cap 13

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La seguì con lo sguardo mentre ella camminava tra le tombe e scavalcava la bassa cancellata.
Il suo esile corpo, nella nebbia mattutina ,era  a tratti irreale come in un sogno.
Poi la scorse piangere affranta ed il suo cuore si ruppe con il suo, pianse insieme a quello di lei fino a sentirne tutto lo strazio, ascoltò le parole e trattenne il respiro quando lei  dichiarò i suoi sentimenti più dolci e appassionati.
Allora finalmente prese coraggio e si fece avanti,  non poteva più stare distante da lei...non più.

Se la trovò dinanzi, gli occhi azzurri attenti e fiammeggianti, la mano stretta sull'elsa della spada pronta a colpirlo.
Si fece più vicino,   la bocca di lei tremò poi strinse le labbra riappropriandosi del  coraggio che sembrava volato via da lei per un momento come cenere.
《Oscar, prima che tu vada posso avere la  trottola?》
La vide sbiancare, gli occhi sbarrati.
《Chi sei?....come fai a sapere?》
André si scoprì il capo dal capuccio  e si tolse la maschera di seta nera lasciandola cadere in terra,  mentre lei trattenne il fiato sentendo il cuore perdere un battito.
Era lui...i capelli corti, le gote coperte di barba... ma era lui, non poteva essere un sogno!
I suoi occhi erano esattamente come li ricordava,  profondi fino a divorare la sua anima ...come poteva il suo cuore  sbagliarsi?
《A...André?》 La piccola bocca rosa dischiusa in una domanda che mai avrebbe pensato di fare.
《Sono io Oscar,  non sono mai stato lì 》indicò la tomba dietro loro.
Poi non riuscì più a controllarsi e la avvolse tra le braccia , contemplò i suoi occhi pieni di lacrime《Non sono un fantasma, stringimi ti prego amore mio!》
Lei voltò bruscamente il volto verso il suo e parve far combaciare esattamente il profilo arrotondato delle labbra di lui contro il proprio, come due frammenti di un pregiato vaso che finalmente si ricompone nella sua forma perfetta.
《André...mio André...tu non sai quanto ti ho pianto  e quanto ho desiderato che fosse tutto un sogno》
Indugiò per un momento guardandolo negli occhi  carezzandogli la guancia e percependo al tatto le piccole cicatrici presenti sotto la corta barba, lui le prese la mano e la baciò indugiandovi teneramente.
Oscar si sentì incatenata a lui così fortemente e profondamente da vacillare dal piacere, quando lui la baciò  sulle labbra schiuse e arrese alle sue.
Oscar lo strinse forte , quasi fuori di sé per la paura che lui potesse fermarsi o scomparire tra la nebbia, come un naufrago che affoga si aggrappa alla piccola trave nel mare.
Lui la baciò più profondamente e si ritrovarono in uno stato di stordimento dei sensi   per un tempo che sembrò infinito finché  André si staccò piano e, asciugandosi alcune lacrime ,la fissò nei suoi bellissimi occhi di cielo incorniciati da  ciglia d'oro puro.
《Sei stato vile ed egoista!
Con che coraggio hai
mentito a tutti  ?
Non sai quanto tua nonna sia stata male...e noi tutti affranti dalla tua tragica dipartita.
Io volevo morire con te ...ogni giorno non riuscivo a trovare una motivazione per alzarmi dal letto! te ne rendi  conto?》urlò contro di lui  tutto il tormento passato.
Lei prese a tempestare di pugni il suo petto  mentre singhiozzava, André le prese entrambe le mani e le chiuse tra le sue più grandi calmandola.

《Oscar,  hai tutte le  ragioni, ho molto da farmi perdonare.
Ti spiegherò tutto...ma sappi che io ho sofferto almeno quanto te a starti lontano...Ti amo Oscar, ti ho sempre amato》
Per risposta lei gli pose il capo sul petto piangendo calde lacrime di felicità 《Ti amo anche io André...ti amo》
La luce dell'alba si era fatta  giorno luminoso,  mentre due cuori ricominciavano a
battere all'unisono colmi di gioia e amore.

Inferno (flammes de Paris)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora