*not edited*
Zayn Malik vedeva tutto sfuocato.
Tutto sembrava così irreale, ma nello stesso momento troppo familiare.
Sentì urla, ma erano strane, come se fossero sotto acqua.
Zayn urlò, vedendo il suo pugno che batteva quasi al rallentatore sulla vecchia porta di legno. Urlò cose che non riusciva a capire e aveva un terribile presentimento.
Qualcosa di male stava succedendo e lo sapeva perché sentì una risata familiare, una risata da psicopatico.
Era più piccolo del solito, i suoi pugni erano piccoli e i colpi sulla porta non si sentivano più.
Ad un certo punto si aprì e Zayn iniziò a cadere dentro un'oscurità che sembrava non avere mai fine.
Una scarica di adrenalina gli attraversò la schiena e finalmente riuscì a vedere qualcosa sul fondo dopo un tempo che gli era sembrato infinito.
Trattenne il respiro e cadde dentro una piscina.
Ma questa era una piscina diversa.
Le piscine normali non erano bordeaux.
Cercò di uscire in superficie, ma, non sapendo nuotare, cominciò a muovere le braccia intorno a sé per cercare di respirare.
Chiamò aiuto, ma ancora una volta nessuno lo sentì. Sentì il liquido denso cominciare a portarlo verso il fondo della piscina e, nonostante tutti i suoi tentativi, era già troppo a fondo.
Zayn piangeva, il suo cuore batteva ad un ritmo inimmaginabile e iniziò a sentirsi piccolo e debole. Non riusciva a respirare e sentì come se stesse aspirando sangue.
Ad un certo punto il sangue iniziò a scomparire e si trovò disteso sul pavimento freddo, tossendo cercando di ritrovare il respiro. Era coperto di sangue e si domandò se tutto ciò sarebbe mai finito.
Alzò lo sguardo e vide una donna distante da lui. Deglutì quando la riconobbe e lei gli sorrise. Un sorriso che gli mancava.
La chiamò ad alta voce ma lei lo salutò soltanto con la mano, quindi si alzò e la raggiunse correndo ma sentì come se stesse correndo su un tapis roulant perché non stava andando da nessuna parte.
Urlò quando la vide cadere sul pavimento, il suo corpo fragile sbriciolato in cenere.
Zayn fu portato via da una grande e fredda mano, l'uomo rideva mentre Zayn piangeva e lo pregava di lasciarlo andare. L'uomo continuò a trascinarlo via, attraverso un'altra porta.
Zayn continuò a piangere e a scuotere la testa, rifiutandosi di entrarci. La porta si aprì improvvisamente e fu buttato dentro uno stanza.
Iniziò a chiamare il nome della donna, ma non rispose nessuno. Era stato lasciato solo in quella buia, piccola e fredda stanzetta.
Sentì odio iniziare a bollirgli dentro. Odiava quell'uomo. Non sapeva chi era, ma lo odiava.
E ne era assolutamente spaventato.
-*-
Zayn si svegliò, un sottile strato di sudore gli copriva tutto il corpo. Si sentì stringere da delle braccia forti e calde. Quelle braccia non erano niente in confronto a quelle fredde del sogno.
Riconobbe immediatamente Liam.
Non realizzò che stava piangendo fino a che Liam non gli asciugò le lacrime dal viso, lacrime che nonostante tutto continuavano a scendere.
Zayn non stava singhiozzando, ma sentiva che mancava poco. Il suo corpo tremava in maniera incontrollabile a causa della paura.
Liam lo baciò sulla guancia, "Va tutto bene, va tutto bene, ci sono qua io" disse dolcemente.
E Zayn pianse ancora, singhiozzò sommessamente abbracciandolo. Le lacrime stavano bagnando la maglietta di Liam, ma non gliene poteva importare di meno.
Zayn riusciva ancora a sentire il sangue immaginario sul suo corpo. Cercò di dimenticarsi quegli occhi freddi e scuri, ma era abbastanza sicuro che ora erano scolpiti in maniera permanente nella sua mente.
Quando si fu finalmente calmato, Liam lo fece sedere sul letto mentre lo teneva ancora fra le sue braccia. Gli unici suoni che si sentivano nel silenzio erano i singhiozzi sommessi occasionali di Zayn.
Liam aveva sentito le sue grida dal salotto. Aveva dormito sul divano per un paio di notti per invadere lo spazio personale di Zayn. Non gli dava fastidio, era felice che per una volta Zayn dormisse in un letto comodo.
"Brutto sogno?" Liam gli chiese dolcemente dopo pochi minuti di silenzio.
Zayn sospirò e fece sì con la testa contro il petto di Liam.
"Vuoi parlarne?"
Scosse la testa, non volendo ricordare l'incubo spaventoso. "Veramente no."
Liam annuì comprensivo. Tenne Zayn fra le sue braccia fino a che non fu completamente sicuro che si fosse rilassato.
Zayn si addormentò sul suo petto e Liam pensò che era la cosa più bella che avesse mai visto; così lo distese dolcemente sul letto. Liam si alzò e proprio quando stava per chiudere la porta. Zayn parlò.
"Liam?"
Si girò, "Zayn?"
Un po' di rossore comparve sulle sue guance, "Potresti-" iniziò, deglutendo a fatica, "-stare qui con me?... Solo per stanotte" chiese timidamente. Non si era sentito così al sicuro nelle braccia di nessuno prima di Liam e sperava che quella sensazione potesse durare un po' di più.
Liam sorrise e annuì, stendendosi di fianco a Zayn.
Tennero le distanze, non volendo disturbarsi a vicenda; ma, a mano a mano che il tempo passava, si trovarono ad avvicinarsi piano piano e, nel momento in cui si addormentarono, Liam aveva le sue braccia attorno alla vita di Zayn e Zayn aveva il visto sepolto nel petto di Liam.
Quella notte Zayn non fece più incubi.
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paint // ziam [ita]
Fanfiction"Che cosa hai intenzione di dipingere?" "Te." ------ o quella in cui Zayn è un artista di strada senzatetto e Liam è un uomo d'affari di successo. Zayn decide di colorare la sua vita fuori dai bordi, e mentre lo fa, Liam scopre che Zayn ha più arte...