Capitolo 33

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And I wanna kiss you, make you feel alright
I'm just so tired to share my nights
I wanna cry and I wanna love
But all my tears have been used up

On another love, another love
All my tears have been used up
...
(ANOTHER LOVE: Tom Odell)

VIOLET

È trascorso circa un mese da quando mi sono risvegliata nel mio letto senza ricordare più nulla degli utlimi giorni trascorsi. Nemmeno le sedute con lo psicologo sono state d'aiuto per la mia amnesia. Lui sostiene che, molto probabilmente, la mia mente abbia reagito in questo modo in seguito a un trauma e che con il tempo i ricordi ritorneranno ma io non ne sono altrettanto convinta.

Forse rivedendo quel ragazzo misterioso, Devin, potrebbe aiutarmi a ricordare qualcosa... peccato che nessuno sappia dove si trovi in questo momento.

Nel frattempo ho ripreso il mio lavoro al ristorante e la mia vita di sempre, anche se sento che qualcosa in me è cambiato.
Un pomeriggio mi trovo a casa da sola, sto per andare a farmi un bagno quando qualcuno suona al citofono. Rispondo e scopro trattarsi di Ethan, il mio ex. Onestamente sono alquanto perplessa di ritrovarmelo qui.

«Ehi... come stai? Tua madre mi ha raccontato tutto... ti avevo avvertita che quel tipo fosse poco raccomandabile...» esordisce entrando in casa.

«Chi?» gli chiedo confusa, spostandomi per farlo passare.

«Quel Devin... sul serio non ricordi più nulla degli ultimi giorni?»

«Purtroppo no... la mia memoria si ferma ad alcuni mesi fa, prima di aver conosciuto questo Devin di cui tutti parlate!»

«Incredibile... è sua la colpa, me lo sento... perciò non ricordi nemmeno il nostro ultimo incontro?»

«Quale ultimo incontro?»

«Wow... cioè, mi dispiace... io, ecco... ero già stato qui pochi mesi fa per cercare, sì insomma, di riconquistarti in qualche modo... ma quel Devin si è messo in mezzo rovinando tutto. Ti ha mentito dall'inizio alla fine, ne sono certo e chissà dove ti ha tenuta segregata per tutti questi giorni!»

«Come fai ad essere certo che mi abbia tenuta segregata?»

«Certamente non ti saresti mai allontanata di tua spontanea volontà facendo perdere completamente le tue tracce... temevamo tutti il peggio e a tua madre stava per venire un esaurimento...»

«Posso immaginare... i medici dicono che potrebbe trattarsi di un'amnesia transitoria ma a distanza di un mese io non ricordo ancora nulla, vuoto assoluto...»

«Non devi scoraggiarti, ci vorrà del tempo ma sono certo che prima o poi i ricordi torneranno...»

«Me lo auguro, perché sei venuto fin qui?»

«Per accertarmi di come ti sentissi...»

«Non era necessario che venissi di persona, bastava anche un SMS al limite!»

«Dovevo vederti di persona... ma se non hai piacere che io resti, posso sempre andarmene, tranquilla...»

«Non intendevo questo...»

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