Stanze segrete (parte 2)

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Sala Centrale

«Hey qui, da questa parte!» Sussurrò Sebastian facendomi cenno di seguirlo senza dare nell'occhio. Ormai si era già fatto buio e molti studenti cominciavano a ritirarsi nei loro dormitori o nelle sale comuni.

«Sebastian, ero così in pensiero! Ti ho cercato, ma... »
«Tranquilla, vieni, devo mostrarti una cosa» Mi fece un cenno con la mano e, muovendosi furtivamente, mi invitò a seguirlo.

Non potevo tenermi dentro ancora a lungo ciò che avevo da dirgli, perciò, anche se mi aveva precedentemente interrotta, continuai noncurante: «Grazie ancora per quello che hai fatto in biblioteca l'altra sera... per me vuol dire tanto.»
Sebastian si voltò verso di me e, con un sorriso furbo, bisbigliò: «Come ti dicevo, non devi preoccuparti! Alla fine sono riuscito a evitare la punizione... so come divincolarmi da queste situazioni. Per di qua, nemmeno i professori sanno dell'esistenza di questo posto, per questo è importante che rimanga segreto».

Mi fece entrare all'interno di quello che sembrava un orologio che, con uno strano meccanismo, ci condusse in un sotterraneo spoglio, se non per alcune candele e vecchie armature.

«Ero passato a Feldcroft per salutare Anne. Sono tornato ieri sera, ho provato a cercarti vicino la vostra sala comune, ovviamente, senza trovarti.» 

"Ecco, meglio che tu non mi abbia trovata in quelle condizioni", pensai.

«Questo posto me lo ha mostrato il mio amico Infaustus. La sua famiglia, i Gaunt, conoscono tanti segreti, e questa stanza ne fa parte. Lui lo chiama "il sotterraneo", e dal primo anno qui ad Hogwarts è il nostro rifugio: mio, suo e di Anne... e ora lo conosci anche tu.» Mi guardava entusiasta, in trepida attesa di una risposta.

«L'ho conosciuto Infaustus, ma non ho avuto modo di parlarci molto. Mi lusinga che tu mi abbia mostrato questo posto così speciale per voi, sono... sono senza parole!» Confidai lusingata da tale fiducia. 

Cosa avevo fatto per meritare tutta questa gentilezza da parte sua? L'unica cosa che ho fatto finora per lui è stato batterlo a duello davanti  tutta la classe di Difesa contro le arti oscure! Mandare un ragazzo con le gambe all'aria di fronte a tutta la classe era motivo di iniziare un corteggiamento nel mondo magico? Forse dovrei informarmi a tal proposito, comincio ad essere veramente confusa.

«Bene» Replicò lui,  rompendo il silenzio: «Perché ho giurato a Infaustus che avrei protetto questo posto, quindi non parlarne con nessuno! Lui di me si è sempre fidato... mi raccomando, deve rimanere tra noi. Non voglio perdere il nostro rapporto e questo posto.»

«Non lo dirò a nessuno. Te lo prometto!»

«Oh, e un altro consiglio: non parlare con Infaustus della sua famiglia, non è in buoni rapporti con essa... spero che tu e lui possiate andare d'accordo, non parla con nessuno, a parte che con me!»

«Ne prenderò nota e sarò muta come un pesce! Devo ancora sdebitarmi per la faccenda della biblioteca e ora questo!» Continuavo a guardarmi intorno ad occhi sgranati, come se quei muri spogli potessero darmi qualche indizio su cosa stesse succedendo, ma invece di ricevere indizi, Sebastian disse qualcosa che mi mandò ancora più in confusione:

«Non c'è problema, mi piace avere amici in debito con me!»

Il suo sguardo era furbo e il sorriso malizioso, ma subito dopo aggiunse: «Comunque, ti ho portata qui perché è il posto ideale per stare lontano da occhi indiscreti... ed esercitarsi in incantesimi proibiti. Conosci l'incantesimo esplodente?».

Si girò e mi diede subito una dimostrazione di cosa intendeva, lanciando l'incantesimo Confringo su un braciere lontano, con una precisione tale e potenza controllata da accenderlo, donando più calore e luminosità alla stanza.

HOGWARTS LEGACY | Diario del 5° anno 1890-1891Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora