Capitolo 5.

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Faith.

                                

Quando arriviamo alla villa dei Lockwood resto letteralmente a bocca aperta per la maestosità e sfarzosità che mi si presenta davanti gli occhi. Una grande fontana si erge proprio al centro della villa,catturando tutta la mia attenzione, grazie al movimento di luci e del gioco d'acqua che compie.

Michael ferma la macchina all'ingresso della villa ed apro la portiera posteriore, affrettandomi a scendere.

<<Non dovrei metterci molto. Voi aspettatemi quì.>> dico a Grace e Michael.

Chiudo la portiera della macchina e mi avvio verso l'entrata principale con una lieve corsetta, salendo i gradini della scalinata che costeggia l'enorme portico,il più veloce possibile.
La mia corsa viene bloccata da due enormi figure che mi impediscono di entrare.

<<Ferma ragazzina, non si entra se non si è in lista.>> a parlare è quello che credo sia il più grosso dei due, mentre l'altro osserva tutta la mia figura dalla testa ai piedi.

<<Specialmente senza un abbigliamento adeguato.>> dice quest'ultimo indicando i miei vestiti con una mano per poi guardare il suo collega sbuffando una risata.
Automaticamente sposto lo sguardo sul mio abbigliamento,indosso un semplice top nero e dei pantaloncini di jeans.

"Vaffanculo"

Alzo gli occhi al cielo sbuffando mentre cerco di tenere a freno la mia impulsività e combatto con tutta me stessa per non colpire con un sonoro schiaffo entrambi.

<<Sentite,non sono quì per la festa,ma solo per recuperare mia madre che non si è sentita molto bene, è una delle cameriere, quindi non fate i palloni gonfiati e lasciatemi passare.>> drigrigno i denti avanzando verso di loro cercando di sorpassarli in qualche modo.
Uno dei due mi afferra per le braccia e me le porta dietro la schiena facendomi indietreggiare.

<<Certo,inventa una scusa migliore.>> sorride schernendomi.

<<Toglimi subito le mani di dosso stronzo.>> urlo dimenandomi mentre cerco di liberarmi dalla sua presa.

<<Lasciate passare la ragazza, quello che dice è vero, sono stata io a chiamarla e dirle di venire.>> una donna di mezz'eta fa capolino da dietro le spalle dello stronzo che mi tiene ferma.

<<Ci scusi signora Johnson,credevamo che la ragazza fosse una delle tante che provano ad imbucarsi alle feste senza essere in lista>> dice l'altro stronzo giustificandosi.

<<Coglioni.>> fulmino con lo sguardo entrambi i due uomini,quando quello che mi tiene ferma allenta la presa liberandomi.

Sposto lo sguardo sulla donna che credo sia Lily mentre mi massaggio entrambi i polsi.

<<Stai bene?>>  si avvicina posando una mano sulla mia spalla.

<<Dov'è mia madre? Sta bene?>> evito la sua domanda scrollando le spalle in modo da farle togliere la mano da sopra la mia spalla.

<<Tu dovresti essere Faith,io sono Lily.>> sorride porgendomi la mano che però non stringo.

Osservo la sua mano riluttante e la guardo inarcando un sopracciglio. Poi imbarazzata dal mio silenzio e dalla situazione si schiarisce la voce ritraendo la mano.
Lo so,sarò pure una stronza,ma in qualche modo la ritengo responsabile dell'accaduto.

My FayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora