Una vocina nella mia testa ///Bakugou And Toya x oc

Cosí mi hai gia perdonato principessa

Guardavo ancora Toya senza parole, come poteva avermi ingannato, ancora non ci credevo ed io che lo guardavo con occhi sbagliati, invece il piú grande mi stava soltanto attirando a lui come un predatore fa con la sua preda. Io che credevo di essere la piú grande nella catena alimentare ero finita per interpretare la piú indifesa delle prede senza saperlo.
-Non sono più sicura di saper mentire cosí bene ,stasera, Toya
-Io sono solo il secondo dopo di te
Mi sorrideva lui
-Sei proprio un doppiogiochista, hai la faccia di un maledetto stratega
-Attenta, se mi guardi troppo ti bruciano gli occhi
-Devo mandarti a quel paese?
Il piú grande scoppiò in una grassa risata. Io ancora non mi capacitavo. Quindi senza volerlo persi un po di fiducia nei suoi confronti e porsi uno sguardo su Bakugo che dormiva.
Il piú grande accennó un espressione imbronciata. Poi sfilandosi la maglietta di dosso , e portando il mio viso su di lui esclamò:
-Cosí magari mi guardi di piú
Vedendo la luce nei miei occhi , spenta, mi chiese preoccupato :
-che c'è principessa? C'è qualcosa che non va?
Io non risposi nulla, ma continuavo a portare il mio sguardo su qualsiasi cosa, purché non su di lui . Toya cercava di entrare nel mio campo visivo spostandosi di continuo. Piú lui si avvicinava piú io mi spostavo.
-ma che hai!?
Rispose lui , fermatosi per un momento
Niente!!.....é che....
-Che?
-Che......
-si può sapere che hai!?!?!
-Mi fido un po meno di te......adesso...
Dissi portando il mio sguardo verso di lui
-... Toya
Il ragazzo indietreggiò per un secondo, sorpreso.
-Ma che dici!
Esclamò ridendo
-Perché mi hai attirato in questo modo cosí perfido?
-che vuoi che sia! Era un semplice sguardo!
-No per me non era "un semplice sguardo"
Sottolineai pignola io, facendo le virgolette con le dita.
-Sei troppo emotiva
Mi rispose sorridendo mentre si avvicinava alla mia bocca per baciarmi. Io lo respinsi. Non so perché lo feci, adesso non avevo voglia di un bacio! Mi serviva approfondire quell argomento a fondo. Punto e basta.
-Non mi vuoi piú?
Chiese spaventato il piú grande
-Te l ho spiegato che é successo, non ho voglia di ripeterlo
-Che brutta risposta che mi hai dato principessa
Mi rispose ridendo giocosamente. Per lui era come se non avesse detto nulla, come se quell attimo non fosse mai accaduto. Era una cosa che mi dava fastidio.
Quindi, essendo che non perdonavo nessuno per niente, e che non mi passavo tutto alle spalle con uno schiocco di dita, mi alzai all improvviso e mi sedetti affianco a Katsuki a leggere un libro tranquilla.
Il piú grande mi guardava sconvolto con le braccia e la bocca aperte .
-Che fai? Dove vai?
Io non gli risposi e indifferente continuavo per la mia idea.
Il ragazzo, per la mia sfrontatezza sorrideva innamorato, era come se qualunque mio difetto fosse un pregio per lui, e lo amava piú dell altro. Ancora non capivo perché mi avesse detto quelle cose. Era come se mi sentissi ferita e come se avessi vissuto le mie giornate con una persona diversa.
Dopo un ora Bakugo si svegliò. Tastandomi con le mani i fianchi aggrottava le sopracciglia, poi dopo aver sentito il mio profumo aprile gli occhi con un grande sorriso:
-Che fai micia
Sorridendo ,dopo aver chiuso il libro,risposi :
-Ma buongiorno , hai dormito bene?
-Mh mh
Disse annuendomi
-stavi leggendo?
-Già
-Dov é il palo della luce ?
Sgarbatamente gli risposi:
-Non lo so
-Sono qua
Disse altrettanto lui. Era rimasto seduto sulla mia sedia per tutto il tempo, mentre leggeva, dal mio quaderno di letteratura, alcune mie poesie.
-É successo qualcosa durante il tempo che ho passato a dormire?
-No! Affatto!
Risposi seccata io guardando fuori dalla finestra.
Il piú grande, con il quaderno in mano, mentre si nascondeva il viso, mi lanciò un occhiata seccata.
Io arrossii un pochino, e ringhiando ripresi a guardare il paesaggio. Il ragazzo sorrideva giocosamente. Stava facendo il mio gioco, mi stava prendendo in giro in qualche modo. Dopo aver cucinato , mi misi a fare i piatti. Avevo la musica nelle orecchie e canticchiavo un pò. Ero assorta e concentrata nei mie pensieri. All improvviso sentí due mani morbide appoggiate sulle mie spalle ed un respiro tiepido sul mio collo. Era Toya che mi stava stringendo . Il piú grande mi aveva tolto le cuffie per bisbigliarmi qualcosa ,in cerca di perdono da parte mia :
-Che c'è? Hai litigato con me ? Vuoi fare quella che se l é presa?Sei cosí bella quando mi guardi arrabbiata , se mi guardi in quel modo finisco per ossessionarmi . Hai due occhi che neanche una dea ha più belli dei tuoi. Sembra di guardare un opera impressionista. Non hanno un colore preciso, sono un mix di verde, grigio e marrone. La pupilla, l unica con contorni e colori definiti sembra essere messa lí per rivelare una parte nascosta di te. Eddai principessa~~ non avercela con me. Perdona la mia insolenza.
-Ci vogliono molte più parole per farti perdonare .
Riposi io seria
-Davvero? Scommetto che se invece io-
Posò la sua mano sulla mia, che stringeva il piatto di ceramica della nonna, decorato con motivi Giapponesi. Esso, al solo suo tocco, mi cadde dalle mani. Di colpo mi girai verso di lui :
-Toya-
-Shhh, sei stata tu a dirmi che il silenzio vale piú di mille parole principessa. Toya si lasciò andare in un bacio appassionato. Con un gesto felino ,mi sciolse i capelli, che avevo legato di fretta in una coda per non farli bagnare .
Durante qui pochi minuti per respirare, cercai di dirgli :
-Toya
-mh
-Non é cosí che devi farti perdonare
-Tanto lo so che funziona anche cosí
Che peccato! Perché era dannatamente vero.
-Se ti vesti da maid scommetto che mi fai cadere gli occhi da fronte
Disse Dabi portando il suo volto pieno di cicatrici vicino al mio.
-Perché non mi accontenti? Te lo compro io.
-Ce l ho già
Il piú grande sorrise.
-Non ci credo neanche un pò che eri ingenua principessa
Anche io sorrisi allo stesso modo e poi lo guardai con un espressione orgogliosa , mettendo il mio volto quasi di profilo. Egli colse l opportunità per darmi uno o due baci sul collo.
-Visto che mi hai già perdonato Amore mio?
-Non prendendolo come un vizio corvetto
-ohh~~ sai che mi piace questo soprannome?
-Davvero?
Risposi sorridendo giocosamente
-