Capitolo 10

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Faith.


La calda luce del sole che filtra attraverso la finestra della mia stanza investe il mio viso facendomi strizzare gli occhi,costringendomi a voltarmi dalla parte opposta del letto e con quest'ultimi ancora chiusi e la delicatezza di un elefante,alzo il braccio per poi lasciarlo ricadere a peso morto su quello che credo sia il materasso.

<<Gesù!>> apro gli occhi di scatto quando riconosco la voce di Micheal provenire ad un palmo dal mio viso.

<<Oh mio dio,scusami non volevo colpirti!>> mi protendo verso di lui e lo guardo mortificata portandomi una mano alle labbra, sorreggendomi con l'altra.

"E il premio Nobel per le figure di merda va a.."

Sta zitta.

<<Non è niente biondina,sta tranquilla, ci vuole ben altro per mettermi ko.>> dice con voce ancora impastata dal sonno mentre mi sorride massaggiandosi il ponte del naso.

<<Devo ammettere però che hai un bel gancio destro.>> ridacchio alle sue parole mettendomi seduta sulle ginocchia, facendo scorrere lo sguardo lungo tutta la sua figura ammirandone la visione. A fasciare il suo corpo è solo un misero boxer nero.

"Ma certo,invece di vedere le condizioni del suo naso,pensi a cosa sta indossando. La premurosità è il tuo forte,lasciatelo dire."

Fottiti.

<<Davvero stai bene?>> porto una mano sul suo avambraccio facendo scorrere le dita su e giù.

<<Adesso che ti vedo direi di sì.>> dice scostando una ciocca di capelli dal mio viso per poi agganciarla dietro l'orecchio.

<<E tu? Passata la sbronza? Eri messa parecchio male ieri..>> la sua mano scivola sulla mia guancia lasciandomi delle carezze con il pollice.

<<Mhm>> annuisco spingendo il viso contro la sua mano beandomi di quel calore.

<<Mi sono preoccupato molto ieri sera quando sei sparita.>> avvolge l'altra mano attorno alla mia coscia,attirando il mio corpo verso il suo in modo da ritrovarmi a cavalcioni su di lui.

Poggio entrambe le mani sulle sue scapole sorreggendomi e sistemandomi meglio su di lui facendo combaciare perfettamente le nostre intimità.
Inghiotto il groppo in gola quando i flashback confusi della sera prima,investono la mia mente e scuoto la testa da una parte all'altra.

<<Io...io non ricordo molto di quello che è successo ieri.>>  mento.
O per meglio dire lo faccio in parte, perché c'è ne una che ricordo abbastanza bene.

Un brivido percorre la mia schiena al solo pensiero delle mani di Ethan su di me e mi mordo l'interno della guancia così forte per far sì che il dolore mi distragga da quei pensieri.
No,non di nuovo.

<<Mi spiace averti fatto preoccupare.>> aggancio una mano dietro il suo collo attirandolo a me e poggio le mie labbra sulle sue in un bacio a stampo.

<<Cercherò di non farlo più>> sussurro su quest' ultime poggiando la fronte sulla sua.

Di risposta preme le sue sulle mie e porta le mani sui miei fianchi,stringendoli,per poi farle scorrere sotto la conotta che indosso.
Picchietta la lingua sulla parte inferiore delle mie labbra per chiedere l'accesso,che gli concedo, e porto le mani sui suoi capelli tirandoli leggermente.
Le nostre lingue si rincorrono e si scontrano in un bacio carico di desiderio ed inizio a muovere i fianchi avanti e indietro quando sento la sua erezione premere contro il tessuto delle mie mutandine.
Termino quel bacio focoso tirando il suo labbro inferiore verso l'esterno per poi passarci la lingua sopra.

My FayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora