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*not edited*

Zayn Malik aprì gli occhi lentamente, erano pesanti e vedeva sfuocato.

Era circondato da un materiale bianco, la sua testa era appoggiata ad un cuscino morbido, che dava una pausa al dolore continuo che sentiva al collo.

Tutto il suo corpo era dolorante, specialmente le sue gambe, ma anche i piedi erano diventati insensibili. Le sue mani erano fredde e non riusciva a smettere di battere i denti.

In quel momento un'ondata di confusione lo travolse:

Dove diavolo si trovava?

Si alzò a sedere molto lentamente, appoggiando tutto il peso del suo corpo sui gomiti mentre dava un'occhiata a ciò che lo circondava con un'espressione corrucciata sul volto. Portò la mano verso il viso per passarsela fra i capelli neri, ma se ne pentì subito quando le dita rimasero incastrate tra di essi. Si lamentò rumorosamente e appoggiò la mano sul lato della testa, massaggiando l'area che batteva dolorosamente.

Non riusciva a capire, era troppo confuso. Più di quanto avrebbe dovuto. Era normale?

Zayn si alzò a sedere completamente, portandosi le braccia davanti al viso e ispezionando ogni singolo tatuaggio con lo sguardo, domandandosi il significato di ognuno di esso. Non riusciva a ricordare come o dove gli erano stati fatti, li aveva solo lì stampati in modo indelebile sulla pelle, ma non riusciva a collegarci un significato specifico al momento.

E questo lo spaventava a morte.

Con un sussulto si alzò lentamente da quel letto sconosciuto, lamentandosi a causa del dolore che gli percorse attraverso le gambe. Si massaggiò le braccia e le mani, le quali erano fredde come ghiaccio, e iniziò a camminare attorno alla stanza, guardandosi in giro, sperando di trovare qualcosa che gli fosse familiare.

Ad un certo punto si fermò davanti a uno specchio, il suo viso impallidì e il battito del suo cuore accelerò a dismisura.

Lentamente portò la mano a toccarsi il viso, guardando ogni sua mossa nel riflesso dello specchio. Tracciò con le dita ogni dettaglio di esso, il naso, la mascella piena di lividi, le guance.

Stava cercando di capirci qualcosa, ci stava provando davvero, ma questo sembrò far peggiorare il suo mal di testa che ora come ora era diventato insopportabile.

Chi era?

Beh, ovviamente conosceva la sua faccia, sapeva com'era fatta, ma non sapeva chi era veramente.

Il suo nome non gli venne in mente, non riusciva a ricordarsi quanti anni aveva, non sapeva dove si trovata.

Il panico cominciava a salire a Zayn mentre cercava di ricordare ogni singolo dettaglio della sua vita.
L'unica cosa che gli venne in mente fu... il nulla. Era tutto bianco, ogni cosa che lo riguardava la sentiva sconosciuta. Non riusciva a ricordare l'ultima volta che si era tagliato i capelli, il suo ultimo pasto, l'ultima persona a cui aveva parlato. Cazzo, non riusciva neanche a ricordare il suo cognome.

Tutto questo lo spaventava a morte, non sapeva chi era, il che fece sentire a Zayn un buco formarsi nel cuore.

Fece un passo verso lo specchio, il cuore e il respiro accelerato.

Inizia con una 'M', vero? Pensò, cercando di ricordarsi il suo nome. No, aspetta; inizia con l'ultima lettera dell'alfabeto. Mise la mano sul lato dello specchio come per reggersi, abbassando la testa verso il pavimento chiudendo gli occhi, dolcemente cantando la canzoncina dell'alfabeto. "A, b, c, d, e, f-" Si fermò, spalancando gli occhi.

Cosa viene dopo la 'f'?

Alzò la testa di scatto, guardando il suo viso spaventato sullo specchio. Strinse i pugni mentre chiudeva gli occhi di nuovo, "A, b, c, d, e, f... p". Scosse la testa, non faceva così.

paint // ziam [ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora