XVI

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*not edited*

Liam guidava per le strade quasi vuote di Londra, velocemente, quasi abbastanza per fargli prendere una multa per eccesso velocità. Erano le nove e cinquantacinque di sera e l'adrenalina gli pompava nelle vene perché stava per incontrare il criminale che aveva minacciato Zayn.

Forse era stupido il fatto che aveva deciso di consegnare i soldi di persona. Quel tipo poteva possedere una pistola e aveva pianificato di sparargli proprio dopo che Liam gli avesse dato le sterline. Aveva immaginato se stesso morto mentre Zayn era esposto ai pericoli. Era un rischio, ma era disposto a correrlo.

Nella tasca anteriore dei pantaloni aveva un piccolo coltellino che aveva deciso di portare con sé nel caso in cui questo Harry decidesse di fare qualcosa di imprevedibile. Non si fidava interamente di lui, anche se era sembrato 'amichevole' per pochi secondi. Minacce erano sempre minacce e Liam non poteva dire di essere sicuro che Harry stesse mentendo.

Zayn non sospettava niente di niente, beh, almeno era quello che Liam sperava. Sapeva che se avesse scoperto tutto questo, non ne sarebbe stato contento. Ma era per la sua sicurezza, sapeva che se non l'avesse fatto, Harry molto probabilmente sarebbe andato a casa sua e avrebbe fatto del male a Zayn quando Liam non c'era. Ecco, questo era un rischio che non voleva correre.

In quel momento, Zayn era raggomitolato nel letto di Liam. Le coperte soffici gli coprivano il coperto, assicurandosi che non prendesse freddo. Una parte della sua faccia era 'spalmata' sul cuscino, un piccolo broncio sul suo viso mentre respirava regolarmente attraverso il naso; le sue ciglia toccavano a malapena le guance mentre dormiva pacificamente. Liam dovette ammettere che era rimasto a fissarlo per un bel pezzo (ma ancora, lo faceva sempre quando si parlava di Zayn), ma quando era diventato davvero troppo inquietante, aveva preso un vecchio portafoglio con dentro le mille sterline e se n'era andato, assicurandosi di aggiungere una doppia mandata alla porta, giusto nel caso in cui fosse una trappola solo per far andare Liam via dalla casa e dare via libera ad Harry per fare del male a Zayn.

Sospirò quando finalmente arrivò nella strada, dove c'era una piccola casetta. Si accigliò un pochino e spense il motore prima di scendere lentamente e attentamente dalla macchina. Chiuse la portiera dietro di sé, guardandosi intorno per vedere se c'era qualcuno in vista, ma apparentemente non c'era nessuno.

Si tirò su la manica della giacca e guardò l'ora: 22:02. Mormorò sospettoso e si girò ancora, non vedendo nessuno dall'altra parte della strada.

Questo naturalmente finché non sentì dei passi dietro di lui e si girò di scatto.

I passi della persona erano sempre più forti e evidenti, la sua figura era alta e slanciata, non muscolosa ma non per questo non intimidatoria. Portava un cappotto nero alla moda che gli ricadeva stretto sul corpo, aveva le mani in tasca e i suoi capelli sembravano quasi toccargli le spalle. "Liam Payne." lo accolse con una risata minacciosa.

Liam alzò le sopracciglia, "Come conosci il mio nome?" Lo guardò dalla testa ai piedi, cercando di farsi più alto e gonfiando il petto. Erano circa alti uguali, tranne che Liam era un po' più muscoloso nelle braccia e nel petto.

Harry lo derise, "Sei sulle riviste e sui giornali tutto il tempo. Non fare finta di essere sorpreso."

Certo, forse Liam era stato nominato 'uomo d'affari di successo più sexy' a Londra un po' di volte di fila, ma non lasciava che questo gli montasse la testa, di solito se ne dimenticava.

Lo ignorò e tirò fuori il portafoglio. "Tieni. Esattamente mille sterline." Lo tirò a Harry che lo prese al volo. Lo aprì e scorse velocemente i soldi, contando ogni banconota. Dopodiché guardò Liam, rimettendo i soldi dentro il portafoglio.

paint // ziam [ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora