VI

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*not edited*

Zayn era seduto sul lettino di pelle mentre il medico di base gli puntava una pila negli occhi. Le sue pupille si dilatarono e si sforzò di non serrare o sbattere le palpebre.

Non capiva perché lo stava facendo; il suo problema era nel cervello, non negli occhi, ma comunque non si ribellò e si lasciò esaminare. Era lei il dottore dopotutto.

Liam stava di fianco a Zayn, guardandolo con le braccia incrociate. I suoi occhi si posarono sul medico quando poggiò la piccola pila sulla scrivania.

"Non sembra avere nessun danno permanente" iniziò la dottoressa Adams, "Ma il colpo nel retro della testa sembra aver causato la perdita della memoria."

Liam annuì e chiese con un tono serio, "Quanto tempo ci vorrà prima che riesca a ricordare?"

Lei strinse le labbra, guardando Zayn, il quale teneva la testa bassa e le mani appoggiate sulle gambe. "In alcuni casi di amnesia traumatica, il paziente riacquista la memoria naturalmente, senza bisogno di nessun intervento. Avrà bisogno che qualcuno gli racconti tutto ciò che riguarda lui e il suo passato per iniziare di nuovo a ricordare." Si girò verso Zayn, "Hai ricordi di qualsiasi familiare o amici che vivono qua vicino?"

Lui rimase seduto, fermo immobile, mentre cercava di ricordare qualcosa, qualsiasi cosa. L'unica persona che gli venne in mente fu sua madre, ma la tristezza che colpì il suo cuore gli fece capire che molto probabilmente sua madre non c'era più. Quindi decise di scuotere la testa, "No" rispose con un sussurro.

La dottoressa Adams guardò Liam, "Visto che non si ricorda nessun familiare, vi consiglio di essere pazienti" spiegò, "si assicuri che dorma minimo otto ore e che mangi pasti salutari"

"Uhm, dottoressa... Lui... vomita... ogni volta subito dopo aver mangiato." Liam disse sommessamente, in modo che Zayn non sentisse.

"Visto che il suo corpo non è abituato a grandi quantità di cibo, dovrebbe dargli piccole porzioni e piano piano aumentarle ogni settimana" lo informò la dottoressa, "A meno che lei non voglia mandarlo in una casa di accoglienza per senzatetto" gli suggerì, assicurandosi che la sua voce fosse bassa abbastanza da farsi sentire solo da Liam.

Zayn la sentì e voleva alzare la testa e pregare Liam di dire 'no', ma non voleva disturbarlo. Era ovviamente un uomo occupato, non aveva tempo per Zayn. Così si preparò mentalmente ad ascoltare la sua risposta.

Gli piaceva il fatto che Liam si stesse prendendo cura di lui, gli piaceva farsi docce calde, gli piaceva indossare vestiti puliti (anche se erano estremamente larghi su di lui, almeno erano qualcosa che riusciva a coprirlo) e infine gli piaceva mangiare propriamente; ma la cosa che gli piaceva di più era stare con Liam. Gli piaceva come lo guardava, gli piaceva il suo sorriso, gli piaceva la sua preoccupazione verso di lui.

Zayn sarebbe stato devastato se avesse dovuto andarsene. Era stato con Liam solo un giorno e si era sentito al sicuro, qualcosa che non gli succedeva da molto tempo.

Liam guardò Zayn per un secondo e scosse la testa, "Mi prenderò cura di lui."

I muscoli di Zayn si rilassarono e emise un piccolo respiro di sollievo, non rumoroso abbastanza in modo che né la dottoressa Adams né Liam lo sentissero.

-*-

Stavano cenando e Liam, ascoltando i suggerimenti della dottoressa, aveva dato a Zayn una piccola porzione di spaghetti.

Mentre mangiavano, Liam voleva iniziare una conversazione amichevole, ma il problema era che non sapeva come fare.

Non poteva chiedergli raccontami un po' di te? perché Zayn non sapeva niente di sé stesso.

Non poteva chiamarlo per nome perché Zayn non glielo aveva ancora detto e, più importante, non lo sapeva neanche lui.

Provare a parlare con qualcuno con un amnesia era difficile.

Liam decise di chiedergli un semplice "Come stai?"

Zayn rimase in silenzio per un paio di secondi, osservando intensamente il suo cibo. "Bene" disse timidamente, "E tu?" I suoi occhi nocciola incontrarono quelli marroni di Liam e Liam non era sicuro se aveva visto un paio di occhi più bello in tutta la sua vita.

Liam masticò gli spaghetti, deglutendo prima di rispondere, "Sto bene."

Zayn annuì e un altro silenzio imbarazzante invase la stanza, spezzato solo dal suono delle posate che tintinnavano contro il piatto.

Continuarono la cena e Liam era sorpreso dal modo in cui Zayn mangiava. Forse si aspettava che Zayn si buttasse immediatamente sul cibo nel momento in cui era servito di fronte a lui. Invece, sollevava lentamente la forchetta, arrotolando un po' di spaghetti intorno ad essa, poi la portava alla bocca e masticava con la bocca chiusa.

Così mentre mangiavano, Zayn si sporcò le labbra di salsa.

"Uhm, hai un po' di-" gli indicò le labbra, "-sugo qua."

Zayn si pulì la parte sbagliata con il tovagliolo, accigliandosi quando non vide niente su di esso.

"No" disse Liam, alzandosi e inginocchiandosi di fianco a Zayn. Prese il tovagliolo e gentilmente girò il viso di Zayn. Gli pulì la salsa dal labbra lentamente, i suoi occhi fissi sulle meravigliose labbra rosate di Zayn.

Anche Zayn finì per fissare Liam, i suoi occhi fissi sul suo viso stupendo.

Avevano entrambi il desiderio di baciarsi, volendo sapere come sarebbe stato avere le labbra sopra quelle dell'altro. Era allettante, ma troppo presto.

Si stavano avvicinando, gli occhi di Zayn continuavano a spostarsi dalle labbra di Liam ai suoi occhi. Lo guardò con il suo tipico sguardo innocente. Si leccò le labbra e sussurrò, "G-grazie." La sua voce sommessa, come sempre, ma questa volta c'era qualcosa di diverso. Qualcosa che stava dicendo a Liam di farlo star zitto con un bacio.

Improvvisamente entrambi abbassarono lo sguardo, sapendo che non era giusto. Non ora, almeno.

Zayn arrossì e tossì, imbarazzato.

Liam si schiarì la gola e si alzò, tornando a sedersi, "Scusa per... quello."

Zayn scosse la testa, "Non ti preoccupare." Spostò lo sguardo di nuovo, questa volta fermandolo sul muro.

Liam si girò e vide che Zayn avevano notato il dipinto.

Sorrise, "Ti ricordi? Me l'hai venduto tu."

Zayn annuì e sul suo viso comparve un dolce e piccolo sorriso, "Sì, mi ricordo."

Liam si alzò e camminò verso il quadro, ammirandolo. "Sembra che ci hai messo l'anima dentro questo dipinto."

Zayn annuì raggiungendolo, "L'ho fatto."

Ammirarono il dipinto per pochi minuti, finché qualcosa catturò l'attenzione di Liam. Si accigliò e si avvicino ancora di più al quadro, cercando di capire cosa c'era scritto nell'angolino del dipinto.

Zayn Malik.

Si girò verso di lui, "Per caso il tuo nome è Zayn Malik?" chiese.

Zayn ci pensò per pochi secondi, ma dopo un sorriso iniziò ad apparire sul suo viso. Rise, un suono bellissimo riempì la stanza, "E' il mio nome!" Esclamò, "Il mio nome è Zayn Malik!" Inaspettatamente abbracciò Liam allacciandogli le braccia attorno alla vita, la sua guancia sul suo petto.

Liam sorrise e ridacchiò alla reazione di Zayn.

Improvvisamente Zayn si tirò indietro dall'abbraccio e arrossì, "S-scusa, non era mia intenzione-"

"Puoi abbracciarmi tutte le volte che vuoi, Zayn."
Liam aprì le braccia e Zayn sorrise un'altra volta abbracciandolo.

paint // ziam [ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora