Capitolo 16.

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Faith.

La sera prima.

H 10.00 pm.

«Davvero Faith lo vedo che c'è qualcosa che non va, cos'è che ti turba?»

Distesa sul letto con un Bailey dormiente tra le mie gambe,guardo la mia migliore amica attraverso lo schermo rotto del mio cellulare ed emetto un sospiro.
L'ho appena messa al corrente di tutto ciò che è successo oggi all'università e del mio accordo con Ethan.

«Non mi piacciono le nuove situazioni..» sbuffo.
«ancora non mi capacito di come la mia vita sia cambiata così in fretta nel giro di quasi due mesi,per non parlare del fatto che dovrò mentire alle persone a cui tengo. In più la mamma continua a mancarmi in un modo che non puoi neanche immaginare.
Io non credo di potercela fare Grace.» una risata amara abbandona le mie labbra e scuoto la testa da una parte all'altra.

«Non devi abbatterti Faith!» ribatte subito.
«Per prima cosa..» solleva l'indice mettendolo ben in vista. «Non sei da sola.»
«Secondo..» alza il dito medio. «Vedi il lato positivo di questo accordo con Ethan. Soldi facili,guardaroba nuovo e un bel figo a tua disposizione. Insomma,chiunque vorrebbe essere al tuo posto. Il mentire sarà solo una cosa temporanea, ti aiuterò io.»  dice tutto d'un fiato scrollando le spalle.
«E terzo..» alza l'anulare ed io alzo gli occhi al cielo perché i suoi gesti seguiti dai punti elencati mi ricordano
Mr Simpatia.
«Potresti provare a scrivere delle lettere destinate a tua madre.» la guardo confusa.

«Grace, ma cosa stai dicendo?» scuoto la testa.

«Ho letto da qualche parte che scrivere delle lettere indirizzate ad una persona cara che non c'è più,aiuti ad alleviare il senso di vuoto e di conseguenza un po' il dolore. Immagina che lei invece di non esserci più sia in un posto lontano e l'unico mezzo che hai per tenerti in contatto lei sia questo.»

«Grace io n-..» sto per dirle di non sparare assurdità ma mi interrompe prima che possa terminare la frase.

«So che può sembrare un enorme stronzata ma provare non costa nulla, ti prego Faith fallo per me.» cerca di convincermi facendomi il suo solito sguardo da cucciolo bastonato e tiro un sospiro.

«E va bene, d'accordo,ci proverò.»

La mattina seguente.


Il continuo via vai di studenti nei corridoi dell' università mi fa girare la testa e aumento il passo raggiungendo il mio armadietto più in fretta che posso.

Inserisco la combinazione e lo apro recuperando i libri che mi servono per le lezioni di oggi.
Sobbalzo in aria quando due mani mi avvolgono per la vita,premendomi contro un corpo solido.

«Biondina.» la calda voce di Michael mi giunge all'orecchie mentre traccia una linea immaginaria con il naso,sfiorando la pelle dell'incavo del collo.

Mi volto verso di lui e avvolgendo entrambe le braccia attorno al suo collo mi sollevo sulle punte avvicinando il mio viso al suo.

«Buongiorno.» gli sorrido posando un bacio a stampo sulle sue labbra.

«Buongiono a te.» ricambia il sorriso tenendomi stretta a se.

«Tutto bene?» mi domanda scrutando il mio viso attentamente.

«Mhmm.» annuisco.

«Sai stavo pensando che da quando hai trovato lavoro passiamo troppo poco tempo insieme..» sbatto ripetutamente le palpebre sporgendo il labbro inferiore all' infuori simulando la mia tipica faccia da cucciolo bastonato. «Stasera potrei fare un salto al locale dove lavori e farti compagnia fino a quando non stacchi. Che ne dici?» lo guardo in attesa.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 13 ⏰

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