10 giugno, 12:55
fissai attentamente l'orologio alla mia sinistra, che ormai era adocchiato da tutta la classe da circa 20 minuti.
<quanto manca?> chiese brianna, la mia migliore amica.
<non molto, solo qualche minuto> risposi alla ragazza di fianco a me, in modo da non farmi sentire dal professore.
iniziai a sistemare frettolosamente tutto all'interno del mio zaino, aspettando con ansia il suono di quella maledetta campanella, che avrebbe indicato finalmente l'inizio delle vacanze estive.
aspettai con ansia quel momento.
arrivò, ci volle tempo, ma arrivò.
<si cazzo, si!>esclamai buttando a terra i libri posati precedentemente sul mio banco, incoraggiata dalle urla e dagli schiamazzi dei miei compagni di classe.
corsi subito via dalla classe seguita da brianna e insieme ci dirigemmo verso casa saltellando dalla gioia.
<<non ci posso credere!>> esclamai contenta.
<già, neanch'io!> mi assecondò la mia amica....
<non ci posso credere.> dissi facendo sbattere il mio zaino sul tavolo della cucina.
esatto, la polizia aveva fatto irruzione un'altra volta in casa mia, questa volta per avvisarmi che a causa dell'ennesima scomparsa di mio padre avrei dovuto vivere dai miei nonni a berlino.
<lo sappiamo ellen, ma è sparito da giorni ormai>
<ma che cazzo!lui sparisce anche per mesi!> contrabattei riferendomi alla poliziotta, che ormai vedevo in casa mia di routine.
<il volo è domani, ti accompagno io, non si discute.> disse poi fermamente la donna, per poi uscire di casa frettolosamente.
<fanculo> sospirai buttandomi sul divano esausta.
mia madre ci abbandonò quando avevo soltanto 2 anni, scappando in america con il suo amante, se la vedo le spacco il culo.
così rimasi sola con mio padre, un alcolizzato del cazzo che raramente tornava a casa dopo le sbronze.
la polizia pensava che fosse scomparso, ma non sapeva che qualche anno fa sparì per 6 mesi e una mattina ritornò come se nulla fosse.
ho un fratellino di 13 anni, ma lui è stato mandato in affidamento, è da qualche mese che non vado a trovarlo.
mi starà odiando per questo.<mi stai dicendo che non ci rivedremo per tutta l'estate?!> esclamò brianna, irritata.
<credo di sì, o almeno fin quando quel bastardo di mio padre non si farà vedere di nuovo>
<d'accorro, mi mancherai> disse dispiaciuta la mia amica, per poi fiondarsi tra le mie braccia.
<anche tu> sussurrai.
<forza,dobbiamo andare> esclamò la poliziotta sulla soglia della porta di casa mia.
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something going on||tom kaulitz
Romanceellie viene costretta a trasferisi a berlino dai nonni a causa dei servizi sociali, dove non si sarebbe mai aspettata di conoscere qualcuno di così simile quanto differente a lei.