Avada Kedavra

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2 Gennaio 1891

Caro Diario,

Erano le prime ore del mattino, mi stavo preparando per andare da Fig con la bacchetta forgiata da Olivander e confessargli quanto accaduto con Victor Rookwood, quando ricevetti questo gufo di Infaustus a dir poco allarmante:

Erano le prime ore del mattino, mi stavo preparando per andare da Fig con la bacchetta forgiata da Olivander e confessargli quanto accaduto con Victor Rookwood, quando ricevetti questo gufo di Infaustus a dir poco allarmante:

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Riposi la bacchetta speciale sulla scrivania e volai il più velocemente possibile in direzione Feldcroft.

Il cuore aveva preso il sopravvento sulla ragione.

Un adulto responsabile avrebbe anteposto il dovere di contrastare la guerra goblin ai propri fatti personali, ma non sono un adulto, ho 16 anni, e non so quanto possa essere ritenuta una persona responsabile. Anche se, sembra che tutte le responsabilità del mondo magico, da quando sono arrivata qui, dipendono da me. E pensare che, fino a un anno fa - prima di scoprire la magia - nel mondo babbano, il mio unico problema era sperare di non finire in un matrimonio di convenienza (destino che accomuna tutte le ragazze di quel mondo).

Catacomba di Feldcroft

All'ingresso della catacomba trovai Anne e Infaustus che parlavano tra di loro. Era la prima volta che vedevo loro due insieme e, anche se ero lontana, potevo percepire come Infaustus fosse diverso con lei nei modi in cui ero solita conoscerlo io. Era premuroso, gentile e amorevole, caratteristiche che - premura a parte - non gli avevo ancora mai visto rivolgere a qualcun altro.

«Sebastian è arrivato a mettere in pericolo se stesso e l'intero borgo per questa ossessione di guarirmi.»
Furono le parole che sentii dire ad Anne quando li raggiunsi.

«Dov'è Sebastian?» Chiesi con il fiato corto dalla corsa e poggiando le mani sulle ginocchia.

«Sono contento di vederti! Anzi, per dire la verità, sono sorpreso che non sei con lui!»

Risposi ad Infaustus con una semplice occhiata, senza dire una parola. Non so se era una frecciatina delle sue o una semplice constatazione.

«Avevi giurato che non sarebbe andato oltre, ed invece, eccoci qui!» Continuò Infaustus, mentre Anne si allontanò in direzione di Feldcroft, senza rivolgermi nemmeno un saluto.

Si, non mi sbagliavo, era l'ennesima tirata di orecchie di Infaustus. Come se fosse compito mio e solo mio tenere a bada Sebastian, come se lui non fosse il suo migliore amico o come se Sebastian non sapesse ragionare di testa propria.
Eppure, nonostante trovassi tutte queste scuse, le sue parole facevano comunque male.

«È dentro la catacomba? Andiamo!» Dissi io con fare sbrigativo. Era ora di sistemare questa faccenda e poi, dovevo correre ad occuparmi di qualcosa di ancora più grosso!

Entrai nella catacomba con le orecchie che ancora mi fischiano, ripensando alle parole taglienti di Infaustus. Mi avevano colpita come uno schiaffo e facevano male, nonostante fossero del tutto prevedibili.

HOGWARTS LEGACY | Diario del 5° anno 1890-1891Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora