Ethan.Un mese dopo.
Questa sera,nella nostra villa si terrà il ballo che quel cazzone di mio padre ha dato,in onore del suo nuovo socio in affari. Il solo pensiero di essere obbligato a dover partecipare mi fa incazzare, non sono fatto per queste puttanate.
Ma dal momento che il bastardo mi tiene per le palle, momentaneamente, ricattandomi con il volerla portare via da me chissà dove, non posso fare altre che cedere alle sue richieste, questo non m'impedirà comunque di metterlo a disagio ogni volta che si presenta l'occasione e se pensa che questa sera non lo farò, si sbaglia di grosso. Gli toglierò questa convinzione dalla testa una volta per tutte.Qualchegiorno fa,ho chiesto a Aiden,se conoscesse qualcuno che potesse procurarmi qualche puttanella che mi avrebbe fatto da accompagnatrice per questo dannato ballo,e fortunatamente questa mattina mi ha girato il numero della ragazza che a breve dovrò contattare per metterci d'accordo sull'orario in cui dovrò andare a prenderla e stronzate varie. Spero solo che quest'ultima si limiti a svolgere il compito per la quale la sto pagando profumatamente e a starsene zitta, perché l'idea di dover far cascare a terra le mie palle più di quanto già lo siano,non la reputo una cosa allettante.
Ed è per questo che ho pensato che allenarmi un po',mi aiutasse a scaricare la rabbia ed il fastidio che ho accumulato.
Inspiro ed espiro,all'ennesimo sollevamento del corpo che effettuo sulla barra a trazione, presente nella palestra che sono solito frequentare, per poi lasciarmi cadere atterrando perfettamente in piedi sul pavimento. Cammino verso lo specchio posto sul muro che ho difronte e contraggo tutti i muscoli ammirando la forma fisica che ha assunto il mio corpo,da quando ho iniziato ad allenarmi e a praticare boxe, entusiasto del risultato.La conversazione tra i due tizi sul ring,posto al centro della palestra,attira la mia attenzione e mi avvicino a loro,osservando che l'uomo che parla è piegato sulle ginocchia e cerca di fare rinvenire il ragazzo svenuto sul pavimento del ring.
<<Sei forse impazzito James? Non puoi fare perdere i sensi ad ogni sfidante con cui ti alleni? Adesso dove lo troviamo un altro che acconsenta a battersi con te,se quasi tutti li riduci così?>> dice voltandosi verso il ragazzo che sputa per terra per poi passarsi il dorso della mano sulla bocca.
<<E tu chi cazzo sei?>> dice il ragazzo,quando il suo sguardo si sposta su di me,così come quello dell'uomo,che saluto con un cenno del capo.
<<Sono quello che acconsentirà a battersi a con te,con l'unica differenza che a perdere i sensi questa volta sarai tu.>> un ghigno si stampa sul mio viso e muovo il collo da una parte all'altra facendo scricchiolare le ossa.
<<Ragazzo non voglio problemi,stanne fuori.>> mi dice l'uomo lanciandomi uno sguardo di ammonimento.
Decido di provocare questo James per arrivare al mio scopo. Nonostante abbia spinto il mio corpo al massimo con l'allenamento che sono solito fare,non sono ancora riuscito a smaltire il mio malumore.
Molto spesso ho bisogno di più stimoli per smaltire il tutto, e chissà magari per stasera potrò completare il tutto con una bella scopata.
<<Oh andiamo,non avrai mica paura che possa fare il culo a questa puttanella del cazzo?>> sogghigno schernendo entrambi,sicuro di scatenare una reazione.
<<Stronzo,salta su così vediamo chi è la puttanella.>> James rosso in viso,come presumevo,viene verso di me ma viene bloccato dall'uomo che credo sia il suo allenatore mentre altri ragazzi portano via il corpo del ragazzo ancora privo di sensi.

STAI LEGGENDO
My Fay
ChickLitFaith Jones è una ventenne dal carattere forte, studia all'università grazie al duro lavoro svolto dalla madre nel corso degli anni. Vive da sola con la madre in quanto il padre ha lasciato sua madre prima ancora che lei nascesse. A soli vent'anni...