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×Angolino autrice×
HAHAHAHA Mi sento un po' Rick Riordan all'inizio de "La casa di Ade". scusateee <3

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«Hai lasciato la tua zona scoperta.»

Furono quelle le prime parole che 'codini rosa.' gli rivolse.

«Hai lasciato la tua zona scoperta per fare quella mossa azzardata.» Ripeté, il tono serio e a tratti severo.

Seriamente? Pensò Masaki.

Seriamente lo stava rimproverando per aver salvato la porta? Per aver fatto quello che il suo ruolo richiedeva?
Non poteva crederci! Si aspettava di tutto, sì, ma non un rimprovero del genere!

Era davvero l'unica cosa che aveva da dirgli?

«Ma se non fosse stato per la mia mossa azzardata, come la chiami tu, ora avremmo perso.» Scrollò le spalle. «Non credi?»

oh, in realtà lo stava solo stuzzicando.

Ma le sue pene non avevano fine, perché 'codini rosa.' non aveva avuto modo di ribattere, poiché arrivò anche Shindou Takuto, il capitano.

«Sono contento che state parlando tra voi due.» Sorrise. «Complimenti Kira, la tua velocità e il tuo equilibrio sono piuttosto buoni.»
«Grazie, capitano.»
«Potresti diventare un ottimo difensore.» Poi si voltò verso l'amico. «Non credi Ranmaru?»

Masaki poté notare l'espressione sorpresa sul volto di 'codini rosa.'.
Lui nemmeno si aspettava che il capitano gli facesse dei complimenti?

«Già, potrebbe.» Rispose secco.
«Sono sicuro che l'allenatore ne terrà conto.» Disse Shindou. «Ci vediamo domani agli allenamenti.»
«Grazie capitano, a domani.»
«Vengo con te.» Disse 'codini rosa.', ma prima che potesse andare via con il capitano si voltò e gli disse: «Non riprovarci se vuoi avere un posto in prima squadra.»

Che caratterino, pensò Masaki.

Non gli era sembrata una mossa azzardata, quella che aveva fatto in campo, e se nemmeno Shindou ne aveva tenuto conto, perché doveva farlo lui?

Se ne tornò da Kyousuke e Tenma, cercando di non pensarci più.

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Dopo quel giorno, Masaki non ebbe più modo di scambiare parola con 'codini rosa.',  e gli stava bene così; ma sapeva di essere tenuto sott'occhio, perché lo sentiva, il suo sguardo.

Gli stava antipatico?

Era lui quello che gli era venuto addosso nei corridoi, non il contrario. Era lui che gli aveva detto che aveva fatto una mossa azzardata.

Doveva seriamente smetterla di pensarci. Era 'codini rosa.' che aveva problemi con lui, non il contrario. Non erano problemi suoi.

Lì al club di calcio sembrava andare tutto a gonfie vele, ormai si era abituato alla routine e all'andamento della squadra e si era anche abituato alla pace che regnava a Nagano, quando tornava a casa da scuola e un po' gli ricordava vagamente Kyoto.

A tal proposito, mancavano meno di due settimane alla "Golden Week", la settimana dei festival lì in Giappone, e al suo compleanno. Come da tradizione sarebbero tornati a Kyoto dal resto della famiglia, per festeggiare tutti insieme. Non vedeva l'ora di tornare a casa, ad esser sincero.

Anche fare strada con Kyousuke e Tenma era diventata un'abitudine, ed era bello, dopo gli allenamenti, avere qualcuno con cui camminare verso casa e parlare.

Sotto un nuovo cieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora