Scriptorium

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6 Novembre 1890

Caro Diario,

La giornata a scuola è cominciata nel tumulto.
Stavo andando a fare colazione nella Sala Grande quando, l'imponente porta si spalancò con Natty diretta a passo deciso verso di me. Il suo sguardo, di solito gioioso, era velato da una profonda preoccupazione: «Stavo cercando proprio te! Nella sala grande è scoppiato un litigio tra Infaustus e Sebastian. Non si è capito su cosa stiano litigando, ovviamente sono tutti curiosi ed ecco... Ho pensato ti potesse interessare».

Sala Grande

«Forse non hai capito: non dobbiamo avere nulla a che fare con le arti oscure!» 

seguendo la voce adirata di Infaustus, sono arrivata in un angolo appartato in cui i due si erano rintanati per discutere. «Qualsiasi cosa abbia a che fare con Salazar Serpeverde vale il rischio.» Il tono calmo, con cui Sebastian rispondeva, contrastava con quello di Infaustus: «Non sono d'accordo e non aggiungerò altro!»

«Vi si sente quasi da fuori a litigare, cosa è successo?» Ho chiesto raggiungendo i due ragazzi. Infaustus si è fatto scappare un ringhio di frustrazione tra i denti per poi andare via, con i pugni stretti e senza salutarmi.

«Infaustus non vuole avere nulla a che fare con lo scriptorium di Salazar Serpeverde. Hai idea delle scoperte che potremmo fare? Gli ho fatto presente che potremmo trovare anche una cura per Anne, ma non ha voluto sentire ragioni.» 

«Mi troverei d'accordo con Infaustus, però la curiosità di trovare qualcosa di utile per Anne è più forte.» 

Sono alquanto divisa a metà su questa faccenda: da un lato sono d'accordo con Infaustus, c'è da stare allerta con Salazar Serpeverde; dall'altro, non potrei mai perdonarmi se in quello Scriptorium ci fosse una cura per Anne e non avessimo fatto nulla.

«La gente non capisce a fondo la magia oscura, questo i Gaunt lo sanno bene, ma forse ho parlato a sproposito, non dovrei parlare della sua famiglia...» Si è interrotto poi Sebastian, mordendosi il labbro.

«So che non vanno d'accordo, ma non conosco i dettagli... Non devi dirmelo se credi non sia il caso.»  Ho risposto agitando le mani a mezz'aria ma, Sebastian, con un passo ha accorciato la distanza tra  me e lui e, con voce bassa, ha continuato: «Mi fido della tua riservatezza e, dal momento che ci troviamo insieme in questa faccenda, vorrei che tu sapessi i dettagli, ma che rimanga tra noi!» 

Fin dall'infanzia, ogni membro della famiglia, tranne Infaustus, si abbandonava con gioia a incantesimi di tormento scagliati contro i Babbani. Infaustus che, all'epoca era solo un bambino, spaventato dalle urla di dolore dei poveri malcapitati, continuava a rifiutarsi di unirsi a questa crudeltà. Arrivò il giorno in cui la famiglia decise di imporsi su di lui con la minaccia: "O lanci la maledizione su quel Babbano, oppure la subirai tu stesso". Ancora una volta, Infaustus si rifiutò senza esitazione e fu in quel momento che i loro genitori scagliarono su di lui la maledizione senza perdono Crucio. Il dolore, un tormento insostenibile, si diffuse attraverso ogni fibra del suo essere. La volta successiva, quando la maledizione fu di nuovo posta davanti a lui, Infaustus sentì il ricordo di quel dolore straziante che lo aveva consumato e si arrese.

Infaustus sa che vuol dire ricevere e infliggere una maledizione senza perdono, per questo motivo non vuole avere più niente a che fare con quel tipo di magia e non approva il comportamento della sua famiglia.

È già da un po' che ho rivalutato Infaustus, rispetto al nostro primo incontro.
È un ragazzo sensibile ed intelligente, con forti idee personali che, spesso, difende con tenacia senza paura del giudizio altrui.

«La frattura tra lui e la sua famiglia si è allargata sempre di più, finché non sono arrivato io. Ogni momento che non passa ad Hogwarts, è con noi a Feldcroft. Gli farò cambiare idea sullo scriptorium... Per Anne.» Ha concluso Sebastian.

HOGWARTS LEGACY | Diario del 5° anno 1890-1891Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora