IV

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*not edited*

Liam era seduto sul divano e guardava la televisione, continuando a cambiare canale cercando qualcosa di interessante da guardare, anche se tutto quello che sembrava essere trasmesso erano soap opera melense e recitate davvero male, così decise di guardare le repliche di alcuni episodi di 'Uomini e Donne'.

Fece una smorfia nei momenti troppo drammatici e sorrise nei momenti romantici (cosa di cui si pentì istantaneamente). Anche se il programma era terribile, alla fine si rese conto che un po' gli piaceva.

Con il viso appoggiato al palmo della mano, Liam emise un lamento per un'altra scena romantica. Come faceva ad essere così semplice per un ragazzo riuscire a sedurre tante ragazze in un colpo solo? Alla fine si innamoravano davvero? Succedeva davvero così nella vita reale? Liam ne dubitava.

L'amore non durava per sempre, ne era sicuro. Ecco perché i suoi genitori avevano divorziato, ecco perché sua sorella lasciava che il suo ragazzo la tradisse e la picchiasse.

Tutti facevano finta di essere felici di tutto, come se non ci fossero difetti (visibili) nella loro relazione. Liam pensava se qualche volta qualcuno fosse felice davvero, se qualcuno si svegliasse tutti i giorni con un sorriso sul volto, se qualcuno non provasse mai neanche un filo di odio e se qualcuno riuscisse mai a dire con estrema onestà che vorrebbero soltanto che la loro relazione col loro partner finisse.

Liam evitava un sacco di cosa: taxi, segretarie inquietanti, chihuahua, ma la cosa che evitava più di tutte era innamorarsi. Anche se era dozzinale, Liam aveva paura di innamorarsi, dire a qualcuno le fatidiche due parole, svegliarsi ogni mattina con qualcuno di fianco.

Era stato a tanti appuntamenti, la maggior parte erano stati dei disastri. Lui o lei era fastidioso o stronzo, o avevano scoperto del suo patrimonio e si erano offerti di prosciugarlo, proprio lì nel bel mezzo del ristorante.

Liam voleva qualcuno che lo amasse per com'era lui, non per i suoi soldi, o i suoi vestiti, la sua casa, le sue tre macchine (che usava raramente visto che preferiva andare al lavoro a piedi). Voleva che qualcuno gli dicesse che lo amava, senza intendere nient'altro. Donerebbe tutte le sue ricchezze per avere qualcuno che stesse con lui attraverso ogni esperienza e viaggio.

Finalmente annoiato dallo show, cambiò canale trovando il telegiornale che stava illustrando delle informazioni di emergenza. Liam si accigliò e alzò il volume.

"Stasera raccomandiamo che tutti voi rimaniate nelle vostre case. Un'enorme tempesta sta per colpire Londra. Anche se durerà solo una notte, vi raccomandiamo di spegnere luci e oggetti elettronici per evitare danneggiamenti. La tempesta sarà estremamente pericolosa, quindi non lasciate le vostre case. Grazie e auguriamo una notte sicura per tutti."

A Liam mancò il respiro per pochi secondi. Lui era al sicuro, naturalmente. Lui quella notte poteva dormire senza nessuna preoccupazione, ma qualcosa non l'avrebbe lasciato dormire stanotte. Se fosse andato a letto in quel momento, non sarebbe mai riuscito a perdonarselo, il senso di colpa lo avrebbe divorato e ucciso dentro.

Il ragazzo senzatetto.

Era là fuori nella pioggia, vicino a rimanere bloccato nel bel mezzo di una tempesta pericolosa. L'immagine di quel ragazzo seduto alla fine del vicolo, solo con una coperta bagnata per coprirsi dalla pioggia era entrata nella sua mente.

Liam guardò fuori dalla finestra e vide che la pioggia stava iniziando a cadere dalle nuvole nere notturne.

Deglutì lentamente, guardando verso il tavolo dove c'erano le chiavi della macchina.

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