Ethan.«Potresti fingere di essere la mia fidanzata.» dico con strafottenza scrollando le spalle.
Scuoto la testa da una parte all'altra, ridendo, quando il vino le va di traverso ed inizia a tossire.
«Tu sei completamente pazzo!» dice dopo che finalmente si riprende e le passo il tovagliolo per asciugarsi la bocca.
«Tu ed io,fidanzati?» una risata isterica abbandona le sue labbra mentre mi guarda con quei suoi occhi da cerbiatta, picchiettando il tessuto color avorio sulle sue labbra.
«Nemmeno se fossi l'ultimo uomo in tutto l'intero pianeta!» enfatizza le sue parole scuotendo la testa in segno di dissenso più volte.«Credo che non avremmo molta scelta dopo la bravata di mia madre. La cosa non fa impazzire neanche me,ma è l'unica soluzione che ho trovato.
A quella cena, oltre a gente estremamente importante erano presenti giornalisti. C'è la possibilità che già la voce si sia sparsa, specialmente dopo che ci hanno visti ballare insieme.
E poi non voglio dover far passare per una bugiarda mia madre con quelle vipere delle sue amiche, soprattutto perché mi frantumerebbe i coglioni più di quanto già non faccia.» ribatto infastidito.«Che cosa? Giornalisti? Io non voglio aver niente a che fare con voi ricconi del cazzo,ne tantomeno voglio finire sulle prime pagine dei giornali. Risolvili da solo i tuoi problemi.» sputa velenosa tirandosi indietro con la sedia,alzandosi e lasciandomi solo al tavolo come un coglione.
Dannata Fay.
Generalmente non sono il tipo che rincorre,ma questa volta mi ritrovo a combattere contro ogni fibra e muscolo del mio corpo che sembra urlarmi il contrario.
Schiocco la lingua sul palato ignorando le occhiate che mi arrivano dai tavoli vicini e senza esitare la seguo.
Le mani mi prudono così tanto che devo trattenermi dal volerla prelevare con la forza, e infliggerle un'altra delle mie punizioni,proprio quì,sotto gli occhi di tutte queste persone.
Quando la raggiungo dentro il bagno delle donne,mi accerto che oltre a lei non ci sia nessun'altro e giro la chiave facendo scattare la serratura.«Questo è il bagno delle donne.» mi fulmina con lo sguardo guardandomi attraverso lo specchio.
«Mhm..indovina un po'? Non me ne frega un cazzo.» ribatto avanzando verso di lei.
«Che cosa vuoi da me Ethan?» si volta verso di me, incrociando le braccia sotto il seno.
«Quello che voglio..» faccio una pausa continuando ad avanzare verso di lei,che automaticamente indietreggia fino a sbattere con il sedere contro il mobile del lavabo.
«È che tu non dimentica..» faccio un'altra pausa mentre porto entrambe le mani sui suoi fianchi,facendola sobbalzare,per poi con uno scatto farla voltare e piegare a novanta contro il lavabo.
Mi piego su di lei facendo aderire il cazzo contro il suo culo perfetto e con una mano afferro alcune ciocche bionde,stringendole in un pugno,costringendola a sollevare la testa.
«Che è questa l'unica posizione in cui puoi permetterti di urlare quando sei con me.» le sussurro all'orecchio mentre l'azzurro delle sue iridi si scontra con il nocciola delle mie.
«Temo che dovrò rinfrescarti la memoria.» con la mano libera la accarezzo al lato della coscia facendo risalire contemporaneamente il tessuto del vestito che indossa, in modo da scoprire la natica.
Strizzo con forza la pelle di quest' ultima fino a quando non la vedo aprire la bocca ed emettere un gemito di dolore.Il mio cazzo implora pietà all'interno dei pantaloni.
«Perciò,dimmi Fay, qual'è il punto numero uno?» punto gli occhi su di lei attraverso lo specchio.
Dopo qualche secondo,gli angoli della sua bocca si sollevano in chiaro sorriso di sfida.
«Ethan..» geme il mio nome premendo il suo culo contro il cavallo dei miei pantaloni e mi ritrovo ad abbassare lo sguardo per vederlo iniziare a sfregarsi su e giù.
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My Fay
Chick-LitFaith Jones è una ventenne dal carattere forte, studia all'università grazie al duro lavoro svolto dalla madre nel corso degli anni. Vive da sola con la madre in quanto il padre ha lasciato sua madre prima ancora che lei nascesse. A soli vent'anni...