aiutare le persone intrappolate nel rogo.
Oscar riuscì a salvare la marchesa ma perse di vista André in mezzo al fumo nero ,che come una cortina invalicabile, aveva inghiottito ogni cosa.
Gridò come impazzita il suo nome per interminabili momenti...ma non ci fu nessuna risposta.
Quando l' incendio fu finalmente domato , furono trovati i corpi carbonizzati di due uomini
all'interno della casa.
Non si riuscivano a distinguere i volti né i corpi, ma in terra vi era il cappello di André in parte bruciato...André era morto nel rogo.
La marchesa scampata al pericolo grazie ad Oscar, spiegò in lacrime che l'altro corpo carbonizzato trovato in casa era di un povero domestico ,perché aveva veduto, poco prima del loro fortuito arrivo ,il marito ustionato in modo grave portato via da alcuni medici .
Lei lo aveva riconosciuto prontamente solo dall' anello del casato che indossava sempre, il viso era quasi irriconoscibile deturpato dal fuoco.
Era visibilmente scossa mentre lo raccontava, ed Oscar riuscì a intendere poco di quello che diceva , essendo lei stessa completamente devastata dalla perdita del suo André.
Seduta sul prato completamente sporca di fuliggine, Oscar era rimasta inebetita, mentre intorno a lei un centinaio di persone si adoperavano per spegnere le fiamme.
Il viso sporco di cenere nera solcato da righe chiare per le lacrime che a profusione, cadevano come pioggia dagli occhi.
Il respiro affannato, intervallato da eccessi di tosse per l'aria malsana inalata, ed una sensazione angosciante di avere un buco nero propio al centro del petto dove una volta vi era il suo cuore vivo.
Era così doloroso il solo pensiero che lui non facesse più parte della sua vita, da sentirsi morire.
Come poteva solo pensare di sopravvivere a tutto questo?Una folata di vento , la distrasse da questi foschi ricordi , rabbrividì un momento soffiando l'alito caldo nelle mani a coppa.
《Oh André se non mi avessero trattenuta sarei venuta a salvarti a costo della mia vita! Non posso farmene una ragione!》
Affondò le dita nella soffice terra e ne prese una manciata che gettò furiosamente nel vento.
Il viso bagnato dalle lacrime , gli occhi gonfi di chi non dorme da giorni, la voce afona dal troppo dolore urlato, un' ultima carezza alla fredda lapide
"Io sono morta con te amore mio!"
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Inferno (flammes de Paris)
Fanfictionl'inferno ti penetra dentro senza lasciarti scampo.