Si dibatteva disperato in un luogo oscuro e sconosciuto , mentre sentiva gridare il suo nome dalla voce amata.
Avvertiva i polmoni bruciare inalando l'aria rovente alla ricerca di ossigeno, poi un'incubo
lo aveva ghermito e posseduto trascinandolo giù a peso morto nel buio.* * *
Di quel giorno maledetto Andrè ricordava solo poche cose , il grande calore delle fiamme che lo circondavano velocemente non lasciandogli modo di sottrarsi a loro, e il dolore lancinante delle lingue di fuoco sulla pelle che gli fecero perdere più volte conoscenza .
Ricordava vagamente di essersi trovato in una specie di botola in cui era probabilmente caduto , ma non ricordava assolutamente in che modo, il dolore provato nella carne gli offuscava ogni ragionamento come nebbia, facendolo cadere preda di un sonno febbricitante.In un raro momento di lucidità si accorse di essere stato trasportato in una camera nobile ,con un letto a baldacchino dai tendaggi color porpora.
Tastandosi il viso con le dita, riconobbe il ruvido delle bende e l'odore pungente del laudano e dei medicamenti , si sentiva debole e cercò di alzarsi senza riuscirci.
Guardandosi attorno vide una stanza illuminata dalla timida luce dell'alba , adornata da mobili di pregio e quadri con scene di caccia alla volpe.
Il rumore della porta
della camera che si aprì lo fece trasalire, mentre una dolce voce femminile gli diede il buongiorno.Davanti ai suoi occhi si palesò una figura alta dai capelli rosso tiziano acconciati in una crocchia, indossava un' abito blu pavone che enfatizzava la sua carnagione pallida come neve, André per un' istante ebbe il sospetto di stare ancora sognando e di essere al cospetto di uno spirito errante dei boschi.
《Come vi sentite? siete stato incosciente per due giorni .
Purtoppo come vi sarete di certo accorto ,avete delle brutte bruciature, il mio medico personale il dottor Cąlonne , sta cercando di evitare l'infezione e di far calare la febbre alta che sembra non voglia propio abbandonarvi.
Ricordate qualcosa di quello che vi è accaduto? Oh, scusatemi...mi accorgo solo ora che non mi sono ancora presentata, ebbene io sono la marchesa Sabìne de Fresson 》
André si sentiva terribilmente debole, il forte dolore delle bruciature lo faceva quasi impazzire.
《Vi prego madame devo tornare a casa...io mi chiamo André Grandier. Mandate un messaggio alla tenuta dei conti de Jarjayes mi staranno cercando》
《Direi che possiamo darci del tu in questa delicata situazione André 》disse la marchesa mentre dalla piccola bottiglia ambrata fece cadere alcune gocce di laudano in un calice d'acqua avvicinandosi poi per aiutarlo a bere sorregendogli la testa dolcemente.
《André ora devi essere forte , la verità è che nessuno ti sta cercando...e nessuno lo farà mai .
Tu sei ufficialmente morto nell' incendio della mia villa 》
André ebbe un sussulto e sedutosi sul letto cominciò ad urlare disperato.
《Coosaa? ma io sono vivo , sono qui! sono vivo!
Lasciatemi andare via subito vi prego》fece per uscire dal letto quando un panno umido premuto sulla bocca gli fece perdere subito i sensi...non prima però di avere la forza di gridare un nome.
《Oscaaaar 》
La marchesa lo osservò con compatimento stringendo le labbra, comprendeva il suo dolore ma ora lui per il suo prezioso progetto le era indispensabile .
《Mi dispiace André , col tempo forse capirai 》La villa in campagna era abbastanza lontana da Parigi e per un pò di tempo questo poteva aiutarla a farlo diventare più ragionevole, prima di tornare alla magione in città e, in un secondo tempo , in società.
Uscì dalla stanza lasciandolo in un sonno profondo ,e si premunì di chiudere la porta con numerose mandate portando con sé la preziosa chiave.
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Inferno (flammes de Paris)
Fiksi Penggemarl'inferno ti penetra dentro senza lasciarti scampo.