Capitolo 12

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VIOLET

L'ultima cosa che vorrei è rimanere a casa da sola con Ethan, tuttavia non vedo altro modo al momento per cercare di liberarmi di lui senza che nessuno si faccia del male. Perciò, a malincuore, dico a Devin di lasciarci soli e lui esce, visibilmente scocciato, dalla porta di casa.

Una volta rimasti soli, il mio ex molla finalmente la stretta sul mio braccio, che io d'istinto inizio a massaggiarmi.

«Che ti prende Ethan? Questo non sei tu...» affermo.

«Se è per questo, anche tu sei cambiata...»

«Perché hai voluto che rimanessimo soli? Non ho tutto il pomeriggio a disposizione, perciò parla...» lo incalzo spazientita.

«Vieni via con me, torniamo iniseme in California e ricominciamo tutto da capo...»

«Non tornerò con te in California Ethan, ora la mia vita è qui a Seattle...»

«Meriti di meglio che un lavoro da cameriera e un misero appartamento in un quartiere malfamato della città...»

«Per il momento mi sta bene così...»

«Dimmi la verità, se non ci fosse quel Devin, partiresti insieme a me?»

«No... Devin non c'entra nulla con la mia decisione...» affermo sicura.

«Ti pentirai della tua scelta... lo sai, io potrei permetterti una vita molto più agiata... e senza bisogno che tu vada a lavorare...» insiste lui.

«A me piace il mio lavoro e non aspiro certo a farmi mantenere da nessuno...»

Lo so che la famiglia di Ethan è benestante e lui al momento lavora nell'azienda di proprietà del padre come responsabile, nonostante la giovane età. La madre, invece, è un avvocato ma io non ho mai legato molto con lei nei quattro anni in cui sono stata con il figlio. Ethan è cresciuto praticamente con la tata e come me è figlio unico. Ricordo che a scuola era il classico belloccio che giocava nella squadra di basket, tuttavia con me è sempre stato dolce e rispettoso... fino a quando non ha pensato bene di lasciarmi per un'altra di punto in bianco.

Non provo più rancore ora ma con gli anni il sentimento che provavo per lui è scemato sempre di più, fino ad esaurirsi completamente.

«Sei la solita testarda... tra un paio di giorni tornerò a casa, pensaci, d'accordo?»

«Ci penserò ma ho già fatto la mia scelta, mi spiace...»

«Spiace anche a me... per come sono andate le cose tra di noi...»

«Ormai indietro non si torna... e sono certa che troverai presto una ragazza che fa per te...» affermo.

«L'avevo già trovata quella ragazza, solo che sono stato così coglione da farmela scappare...» ammette.

«Probabilmente non era destino tra di noi...»

«Fai l'amore con me Violet, ti prego... dopodiché se sarai ancora della stessa opinione, ti giuro che sparirò definitivamente dalla tua vita...» insiste lui.

«Non voglio farlo, non servirebbe a nulla se non a complicare ulteriormente le cose, Ethan... e questo lo sai anche tu...»

«Io so solo che ti voglio ancora e non voglio rinunciare a te...»

«Hai già rinunciato a me ben quattro anni fa e senza farti molti problemi, aggiungerei...»

«Ho già ammesso di avere sbagliato e di essermene pentito...»

«Ora è troppo tardi...» ribatto mentre lui fa due passi verso di me.

Io di riflesso ne faccio altrettanti indietro e lui si blocca.
«Finirai col farti molto male se continui a frequentare quello... è molto strano e ha qualcosa che non mi convince... stai attenta, d'accordo?»

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