Troppo casino. C'era così tanto casino che non riusciva a dormire; era l'una di notte e lui, dopo una giornata passata a lavorare, aveva bisogno di un sacrosanto riposo. Aveva voglia di urlare a squarciagola, fuori dalla sua finestra, a quegli idioti che stavano facendo tutto quel casino, di starsene zitti. Erano ubriachi, lo si poteva percepire dai loro schiamazzi, dal rumore del vetro di quelle bottiglie vuote che spaccavamo contro i muri e le macchine; per fortuna, che lui non ne possedeva lui, sennò sarebbe sceso al piano terra, dall'ultimo in cui si trovava, per spaccare loro con la testa contro il muro. Touya Todoroki era -forse- tutto l'opposto di quella che si poteva definire una persona calma. Chi lo avesse visto avrebbe notato una persona calma, serena e amorevole, ma chi davvero lo conosceva sapeva che non fosse così.
Seduto vicino al tavolo della sua cucina, con il petto scoperto e con i soli pantaloni del pigiama, fumava con una sigaretta stretta tra due dita mentre sul tavolo giaceva la tazza vuota del, forse, quarto caffè che aveva bevuto nell'arco di un paio di ore. Non riusciva a chiudere occhio e nemmeno quella sostanza, di cui ne era tanto dipendente, stava facendo il suo effetto.
Spense la sigaretta nel posacenere ormai pieno di tutte le cicche e cenere, poi si alzò e gettò il bicchierino di plastica nell'immondizia.
Probabilmente doveva bere qualcosa di più forte per reggersi in piedi, magari un po' di cocaina oppure della droga direttamente per via endovenosa. Si osservò allo specchio presente nella stanza: aveva profonde occhiaie e i suoi capelli corvini erano sparati all'insù, messi alla rinfusa così come il suo nervosismo in quel momento. Quegli schiamazzi continuarono, ma subito cessarono e, al loro posto, sentì un altro rumore di vetri infranti. Un rumore fin troppo vicino a lui, da poter provenire da fuori.
Proveniva alle sue spalle, fu questione di un attimo, che dietro di sé, dallo specchio, vide i vetri della sua finestra esplodere in una luce gialla e qualcuno fare irruzione nel suo appartamento.
Si andò a voltare, il suo occhio destro tremò dal nervoso e non per effetto del caffè: in mezzo alla cucina, giaceva il corpo di un uomo dai biondi capelli, ed era vestito tutto di nero. Era inginocchiato sul pavimento. Si alzò a rallentatore come se nulla fosse successo, come se non gli avesse spaccato i vetri, si scrollò residui di quest'ultimi dai vestiti con le mani e osservò il corvino.
"Ciao."
Disse con tutta la calma del mondo.Il loro incontro era stato del tutto casuale e non programmato. Per giunta, quell'idiota dai capelli chiari gli aveva anche sfondato una finestra e pretendeva pure il risarcimento dei danni.
"e ora che si fa ?"
fece il corvino, tenendo le braccia strette contro il petto e una smorfia molto più che incazzata disegnata sul viso. Gliela avrebbe fatta pagare.
"Non so, chiama qualcuno per aggiustarla. No ?"
Aveva risposto il biondo con quel tono carico di sarcasmo seguito da un sorrisetto da pugni in faccia.
Non era d'accordo con lui, come avrebbe fatto qualsiasi altra persona normale tra l'altro.
"Oppure potresti ripararla tu." Ebbe l'impulso di gettarglisi addosso con un pugno brandito. Ci mise poco a capire che non fosse solo un pensiero, ma lo aveva fatto per davvero. Infatti, in quel momento, gli si era avvicinato e lo aveva afferrato per il colletto della giacca con il pugno alzato per aria, pronto a colpirlo dritto in quel viso da stronzo.
"Hey! Calmati!"
Il biondo si mise subito sulla difensiva, alzando le mani in segno di resa e sfoggiando un sorriso da stupido sul viso.
"Ti pare il caso ?!? Mi hai sfondato la finestra e devo vedermela anche io ?!? E mi devo anche calmare ?!? Ma come ti permetti, stronzo ?!? Sii fortunato che sei ancora vivo!"
Sbraitò il corvino, scuotendo al contempo la mano che sosteneva il biondo per il colletto.
Aveva gli occhi fuori dalle orbite, era un pazzo incazzato.
"Calmati! Sono venuto a prelevarti."
Forse quella frase lo aveva destabilizzato, più della finestra rotta, tanto che lo lasciò subito facendolo cadere a terra.Spazio autrice
Heyy, come state ?
Io tutto bene!
Ed ecco qui che sono tornata con una dabihawks tutta speciale!
Come vi pare questo primo capitolo ?
STAI LEGGENDO
Circus for a Psycho ( Dabihawks )
Fanfiction✓sono presenti: linguaggio scurrile, scene di sesso e violenza. ✓non adatto ai più sensibili. ✓ i personaggi non sono i miei ma sono frutto dell'opera di Kōhei Horikoshi, io li ho solo presi in considerazione ma la storia sarà del tutto diversa. ✓...