Capitolo 6.

2K 62 79
                                    

Scusate ma dato che questo capitolo tratterà un argomento delicato e toccante,ho pensato di scrivere una dedica per tutte le persone,che hanno perso qualcuno di molto importante. Detto questo vi auguro una buona lettura. ♥️

"Il dolore per la scomparsa di una persona a noi cara,non si può esprimere,non ci sono parole che possano consolarci,o abbracci che possano confortarci. C'è solo il silenzio,di chi come noi si sente perso in un dolore soffocante. Ho sentito dire che il tempo lenisca il dolore,che la sensazione di vuoto per quella perdita prima o poi si attenui. Che sia vero o no,penso che il ricordo di quella persona, rimarrà sempre nei vostri cuori, anche quelli che pensate di aver perso. Per quanto riguarda il dolore,invece,penso solo che si debba trovare la giusta forza di imparare a conviverci,aggrappandovi a tutte quelle cose belle che la vita vi ha donato,che sia una persona,un animale o una cosa,non ha importanza,voi AGGRAPPATEVI."

-AlexisHada

Faith.

Mi avvicino a lei,e crollo sulle ginocchia mentre gli occhi iniziano a pizzicare. Scuoto il suo corpo cercando di risvegliarla.

<<Mamma,mamma!>> le lacrime iniziano a scendere lungo il mio viso.
<<Mamma, ti prego svegliati..>> sussurro singhiozzando, sporgendomi di più sul suo corpo, provando con degli schiaffetti sul viso.
Niente.

L'ansia inizia a crescere dentro di me,portando il mio corpo ad un tremolio incontrollato.

<<No,no, no.>>  gattono sul pavimento fino a recuperare il telefono, con mani tremanti lo sblocco,e digito il numero del 911 mentre ritorno nuovamente vicino la mamma. Fortunatamente non passa molto tempo prima che qualcuno mi risponda.

<<911 qual'è la sua emergenza?>>

Tra un singhiozzo e l'altro,spiego tutto all'operatore,fornendo anche l'indirizzo di casa e poi chiudo la chiamata e scorro tra i contatti cercando il numero di Grace pigiando sul tasto di chiamata. Dopo il terzo squillo risponde,e la informo dicendole tutto e lei mi dice che sarà da me il prima possibile.
Al termine della chiamata,getto il telefono da qualche parte per terra,e mi siedo prendendo il corpo della mamma tra le braccia, stringendolo a me, e dondolando avanti e indietro,mi abbandono ad un pianto disperato.

Resto in quella posizione fino a quando il campanello non suona,annunciandomi l'arrivo dell'ambulanza. Quando apro la porta,sul portico,oltre le spalle dei due paramedici,ci sono Grace, Ryan e Michael.Una lacrima mi solca il viso scendendo fino alle labbra.
Mi sposto di lato lasciando passare i due paramedici,poi Grace e Ryan mi abbracciano stringendomi forte e riprendo a singhiozzare.
Anche se sono ancora arrabbiata con Ryan,la sua presenza quì per me significa molto, qualsiasi cosa sia successa,non la reputo abbastanza importante adesso. Ora, ho solo bisogno dei miei migliori amici. Michael si avvicina a noi e mi sciolgo dall'abbraccio voltandomi nella sua direzione.
<<Sei quì.>> tiro su col naso.
<<Sono quì.>> dice mentre passa il pollice sulla mia guancia asciugandomi una lacrima.

"Arresto cardiaco" questa è stata la prima diagnosi che i paramedici mi hanno comunicato, per la morte di mia madre.
Non ho idea di quanto tempo sia passato, da quando hanno portato via il suo corpo,per cercare di capire da cosa sia stato causato il suo decesso.
Grace si trova in cucina con Ryan,la prima sta preparando una tazza di thè caldo per tutti, mentre il secondo sta cercando di dare una sistemata alla casa.
E quasi sera, quando sono seduta sul divano con le ginocchia strette al petto,e quelle quattro maledettissime parole mi rimbombano nella testa.

My FayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora