Il trittico è completo

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26 Dicembre 1890

Caro Diario,

In questi due giorni lontana dal mondo magico non c'è stato molto da aggiornare.
Non avevo dubbi che mi sarebbe mancato così tanto tornare ad Hogwarts, quello che non ricordavo è come passano lentamente due miseri giorni nel mondo Babbano, soprattutto quando ti annoi.

Hogwarts Express

Come diceva Natty, anche altri studenti tornano a casa in questi giorni per festeggiare questa festività con la famiglia. Tra questi c'erano anche Garreth e Cressida, con cui ho diviso lo scompartimento del treno nel viaggio di ritorno al castello.

«E così hai conosciuto la famiglia Weasley al completo! C'era anche la vicepreside?» Chiesi divertendomi a punzecchiare Cressida.
«Sì, si è unita a noi giusto per la cena, ma devo dire che non è stato imbarazzante come credevo!»
«Ho detto loro che portavo un'amica, non abbiamo mica annunciato un fidanzamento!» Intervenne Garreth con tono di sufficienza.
«E secondo te se la sono bevuta?»
«Come sarebbe a dire? È la verità!»
Cressida diede un colpo alla spalla di Garreth: «Vorresti dire che sono solo un'amica?! Non sono la tua ragazza?»

Mi sembrava strano che non avesse ancora perso la pazienza.

«Aiah! No... io... volevo dire che non siamo scesi nei dettagli! Aih...scusa!» Si lamentò lui, chiaramente in difficoltà.
«Dai ragazzi non litigate! Ecco Cressida questo è per te, e questo Garreth, è per te!»
Dissi dando loro i miei regali, sperando di rilassare la situazione.
«Ma questi sono...» Garreth rimase senza parole nello scartare il suo pacchetto.
«I pungiglioni essiccati che ti servivano per la tua ricetta! Non c'è stato bisogno di intrufolarmi di nascosto, li ho chiesti direttamente al proprietario: da commerciante a commerciante!» Risposi soddisfatta, spiegando loro la storia di Filtri e Feltri, di cui modestamente comincio ad andare alquanto orgogliosa.
Sto prendendo la mano con lo spirito da venditrice, proponendo anche un accordo di vendita con Garreth per quando sarà pronta la sua creazione.

Il resto del viaggio continuò tranquillo, la coppia era seduta alle poltroncine davanti a me, appoggiati gli uni agli altri mentre erano immersi nella lettura dei loro libri. Guardandoli si poteva capire quanto fossero a loro agio insieme, mentre in me, cominciò a crescere una sorta di inquietudine.
Volevo che il viaggio fosse più spedito,  volevo incontrarlo, volevo parlarci, mi mancava Sebastian.
In questi giorni lontano dal mondo magico, mi ero portata dietro la sua ultima lettera, che leggevo e rileggevo, immaginandomi il momento in cui lo avrei rivisto e di cosa avremmo parlato.
L'agitazione cominciò a farsi sentire, letteralmente! Senza rendermene conto, infatti, stavo picchiettando velocemente le dita sul tavolo.

«Ti spiace?» Chiese Cressida abbassando il libro guardandomi verso l'alto.
«Scusa.» Risposi bloccando le mani, rendendomi conto di quanto rumore stessi facendo solo dopo avermelo fatto notare.
Provai a leggere qualcosa anche io, ma la mia mente continuava a vagare, obbligandomi a rileggere la stessa riga più volte per capirne il significato. Chiusi il libro rassegnata e mi alzai dal mio posto: «Vado a fare due passi, vi serve qualcosa?» Domandai mentre aprivo la porta della nostra cabina.

Nessuna risposta, rimasero con il naso sepolto nei loro libri, completamente assorti nella lettura.

Andai, quindi, verso il vagone ristorante dove feci un incontro inaspettato: Oneiro Threecoins.

«Credevo che certe famiglie possedessero carrozze private per viaggiare» Non riuscii a trattenermi dal lanciare una frecciatina che fece breccia, perchè si girò e, con un sorriso compiaciuto, rispose: «Oh ma le possediamo, ma usandole sempre non potrei incontrare persone come te!».

Notai che era solo, non era in compagnia del suo solito gruppetto che lo segue ovunque vada.

«Chi sarebbero le persone come me?» Domandai incrociando le braccia, facendomi andare sulla difensiva.
«Persone avventurose, interessanti, gradevoli... devo continuare? So che non siamo partiti nel modo giusto. Mi permetti di rimediare facendoti offrire qualcosa?»

HOGWARTS LEGACY | Diario del 5° anno 1890-1891Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora