Oddio non potevo crederci era lui, che imbarazzo. I suoi grandi occhi verdi incontrarono i mie color nocciola. Lo vidi irrigidirsi per un secondo per poi rivolgermi un segno con il capo in gesto di saluto e senza mai togliersi le cuffie si mise a sedere accanto all' amico. Io che nel frattempo ero rimasta ad osservarlo rimasi pietrificata, da una parte per l'imbarazzo, non potevo crederci con tutte le persone in mensa proprio in questo stranissimo ragazzo dai capelli colorati dovevo imbattermi? Dall'altra parte il mio cuore quando lo vide mancò di un battito sentii la terra sotto i piedi mancare scrollai la testa e cercai di dimenticare quello che era appena accaduto cercando di concentrarmi sulla mia insalata e sulle conversazioni che stavano tenendo i miei nuovi compagni.
Clary, che era seduta alla mia sinistra mi sussurrò all'orecchio- ehi quello strano ragazzo ti sta fissando da quando sei arrivata, com'è che si chiamava?-disse lei cercando di non farsi sentire da nessuno
-Michael- risposi io
-ah si giusto, be ecco sembra che ti voglia mangiare con gli occhi è inquietante la cosa- disse lei tornando poi a gustarsi la sua pizza
cercai di resistere alla tentazione di guardarlo ma non ce la feci, alzai la testa e notai che i grandi occhi verdi mi stavano fissando in un modo che non saprei descrivere. Distolsi subito lo sguardo ma dopo 10 secondi azzardai a voltarmi nuovamente verso di lui ed i suoi occhi erano ancora puntati verso di me.
Finita la cena ci ritirammo ognuno nelle proprie stanze, avevamo bisogno di dormire visto che domani sarebbero iniziate le lezioni. Una volta nella mia stanza cercai di fare qualsiasi cosa perché se mi fossi fermata avrei iniziato a pensare a quei grandi occhi verdi e non andava affatto bene non ora, non in questo periodo della mia vita già abbastanza incasinato di suo, non avevo bisogno di pensare ad uno strano ragazzo che mi fissava senza rivolgermi la parola.
Quindi iniziai a sistemarmi prima di andare al letto, mentre Zoe era in bagno a cambiarsi controllai il mio orario settimanale delle lezioni, ottimo domani avrei avuto la mia prima lezione di arti pittoriche per due ore della mattinata poi il pomeriggio un'ora di storia dell'arte.
Tirai fuori il mio mini pigiama dall'armadio, me l'ero comprato solo quando seppi di avere una coinquilina visto che di solito a casa dormivo solamente con delle vecchie maglie giganti la maggior parte comprate al porto di Boston all'età di 12 anni insieme a mio padre. Le adoravo mi ricordavano un vecchio capitolo chiuso della mia vita.
Zoe uscì dal bagno con indosso una minuscola canottierina bianca rivolgendomi un sorriso -ti dispiace se dormo così? Odio i pigiami e qui fa davvero troppo caldo- disse lei guardandomi con la testa piegata. Pensai che quello stesso gesto lo vidi la prima volta farlo da Calum e pensai se tra i due ci potesse essere qualcosa, sarebbero una bella coppia. Io tirai un sospiro di sollievo non credendo a quello che le mie orecchie hanno appena sentito, lei mi rivolse uno sguardo interrogativo e io le spiegai- no assolutamente anzi se non ti dispiace allora butto questo stupido pigiama che mi ero comprata solo per il college e recupero una mia vecchia maglia-
-yeaaaaah batti il 5 sorella - mi disse lei allungando una mano, io rimasi un po' di stucco per quell'eccessivo gesto ma poi le battei il cinque. Presi così una mia vecchia maglia, optai per la mia preferita, una volta era nera ma il colore con gli anni si era scolorito ed ora era di un grigio scuro invecchiato e davanti aveva il logo della band iron maiden, una delle preferite dio mio padre. Quando uscii dal bagno Zoe mi rivolse uno sguardo di assenso e mi fece l'occhiolino per la mia fichissima maglia. Fortunatamente non ci misi molto ad addormentarmi ero distrutta per via del lungo viaggio di questa mattina.
Ore 7.00
He said let's get out of this town
Drive out of the city
STAI LEGGENDO
Still Here || Michael Clifford
FanfictionShailene è una ragazza come le altre, si è appena diplomata e ha iniziato l'università in una città che sogna da quando è bambina. Se non fosse che quando aveva tredici anni, nel pieno della sua adolescenza si trasferì a Dublino da Boston. Questo le...