10-No control

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I piatti sono presentati in maniera impeccabile e sopratutto hanno un sapore particolare e delicato.

Christian aveva ragione. Almeno una volta nella vita si doveva provare queste prelibatezze.

«Vuole che le porti il conto, signore?» Chiede il cameriere al moro, prendendo gli ultimi piatti.

«Si esisto anche io grazie, ora puoi andare.» Sorride Mattia falso.

Il cameriere fa finta di non aver capito il tono che ha appena usato il biondo e si dilegua, lasciando i due di nuovo da soli.

«E tu smettila di sorridere.» Continua Mattia, irritato dal sorrisetto malizioso di suo marito.

«Ma come? Un quarto d'ora fa hai detto che ami il mio sorriso. Non ti piace più ora?»

«Fottiti, Christian.»

«La smetti di essere così geloso? Sei più adorabile del solito quando lo sei.» Dice il maggiore accarezzando il braccio di Mattia.

«Magari quando la smetterai di sbavare ogni volta che il cameriere entra per servirci o portare via i piatti, la smetterò anche io.» Sussurra il più piccolo innervosito, distogliendo lo sguardo dal riccio moro.

«Amore lo sai che io guardo solo te e il tuo bel culo sodo.»

«Tu mi guardi il culo?»

«Si. E per la cronaca l'ho pure scop-»

«Christian!» Urla Mattia imbarazzato.

L'interpellato sorride ancora di più a quella reazione.

Prende per mano il biondo e lo fa sedere sulle sue gambe.

«Mi fai impazzire quando sei geloso, piccolo.» Sussurra il più grande, prima di baciare ogni centimetro del viso, evitando di proposito le labbra. «Quel cameriere non lo guarderei neanche se fosse l'ultimo uomo sulla terra. E poi lo sai che mi piace stuzzicarti.» Continua Christian, parlando sulla sua bocca, allungando le piccole dita sulla schiena di Mattia, accarezzandola lentamente.

«Ti piace vedere anche come lo ammazzo di botte se non la smette di fissarti?»

«Shh. Ora tu e la tua bella bocca devono pensare solo e soltanto a me, e al mio amichetto qui sotto.» Dice il moro prima di far abbassare il corpo di il minore sotto il tavolo.

«Che vuoi fare?» Domanda il biondo.

«Qualcosa che non ti dispiace affatto.» Sussurra il riccio, spingendo la testa del più basso contro il suo pacco.

Invece di allontanarsi, Mattia comincia a massaggiare da sopra i pantaloni l'erezione quasi del tutto formata di Christian.

«Dillo»

«Cosa?»

«Che sono solo io colui che invade la tua mente.» Sussurra erotico il biondo a due centimetri dai suoi boxer neri.

«Mi hai fottuto il cervello. Lo vuoi capire, cazzo?» Sussurra eccitato Christian, tirandogli i capelli ricci morbidi, facendolo ansimare.

«Signore ecco a lei il conto. Ma...dov'è il suo compagno?» Riappare all'improvviso il cameriere.

«O-oh, è andato in bagno.» Si morde il labbro inferiore quando suo marito gli abbassa completamente i pantaloni, cercando di fare meno rumore possibile.

«Ecco a lei il conto.» Dice poggiando il foglio sul tavolo, prima di andarsene nuovamente.

Oltre al conto, c'è anche un bigliettino.

Christian lo prende con la sua mano tremante, mentre con l'altra stringe con forza i ricci di Mattia.

«Hah! Tu non lo sai, ma il dolce cameriere che ti sta tanto simpatico ti ha dato il suo numero di telefono.» Dice il moro guardandolo dritto negli occhi scuri dal piacere.

«Cosa? A me?» Sussurra scioccato Mattia.

«Per il signor occhi azzurri. Molto romantico non credi?» Ansima Christian tirando la testa del biondo verso la sua, facendo quasi collidere le loro labbra. «Che andasse a fanculo.»

«Anche tu sei molto romantico, amore.» Scherzò Mattia, prima di ritornare sulle sue labbra.


***


«Questa storia non mi piace affatto, Alex. Christian è in grave pericolo. Quel pazzo non esiterà a fargli del male.» Sussurra agitato Luigi sulla spalla del suo ragazzo.

«Lù, vedrai che supereremo anche questo. Come abbiamo sempre fatto.»

«Si ma stavolta è diverso. Mariano è oscurato dalla sua pazzia. Secondo me non si rende conto del male che sta facendo. Dobbiamo fare qualcosa.»

«E cosa?»

«Qualsiasi cosa!» Strilla il minore guardandolo negli occhi, supplicandolo con lo sguardo.

«Come ha detto Christian, l'unica cosa che possiamo fare adesso è controllare ogni telecamera sia dentro la villa che fuori. E in caso di pericolo chiamare immediatamente i soccorsi. Non possiamo fare altro.» Sussurra asciugando le sue lacrime, tranquillizzandolo.

«Ho paura, Ale. Stringimi.»

«Sono qui, amore. Non ti lascio.»


***


«A due settimane dalla sua fuga, Mariano Cristea ha mandato poco fa in mondovisione un video e delle foto, dove mostra le orribili immagini del corpo senza vita e pieno di sangue di Michele Callio. Tutto è stato subito intercettato e bloccato dalla polizia. Ora si spera che questa prova possa essere d'aiuto per la ricerca di questo pazzo omicida.»

«Ha fotografato la sua vittima? Questo è completamente fuori di testa!»

«Mattia, vieni a letto...è ancora presto.» Sussurra Christian sbadigliando, attirando l'attenzione di suo marito.

«Chri sono le 9:00.»

«E perché non mi hai svegliato? Ho un sacco di lavoro da fare in ufficio. Devo ancora vedere come procedono i lavori per la nostra nuova camera da letto.»

«Perché sei bello quando dormi.» Sussurra il biondo rosso dall'imbarazzo.

Christian sorride, baciandolo subito dopo.

«E poi anche perché ieri sera siamo tornati tardi, abbiamo dormito solo 4 ore.» Continua Mattia alzando con due dita il mento del riccio.

«Ci credo. Siamo stati tutto il tempo nel giardino di mamma a parlare, guardare le stelle...a proposito di lei...la situazione sta peggiorando. Sta male. Ha avuto dei problemi respiratori e non si sa quando lei...dovrà andarsene per sempre ecco.» Dice il moro con la testa appoggiata sulla spalla del più piccolo, cercando di non piangere.

Odia farsi vedere così. Senza difese e debole. Ma davanti a Mattia non ha scampo. Non riesce a mentirgli.

Il biondo posa subito un bacio sulla fronte di Christian, cullandolo tra le sue braccia.

«La conosco da poco ma sono sicuro che supererà anche questa. Anna è una donna forte e testarda. Proprio come il suo adorato figlio.» Sussurra Mattia baciando i capelli di suo marito.

«Grazie, amore. Lo apprezzo molto, davvero.» Sorride Christian, baciando su una guancia il ricciolino, facendo esplodere di felicità il cuore del più basso per il nomignolo.

«Andiamo. Vieni nel mio ufficio."

«Non voglio disturbarti, devi lavorare. Andrò da Luigi per aiutarlo in qualche sua strana ricetta.»

«Non mi hai sentito? Tu adesso vieni nel mio ufficio.»

«Che posso fare? Posso sistemare la scrivania, pulire qualche mobile"»

«Stare sulle mie gambe, per esempio.»

«La finirai mai di essere così perverso e voglioso?»

«Mai. Con te non ho controllo. Il tuo corpo mi fa perdere la ragione. Soprattutto il tuo tondo culo e le tue gambe.»

«Scemo.» Sospira il biondo rassegnato, baciandolo.




Spazio autrice

A domani con i nuovi capitoli<3

Twitter: justmyname_mal

Mal🤍

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