La pioggia cadeva sul suo corpo freddo e sanguinante. Sulle larve ne divoravano le carni lacerate. Sui capelli che umidi cadevano sugli occhi coprendone lo sguardo.
Il cielo piangeva, come per mascherare le lacrime del ragazzo agonizzante. Il cielo urlava come per soverchiare i suoi singhiozzi.
Dopo aver aperto gli occhi, la prima cosa che vidi fu un cielo nuvoloso. Cercai di alzarmi, ma fui trafitto da un dolore straziante, e mi resi conto di aver mezzo corpo sepolto in un misto di fango e sangue. Un torrente doveva avermi trasportato inconscio in quella palude.
Non riuscivo a muovere le braccia, in quel momento erano come pesi agganciati al mio torso sanguinante. Però sentivo uno strano prurito alla spalla sinistra.
Quando mi voltai per capire di che si trattava, non riconobbi il mio braccio sinistro.
Era un marciume molle e arrossato. La ferita nella mia spalla si era aperta come una voragine nella quale si insidiarono vermi e larve.
Mi salì un conato. Ma poi ripensai a un consiglio di sopravvivenza che mi diede il colonnello. A volte le larve possono essere utili in quanto mangiano i tessuti morti delle ferite, forse non era la fine del mondo.
Appena pensai al colonnello, mari di lacrime bagnarono il mio viso.
"Perché... Perché... sto piangendo?" Mi domandai, mentre la mia coscienza si faceva sempre più fievole. Le memorie dell'incidente riaffiorarono.
"Eppure lo sapevo... sin da allora. Sin dall'inizio, sapevo avresti scelto lei sopra di me. In ogni cosa."
Iniziò a piovere. Un lampo rischiarò il cielo, l'unica compagnia che mi rimase in quel momento.
"Pensavo di essere preparato a una situazione simile. Ma ora che vengo ai fatti..."
Lasciai affondare il mio corpo in quell'umida pozza di fango e sangue.
"Se senti ancora qualcosa dentro che ti spinga-"
"Sta zitto."
"....verso una nuova meta... perseguila. Corri e non guardarti indietro. Siamo fatti così."
"La mia meta eri tu."
La mia voce si spezzò. Urlai. Piansi a dirotto. Mi rivoltai nel fango come un misero verme.
La verità era che la scelta del colonnello mi ferì più di qualsiasi atrocità subita il mio corpo.
Marchiati in me umiliazione e rifiuto.
Fui travolto da una sensazione di bruttezza dentro e fuori di me, percepii qualcosa di così grottesco alla vista che volevo solo morire e sparire per sempre, trascinandomi quell'orrore con me.
Con una risata da forca, pensai a quanto fosse stata patetica la mia vita.
Ma sentii anche qualcos'altro.
Nelle profondità del mio animo, fu come un neonato indenne in un campo di battaglia devastato.
Ancora troppo piccolo per essere qualcosa di definito. Ma forte giusto abbastanza per darmi una direzione in cui andare.
Mi rialzai. Caddi nuovamente nel fango.
Mi rialzai ancora, e ancora.
Fin quando finalmente riuscii a stare in equilibrio.
Fare un passo era come essere trafitto da mille spade.
Se il mio braccio sinistro era marcio e inutilizzabile, realizzai che l'unica cosa che teneva connesso quello destro alla mia spalla erano alcuni muscoli e lembi di pelle.
Non importava.
Anche se le braccia mi penzolavano dalle spalle.
Anche se camminare mi causava un dolore indescrivibile.
Anche se il mio cuore era in frantumi.
"Colonnello, la sento ancora.
Forse qui, molto in fondo, qualcosa è sopravvissuto."
Non sarei morto in quel posto.
Camminai, e camminai. Sapevo che non mi rimaneva molto, a breve sarei svenuto per anemia.
L'aria era umida e nebbiosa.
Non so quanto tempo passò, ormai ne avevo perso la percezione.
Ma poi, finalmente, notai delle fioche luci attraverso la nebbia.
Cercai di correrci contro, e ciò mi risultò più facile perché sentii il mio corpo alleggerirsi di punto in bianco. Confuso, mi guardai alle spalle, e realizzai.
Il mio braccio destro si era staccato del tutto, sparendo nel fango.
Forse quella fu l'ultima goccia.
Cercai di gridare aiuto, consapevole di star per svenire.
L'ultima cosa che cercai di fare fu sorreggermi a un albero, poi, il nulla.
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Il Caporale e il Colonnello di fuoco
Fanfiction"Sarò onesto con te. Hai perso tutto stanotte. Ma se senti ancora qualcosa dentro che ti spinga, anche ciecamente, verso una nuova meta... perseguila. Corri e non guardarti indietro. Noi umani siamo fatti così." La storia riprende gli eventi di FMA...