Ultimo giorno

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Caro diario,

questa è la tua ultima pagina, sembra ieri che ho iniziato a scrivere qui sopra eppure, allo stesso tempo, sono consapevole di essere cresciuta tantissimo, il bagaglio di esperienze fatte in questo mio primo anno ad Hogwarts è grande quanto la stanza delle necessità!

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"Non so tu, ma io non ho scordato la nostra ultima visita furtiva nel sotterraneo. Per dire la verità, non riesco a pensare ad altro!

Incontriamoci nel giardino sul retro di Hogwarts, ho alcune cose da chiederti.

Tuo,

Sebastian."

Se c'è una cosa che non è mai cambiata, dall'inizio dell'anno ad oggi, è quell'intreccio di emozioni che provo ogni volta che ricevo un gufo da Sebastian.

Giardino di Hogwarts

«Sapevo di stuzzicare la tua attenzione con un gufo!» Sebastian si è alzato dalla panchina, vedendomi avvicinare nella sua direzione. Entrambi palpitanti, con il cuore in gola, ci scambiavamo sorrisi emozionati. 
Mi sono fermata a pochi passi da lui, le nostre mani sembravano attrarsi come calamite, le dita si sfioravano, cercandosi, per poi intrecciarsi tra loro.

«Questo sorriso mi rincuora, dopo il ballo non ci siamo più sentiti e poi ho saputo che andrai un mese dai Weasley. Ho avuto paura... sì, per un attimo ho pensato di essermi sognato cosa è successo nel sotterraneo quella sera. Spero di non aver sbagliato qualcosa.» Ha confessato Sebastian, imbarazzato.
«Assolutamente no! Scusami se ti ho dato quest'impressione!» Sono saltata sull'attenti, allarmata. Non avevo idea si sentisse così, nei giorni successivi il ballo non ho fatto altro che pensare a lui, non mi ero nemmeno resa conto che fossero già passati tre giorni!

«Sono stati giorni molto pieni di preparativi per organizzare i tre mesi che verranno, e non mi sono accorta del tempo che è passato. Se ripenso a quella sera, le emozioni sono così vivide e forti che mi sembra ieri. Ho anche dato per scontato che eri impegnato con Anne.» ho continuato a giustificarmi.

«Io, invece, ho passato questi giorni con la mente in fiamme, non riuscivo a smettere di pensare a quella sera. Anche la bocca sembrava in fiamme, immaginandomi di parlare con te»

Quelle parole mi hanno lusingata e fatta arrossire, ma non potevo non cogliere l'occasione di stuzzicarlo: «"Parlare"? Tu parli già troppo, Sebastian...» 

Lo osservavo con un sorriso sornione fare un'espressione meravigliata. Un sorriso malizioso aveva incurvato le sue labbra come un segno di sfida, e tirandomi a sé, le nostre bocche si sono incontrate per poi schiudersi in un bacio intenso.

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Quella notte, nel sotterraneo, ci siamo scambiati il nostro primo bacio, seguito da molti altri per tutto il resto del tempo passato lì. È stato tutto così travolgente! 

Mano nella mano, sgattaiolammo frettolosamente nel sotterraneo, impazienti di abbandonarci a quei sentimenti corrisposti, ma per troppo tempo celati. Dopo un lungo e interminabile anno di sguardi rubati e parole non dette, appena il passaggio  del sotterraneo si richiuse alle nostre spalle, Sebastian si girò verso di me. Eravamo così vicini che i nostri respiri si mischiarono, creando un'unione invisibile tra di noi, come se l'aria stessa avesse deciso di celebrare il nostro momento. Gli avvolsi le braccia intorno al collo, tirandolo verso di me. Ci muovemmo insieme, come in un ballo, finché finii per aderire con la schiena al muro freddo e umido, con il suo corpo caldo che mi sovrastava. Le nostre labbra si avvicinarono con una dolce lentezza, come se il tempo si fosse fermato per darci modo di assaporare quel momento. Il nostro primo bacio fu un susseguirsi di emozioni intense: la passione si unì alla tenerezza in un abbraccio appassionato.

HOGWARTS LEGACY | Diario del 5° anno 1890-1891Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora