La signorina Felicita

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Era una serata assai piovosa. Ero uscita a fare una passeggiata per prendere un po d aria. Avevo lasciato i ragazzi a casa, perché avevo voglia di stare da sola e di rilassarmi un pò. Anche Toya usciva, si stava dirigendo in un bosco per leggere tranquillo, mi aveva detto. Bakugo invece rimase a casa da solo.
All inizio non pioveva . Trovai una panchina per strada, sotto un albero, cosí ne approfittai per tirare fuori il mio libro di poesie. Mi piaceva molto la poesia e la scrittura, lo trovavo un mezzo molto interessante per esprimere i propri sentimenti, anche sottoforma di "indovinello " grazie alla metafora. Per il momento stavo rileggendo per la 3 volta una poesia che mi piaceva molto di Gozzano :
La signorina Felicita
Mi sentivo un po come lei, confesso, per questo il suo modo di fare attirò subito la mia simpatia.
Io però non la immaginavo come il poeta la descriveva , mi piaceva piú impersonificarla cosí :

 Io però non la immaginavo  come il poeta la descriveva , mi piaceva piú impersonificarla cosí :

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Il disegno l ho fatto io personalmente.
Mi piaceva pensarla come una ragazza che prestava poco interesse nella cura della sua persona e che passava molto tempo a fare le faccende domenstiche, come scrive l autore, dicendo che stava preparando il caffé quando la vide. Il poeta se ne innamorò perdutamente, ma non iniziò una relazione con lei. A lui piaceva guardarla da lontano, e vederla sorridere per le piccole cose . Era raro il suo sorriso. La ragazza era una contadinella. É questo un altro aspetto di lei che mi convinse molto.
Nella sua mano ho disegnato un girasole , un fiore che mi piace davvero molto. Avendo studiato Van Gogh, esso assunse , fin da subito, un altra chiave di lettura per me. Simbolo della felicità che l artista sperava si ottenere, simbolo di una insignificante illusione, simbolo di un desiderio vano, che non si realizzò mai. Mi piace molto come pittore, per via della sua vita difficile e del suo meraviglioso modo di dipingere. Sono molto legata anche al movimento artistico impressionista. Mi piace molto l arte, come avrete notato.
Quindi essendo il mio pensiero orientato verso la tristezza, quando penso alla figura di questa giovane, ho pensato di rappresentarla leggermente triste e in cerca di felicità. Da qui deriva anche il suo nome.

Dopo un oretta incominciò a piovere. D apprima le rocce cadevano piano, piccole e leggere. Era molto rilassante il rumore che produceva. Rimasi cosí, ferma , a sentire la meravigliosa musica che il cielo produceva per me in quel momento. Si sentivano i grilli e sulle foglie verdi cadevano, dolci come carezze, le gocce candide di pioggia. Un altra poesia che mi venne in mente, che mi piace molto, é "Pioggia nel Pineto " di D Annunzio, che rientrava molto in questo contesto. Non usai l ombrello per ripararmi. Sopra la mia testa c era un grande albero dalle foglie verdissime. Non faceva molto freddo. Lo trovavo piacevole quel lieve venticello che mi spostava di tanto in tanto i capelli.
Ad un tratto iniziò a piovere molto piú forte, perciò dopo un paio di minuti presi l ombrello e chiamai Toya per farmi venire a prendere. Nel momento in cui cliccai il tasto per telefonare, sentii la sua suoneria ,proprio come se fosse a un paio di metri da me . Mi girai, quindi, di colpo per cercare di intravederlo. Non mi sembrava di scorgere la sua figura da nessuna parte.
-Bo!!!
-Perché sei qui? Non dovevi andare nel bosco?
-Secondo te ti ho detto la verità?
Mi chiese il Corvetto ridendo
-Allora perché sei qua?
-Perché volevo vederti quando non sei in mia compagnia. Volevo scoprire se i tuoi movimenti fossero diversi , se le tue abitudini cambiassero e, sopratutto, quanto sarebbe stato bello vedere il tuo viso accarezzato dalle gocce di pioggia. Vederti leggere seduta su quella panchina era la cosa piú bella che speravo di vedere nella mia vita. Sarebbe stato bello dipingerti in un quadro. Quando guardavi le foglie gocciolanti, i tuoi occhi brillavano di gioia e meraviglia, quando sfogliavi il tuo libro, il tuo sorriso diventava sempre piú luminoso ad ogni parola che leggevi. Essi pieni di dolcezza.
-Sei riuscito a capire tutte queste cose guardandomi per 20 minuti?!
-Anche di piú
Mi sussurrò Toya.
-Adesso lascia che realizzi completamente il mio desiderio
-in che senso?!
Esclamai sorpresa io
-Tu fa quel che ti dico, ok?
-mh
Io annuii cercando di intuire, anche solo per poco, le sue intenzioni.
Toya mi fece posare l ombrello a terra.
-Ma cosí ci bagnamo Toya
-Niente mi farà tornare zuppo a casa se con me ho il mio dolce calore
Io continuavo a non capire, non sapevo proprio di cosa stesse parlando.
Egli appoggiò le sue braccia intorno alla mia vita, e mi strinse in un abbraccio.
-Senti che bella questa musica, lascia che si impossessi dei nostri pensieri, e cadi in un lungo momento di ascolto.
Mi sembrava di assistere ad una seduta di meditazione
-Adesso fai un respiro profondo e chiudi gli occhi principessa.
Ubbidii
-Immagina se insieme a questi rumori di sottobosco si aggiungesse questo
Toya si lasciò andare in un bacio dolce e passionale.
Era lento, deciso allo stesso tempo. Le sue mani mi accarezzavano il viso ed i capelli.
Sotto la pioggia io e lui ci stavano baciando, non avevano paura di prendere la febbre, dopo che a Toya era appena passata. A lui bastava soltanto avermi fra le sue braccia e baciarmi in un momento cosí bello.
Le goccioline ci cadevano addosso come neve, ora mi eravamo fradici, ma non ci importava per niente.
Una luce peró mi fece riaprire gli occhi e riemergere nella realtà.
Era una macchina che veniva verso di noi a tutta velocità:
-ATTENTA!!!
Mi urlò Corvetto, mentre mi tirò a se, verso l albero, per non farci investire. Non successe niente fortunatamente. Ancora ringraziavo il cielo per essere vivi. Eravamo solo noi due, a baciarci appassionatamente, contro il tronco di un vecchio albero durante un temporale, accampagnati dalla danza ricca di musicalità delle gocce.
Niente aveva piú un peso per noi, niente c era piú attorno. Solo io e lui dietro uno sfondo bianco ed infinito. Non sentivamo, ne vedevamo piú niente, oltre che noi ed i nostri schiocchi di baci, che si perdevano nel vento e venivano portato via dalla pioggia.
Il mio telefono squillò senza preavviso. Ci fermammo di colpo, mentre lentamente riprendevamo conoscenza.
Lessi il nome del biondino e riposi:
-Katsuki dimmi
-Dove sei? Perché non torni a casa ?
-Toya dai basta!!
Respingevo ridendo,Il Corvetto, che voleva continuare a baciarmi
-Che vuoi Chihuahua, chiamaci dopo!!
-CHE CI FA LUI CON TE!!!!!
-L ho incontrato per strada
-ALLORA TORNA ANCORA PRIMA!!!!
-Senti bastardino stai rovinando il momento piú bello della mia vita!!!!
Mi arriva subito una sua videochiamata .
-CHE STAI FACENDO STRONZO!!!
Nello schermo si riflettevano due ragazzi fradici. Una con il trucco sbavato e l altro pieno di stampo di labbra in faccia e sul collo.
Il Biondino non rispose niente, dopo due minuti di silenzio pronunciò una piccolissima frase :
-Muovetevi a tornare, sennò arrivo io
-Va bene
Risposi io, un po vergognata.
Toya intanto stava cercando di togliere il rossetto dalla suo volto.
-Ma se é nero, ci metto piú tempo per toglierlo principessa?
-Naahh, adesso che torniamo a casa, te lo tolgo con lo struccante
-Vb.
Mentre camminavamo per tornare a casa, mi sussurrò:
-Grazie delle emozioni che mi regali ogni volta
-E che mi ringrazi a fare
Sorrisi io .
Arrivammo finalmente a casa . Andai in bagno a prendere l asciugacapelli.
Ci sedemmo insieme sul letto. Mentre gli asciugavo i capelli per bene, lui si guardava i miei baci nello specchio, tutto orgoglioso.
Io sorridevo pazientemente.
Una volta che ebbi finito di asciugargli, e di asciugarmi i capelli , andai a prendere lo struccante. Dopo aver finito di struccarmi, mi sedetti con le gambe incrociate di fronte a lui e con pazienza gli toglieva gli stampi delle mie labbra.
Il Corvetto mi guardava attentamente. Con gli occhi seguiva tutti i miei movimenti.
All improvviso mi stese sul letto e mi disse :
-prima che finisci di pulirmi, ne voglio un altro
Cosí portai Toya verso di me e lo baciai di nuovo.
-Adesso però fermo, che finisco di pulirti
Dissi ridendo io
-D accordo principessa!
Rispose lui con un grande sorriso sul volto

Una vocina nella mia testa ///Bakugou And Toya  x ocDove le storie prendono vita. Scoprilo ora